Canzone del capitolo:
Childs Play- Drake
"Nate, sono pronta"
"Ok, cerco le chiavi e andiamo" mi sistemai la gonna a vita alta sopra la maglia a fiori, sentii qualcosa posarsi sulle mie spalle e quando mi voltai trovai la mia giacca.
"Fa attenzione" la voce roca e rauca di Cameron mi fece sussultare mentre mi aiutava a infilare le braccia nelle maniche.
"Certo" mi voltai perdendomi nel verde smeraldo dei suoi occhi stanchi, adoravo che fossero cangianti e potessero diventare di un verde foresta da un momento all'altro.
"Grazie" sorrisi guardando poi il colletto della sua camicia nera che presi per sistemare.
Lui annuì e continuò a guardarmi mentre lo aiutavo con la camicia, era bello il fatto che ora potessi aiutarlo senza che mi mandasse al diavolo come tempo fa.
"Andiamo?" annuii a Nate che si avvicinava mentre lasciavo il colletto di Cameron ormai ordinato ma bloccò il braccio di Nate.
"Fa attenzione, lui è in giro"
"Non preoccuparti" gli lasciò il braccio e Nate si avvicinò allo specchio sistemandosi i capelli.
"Oggi non riesco proprio a domarli, come vanno?" si voltò verso di noi portandoseli all'indietro.
"Sono perfetti"risposi guardandolo sorridermi.
"Sì, se non fossero ossigenati"
"Cameron!" gli tirai una leggera gomitata facendogli fare un verso di disgusto, per fortuna non l'aveva detto ad alta voce oppure l'avrebbe sentito.
"Su, andiamo" Nate poggiò un braccio sulle mie spalle sorridendomi dolcemente, mi voltai incrociando lo sguardo imbronciato di Cameron come il solito.
"Ciao" lui non rispose, non si limitò nemmeno a un cenno di testa.
Sospirai e mi avvicinai a Nate che mi prese per mano e mi portò fuori in modo da raggiungere la macchina.
"Qual è la famosa commissione?" chiesi entrando in auto.
"A dir la verità.." si morse il labbro e corrugò un sopracciglio"
"Non c'è nessuna commissione, vero?"
"Esatto, scusa ma volevo stare un po' con te"
"Non c'era bisogno di mentire Nate, bastava chiederlo"
"Sarà per la prossima volta" rispose con un meraviglioso sorriso e baciandomi la mano.
Facemmo il giro di tutta Londra parlando di tutto, era bello aprirmi con lui, mi faceva sentire bene.
________
"Quindi hai paura delle lucertole?"
"Sì, mi fanno impressione quelle cose, sono inquietanti" risposi con una smorfia.
"Non ci posso credere, questa davvero non me l'aspettavo"
"Non prendermi in giro!" gli tirai una piccola pacca sulla spalla facendolo ridere mentre c'incamminammo alla porta d'entrata.
"Mi piace passare del tempo con te, mi fa star bene" disse facendo girare le chiavi nella serratura e aprendomi la porta.
"Anche a me"
Si avvicinò posando una mano sulla mia guancia e fissandomi le labbra, guardai i suoi occhi celesti e una strana ansia mi colpì lo stomaco.
Poggiai una mano sul suo petto per fermarlo e nello stesso momento un rumore ci fece sussultare e voltare.
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Come To Me
चिक-लिट-Quand'ero bambina sognavo un futuro perfetto, fidanzata col ragazzo perfetto, vivere in un enorme villa, avere un lavoro prestigioso, condividevo i miei desideri con mia madre che m'insegnò che per avere un futuro simile dovevo fare ogni cosa alla...
