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Canzone del capitolo:         
Burn It Down- Linkin Park

Il suo verde sembrò sparire all'istante quando le pupille si dilatarono, per quei minuti che restammo a fissarci, mi persi in quegli occhi.

La campanella suonò facendolo voltare verso l'avversario e mettere in posizione di difesa, il ragazzo magrolino era piuttosto agile, infatti, riuscì a schivare molti dei suoi pugni.

Non aspettandoselo Cameron ricevette un pugno allo stomaco chinandosi leggermente, strinsi il braccio di Nate per trattenermi dall'urlare.

Cameron alzò il volto puntando i suoi occhi furiosi sul ragazzo, gli assestò un destro e quando quello schivò l'altro ringhiò ancor più arrabbiato.

Si avvicinò e il ragazzo a ogni suo passo ne indietreggiava di due.

"Non ho tempo per giocare con te, moccioso" sputò Cameron con disprezzo.

Tirò una serie di pugni al ragazzo spaccandogli il labbro e facendogli sanguinare il sopracciglio destro, in tutta risposta il ragazzo gli assestò un pugno allo stomaco e quando si piegò, gli tirò una ginocchiata alla faccia.

"Cavolo Nate, perché non controbatte?"

"Dagli tempo, non preoccuparti, lo batterà di certo" ma quando ricevette un altro calcio al volto cominciai a pensare che si sbagliasse.

"Cameron, spacca in due quel dannato ragazzino!" urlai ormai sull'orlo della disperazione.

Lui si voltò nella mia direzione con labbra sanguinanti e diversi lividi sul naso e gli zigomi.

Fece un mezzo sorriso facendomi capire che era ok e che avrebbe seguito ciò che avevo detto.

"Perché non accontentiamo la signorina, eh?" chiese sputando del sangue sul pavimento prima di scaraventarsi sul ragazzo.

Quando finalmente si trovò su di lui, iniziò a lanciargli una serie di pugni, il ragazzo si dimenò sotto il suo peso ma inutilmente, rincominciai a respirare non resami nemmeno conto che stavo trattenendo il respiro.

Il ragazzo non reagì più e a quel punto la furia di Cameron diminuì facendo così cominciare il conto alla rovescia.

"Cinque- quattro- tre- due- uno" un boato esplose quando l'uomo dai capelli brizzolati alzò il braccio destro di Cameron in segno di vittoria.

Iniziai a saltellare e ad abbracciare Aaron stampandogli un bacio sulla guancia per la felicità, mai in vita mai avrei creduto di potermi appassionare così tanto a uno sport così.

Arrivammo nel lungo corridoio mal ridotto entrando nello stanzino dove Cameron si stava cambiando.

Dopo essersi messo una maglia bianca Aaron e Nate andarono a complimentarsi con lui dandogli delle affettuose pacche sulle spalle, notai il suo labbro ancora sanguinante avvicinandomi appena.

"Stai sanguinando" dissi studiando il suo volto.

"Sto bene Joi, sto bene" rispose guardandomi e pulendosi le labbra con il dorso della mano.

Sbatté le lunghe ciglia continuando a tenere il verde puntato sulla mia figura, come magneti mi fecero bloccare sul posto.

Sentii un braccio cingermi le spalle e il forte profumo di Aaron.

"Torniamo a casa?" chiese sorridendomi.

"Ehm, sì" risposi ricambiando il sorriso e tagliando il contatto visivo con Cameron.

"Vuoi venire con noi?" propose Nate.

"No, devo fare una commissione"

"È l'una del mattino, che commissione dovresti fare?" Chiese ancora Nate.

Come To MeTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon