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Canzone del capitolo:
Infinity- One Direction.

Sentii un forte rumore provenire dalla camera di Cameron, mi alzai dal divano impaurita che si fosse fatto del male e mi affacciai al corridoio.

"Cameron?" un altro tonfo risuonò nella stanza e cominciai ad avere paura, non potevo nemmeno chiedere aiuto ai ragazzi o a Victoria poiché erano a lavoro.

"Cam..." rimasi in cucina con lo sguardo puntato sul corridoio ancora spaventata dai forti rumori che provenivano dalla sua stanza.

Sentii il rumore della maniglia abbassarsi e la porta aprirsi, si avvicinò a passo veloce e con sguardo vuoto.

Istintivamente indietreggiai e aprii la bocca non comprendendo il suo improvviso cambio d'umore, mi trovai ben presto spalle al muro.

Portò una mano sulla parete al lato del mio volto e un'altra sulla mia maglia.

Cominciò ad alzarla e lo bloccai stringendogli la mano e spalancando gli occhi a quel gesto mostrando così di poco i segni sulla mia pelle.

"Non farlo" dissi flebilmente.

"Cosa sono questi?" boccheggiai non trovando le parole, tese la mandibola e prese aria per parlare.

"Era questo il tuo segreto?" abbassai lo sguardo annuendo debolmente mentre lui strinse la mia maglietta.

"Cosa diavolo è successo?" quando alzai lo sguardo sul suo volto trovai un velo d'afflizione, si morse con forza il labbro e continuò a scrutarmi con le sue particolari iridi.

"Christian.." sospirai sentendo la familiare sensazione di bruciore al petto, quel dolore che mi ha sempre accompagnata ogni volta che ricordavo quei momenti.

Gli occhi cominciarono a pizzicarmi e le lacrime s'incastrarono tra le ciglia.

"Perché non vuoi farmi vedere?" scossi velocemente la testa non volendo mostrargli quegli orribili segni lasciati in modo che non mi dimenticassi mai di lui, schiuse le labbra e mi baciò la guancia lasciando la mia maglia.

"Potresti raccontarmi cosa è successo?" chiusi gli occhi e le lacrime caddero dalle mie guance bagnando la sua mano che cercava di darmi conforto, allungai il collo poggiando la testa contro la sua spalla.

"Non posso Cam ma posso dirti solo che ero sola in quel momento ed è stato orribile, ecco perché non voglio lasciarti.
Non voglio che ti senta allo stesso modo in cui mi sentivo io.
Tu hai bisogno di qualcuno" mi prese il volto tra le mani e continuò ad osservarmi con volto afflitto ascoltando le mie parole, le lacrime continuarono a scorrere e a rigarmi le guance mentre man mano inclinava il volto avvicinandosi al mio.

Fece congiungere le nostre labbra delicatamente, con una dolcezza che non credevo potesse avere quel ragazzo sempre arrabbiato col mondo e con tutti coloro che lo circondavano.

Non riuscivo a capire il motivo per il quale mi stava baciando ancora, per tutta la giornata non aveva accennato a parlare di ciò che accadde il giorno prima così pensai fosse un avvertimento per dirmi di dimenticare tutto, e invece sentii quel bruciore alleviarsi e riempirsi con qualcosa di nuovo.

Stavo iniziando a provare qualcosa per quel ragazzo? Non conoscevo bene la risposta ma sapevo che in quel momento era l'unica cosa in grado di darmi conforto, in grado di farmi stare bene.

Portai le braccia al suo collo stringendo delicatamente i ricci scuri e facendolo sospirare, mi spinse con più forza contro il muro avendo appoggiato entrambe le braccia contro di esso, ad ambi i lati del mio volto, facendomi quasi mancare il respiro.

Come To MeWhere stories live. Discover now