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Canzone del capitolo:      
Shape of you- Ed Sheeran

Il soffitto bianco, ormai era questa l'immagine che mi ritrovavo ogni mattina davanti agli occhi appena sveglia.

Mi alzai dal letto aprendo l'armadio prendendo la prima cosa che mi capitava, mi avviai nel bagno aprendo il getto d'acqua calda e cominciando un'altra solita e monotona giornata.

Appena uscii mi vestii e andai in cucina, dalla finestra si poteva guardare il cielo scuro, erano rare le giornate soleggiate a Londra e quasi mi mancava l'Italia per questo.

Mandai un messaggio a Manuel chiedendogli se fosse passato e rispose dicendomi che nel pomeriggio sarebbe venuto e mi avrebbe fatto fare il giro del campus.

Cominciai a prepararmi nonostante ci mancasse ancora molto tempo, mi truccai, sistemai i capelli e scelsi qualcosa di più carino.

Sentii la porta scricchiolare e così andai in cucina per controllare, trovai Aaron che tremava completamente bagnato, corsi in bagno prendendogli un asciugamano e glielo porsi.

"Dio, c'è un temporale lì"

"Speriamo finisca"

"Devi andare da qualche parte?" chiese passando il morbido asciugamano tra i capelli scuri.

"Sì, oggi Manuel mi porta a visitare il suo college"

"Oh, che bello" rispose sorridendo.

Gli presi la giacca e la poggiai sull'attaccapanni, lui mi ringraziò e cominciò a guardare la tv sul divano.

"Gli altri?"

"Staranno ancora dormendo" dissi prendendo alcuni bicchieri e lavandoli.

"Ah, amo la domenica" sospirò poggiando la testa sullo schienale godendosi la temporanea libertà.

Sentimmo una porta sbattere e quando rimbombò un passo pesante capii che Cameron era sveglio, sembrava lo facesse apposta per far notate si fosse svegliato.

Si avvicinò alla cucina con solo dei boxer neri, i capelli ricci sempre ben ordinati ora erano un ammasso incomprensibile e i suoi occhi verdi erano socchiusi dalla stanchezza ma sempre e comunque splendenti.

"Perché sei già sveglio? È presto" non mi rispose ma si limitò a guardarmi mentre beveva del succo.

Quando sentii il ciondolo tintinnare alzai lo sguardo trovandolo già imbronciato, mi voltai rendendomi conto che lo stavo fissando per l'ennesima volta e apprezzai che si trattenne dal farmi la solita ramanzina.

Continuai a pulire i bicchieri dando attenzione alla schiuma che li contornava e quando sentii un respiro caldo sul mio collo m'irrigidii all'istante.

"Posso prendere un bicchiere o devo continuare a bere vicino la bottiglia?" la sua voce era ancor più calda e roca per essersi appena svegliato, sembrava una ninna nanna.

"S- sì" risposi passandogli un bicchiere.

Ma che mi prendeva? Scema, non balbettare!

Sentii il calore del suo corpo allontanarsi e rincominciai a respirare.

"Hey, come mai così presto?"

"Devo fotografare tua sorella"

Certo, perché se lo chiede Aaron rispondi ma a me mai.

"Alla fine è riuscita a convincerti?"

"Abbiamo raggiunto un piccolo accordo" sogghignò, immaginavo già quale fosse e così alzai gli occhi al cielo.

Come To MeWhere stories live. Discover now