Cinquantadue.

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"Hai fame?" Chiesi.
Era l'una e io avevo fatto solo colazione. Quindi avevo bisogno di svuotare qualche ristorante.

"Sì, abbastanza." Sorrise lui uscendo dall'acqua mentre si passava una mano tra i capelli.

I raggi del sole venivano riflessi dalle goccioline sul suo petto e sulla fronte.

Un dio greco, porca miseria.
E io ci stavo evidentemente sbavando dietro, perché lui mi sorrise imbarazzato.

"Qua vicino c'è un ristorante." La sua voce mi riportò alla realtà.
"Ah, sì, andiamo."
Lo presi per mano e direttamente in costume ci avviammo verso il locale del lido.

Io ordinai una pizza margherita gigante e lui una pizza normale con il formaggio.

"Ma sei sicura di riuscire a mangiarla tutta?"
"Volendo riesco a mangiare anche la tua." Sorrisi e poi addentai il primo trancio della mia pizza.

"Se vedessero quanto mangi ti prenderebbero in un laboratorio per fare esperimenti e capire perché non ingrassi." Sorrise lui, prima di sbranarsi la pizza.

"Cavolo, sono le sei!"
"Shawn, tra mezz'ora il lido chiude e alle sette dobbiamo andare a quella festa, ricordi?"
"È vero! Ma non facciamo in tempo ad arrivare all'hotel."
"Non a caso i lidi hanno le docce."

"Una doccia costa cinque dollari, quanti te ne restano?"
"Cinque. Il resto li ho lasciati in hotel."
"Ah. Beh allora vai."
"No. Vieni con me, tu."

Shawn mi tirò per il polso dentro una minuscola doccia.
Inserì i cinque dollari e l'acqua iniziò a scorrere dalla mia testa ai piedi.
(Ma grazie, da dove vuoi che scorra? Ma vabbè.)

Iniziai a massaggiarmi i capelli per cercare di togliere il sale che sennò mi avrebbe reso i capelli gonfissimi.

Intanto stavo canticchiando la canzone del video, Treat you better, che mi piaceva da morire.

Avevo Shawn alle mie spalle, ma non lo sentivo muoversi. Probabilmente stava con le braccia incrociate a pensare a non so cosa.

Mi afferrò per i fianchi e mi fece girare verso di lui, incrociando i suoi occhi.

"Devi smetterla di essere così sexy. Per un attimo ho avuto voglia di toglierti quel costume. E non è da me." Sorrise prima di baciarmi.

Volevamo andarci piano, tutti e due.
Perché, diciamocelo, tutti i ragazzi vogliono una tipa facile. Ci stai un mese, te la porti a letto e poi ciao.

Io non volevo esserlo.
E Shawn non voleva una ragazza facile.
Quindi tutti felici e contenti.

"Volete uscire da questa doccia?!" La voce di un uomo, coperta dai colpi che dava alla porta della doccia, interruppe il nostro bacio.

Ormai l'acqua non scendeva più e avevo anche abbastanza freddo, ma Shawn mi distaccava da tutti quei pensieri.

Solo lui.
C'era solo lui.

No promises. [S. M.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora