Ventidue.

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"Buongiorno Angelica. Benvenuta." Mi disse Bill una volta chiusa la porta degli studi.
"Grazie, buongiorno."
"Shawn è già arrivato, sulla destra c'è il camerino con i tuoi abiti. Mentre ti truccheranno ti spiego cosa devi fare oggi."
"Va bene, a dopo."

Mi precipitai nel camerino. Di fronte a me c'era piegato un pantalone bianco strappato sulle ginocchia, un crop top nero e un cardigan bordeaux.
Niente di più bello.

Sotto c'erano due paia di scarpe, delle vans nere e delle Superstar. Optai per le seconde e indossai tutto. Poi mi guardai allo specchio.
Mi piacevo.

Uscii dal camerino e trovai il mio compagno di video a pochi centimetri da me, solo allora mi accorsi di quanto fosse alto realmente. Senza tacchi la mia fronte gli arrivava al naso, se non alle labbra.

"Wow."
"Mendes, buongiorno anche a te."
"Wow."
"Buongiorno anche a te Angelica. -Imitai la sua voce e poi continuai.- Grazie Shawn."
"Sei fantastica, sul serio."

Non so cosa gli passava per il cervello quando diceva queste cose.
"Grazie, anche tu sei fantastico." Risposi per cortesia.
"Non mi ancora cambiato ma grazie." Sorrise.

Imbarazzo. Imbarazzo totale.
"Ah. Già. Devo andare a truccarmi, sì, di là." Scappai.

E anche con Shawn le figuracce non mancavano.
Ero diventata paonazza. Ci tenevo davvero tanto a fare una bella figura con lui, ma tutto era inutile: la mia indole di fare figure di merda doveva emergere, nei momenti e con le persone meno adatte.

Mi sedetti sulla poltrona e una donna molto simpatica iniziò a truccarmi.
Distogliendomi da quei pensieri e facendomi rilassare mentre una spugnetta veniva delicatamente strofinata sulla mia pelle per spalmare la base di trucco.

"Buongiorno signorina Castello." Una voce diversa mi distrasse.
"Buongiorno."
"Sono Jim Curter, produttore del video. Piacere."

La voce era relativamente alta e gracchiante, ma sembrava un tipo in gamba.

"Piacere mio." Strinsi la mano che aveva gentilmente allungato verso me.

Dopo di ciò mi elencò un po' cosa dovevo fare nel video, praticamente solo camminare e fermarmi quando me l'avrebbero detto.

"Certo, tutto bene, ma dovreste sembrare intimi. Come se vi desideraste da tempo..." Disse, anche lui un po' imbarazzato.
"Cosa? Desiderarci?" Mi avevano detto che sarebbe stato un video normale. Anche perché non sapevo come fingere una che desidera una persona.

Non che mi dispiacesse l'idea di essere 'intima' con Shawn, ma un po' mi imbarazzava.

"Shawn è d'accordo. Mi spiace dirtelo così, ma ti tocca. Cerca di vincere questa insicurezza." Queste parole furono pronunciate con così tanta dolcezza che mi rassicurarono.

"Va bene. Lo farò, alla fine è solo questione di essere convinti." Dissi e mi alzai dalla poltroncina.
Anche perché avrei dovuto semplicemente essere una di quelle ragazze dipendenti, che pendono dalla bocca di Shawn e che farebbero di tutto per baciarlo o altro alla prima occasione.
E ci stava, perché, molte volte, anche io pendevo dalle sue labbra.
E non era affatto normale.

Secondo capitolo del giorno perché mi va di fare la trasgressiva, oggi.
E niente, spero vi piaccia!

No promises. [S. M.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora