Uno.

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Cominciamo dall'inizio.
Dall'inizio di questa storia, non di tutto, perché i dettagli inutili non interessano mai a nessuno e ne sono consapevole, ma amo descrivere e probabilmente riempirò le mie vicende di cose superflue e poco interessanti, ma sono così importanti per me che vale la pena farli presenti anche agli altri.

A volte mi capita di passare da un argomento ad un altro che non c'entra niente con il precedente, quindi cercherò di non farlo e di raccontare solo e unicamente questa mia storia.

Mi chiamo Angelica Castello, nel momento in cui inizia questa storia frequentavo il liceo linguistico Aristofane e vivevo a Roma sin da quando ero un feto invisibile e forse già prima di essere un feto.

Poi sono cresciuta, sono diventata matura — termine da prendere con le pinze —, sono cambiata.
Le uniche cose che sono rimaste invariate sono state i miei capelli castani, lisci, morbidi, che vanno in contrasto con gli occhi verdi e grandi, come quelli di mia madre, e il carattere dolce e quasi sempre solare.

La mia situazione familiare è rimasta sempre spensierata e senza problemi, come lo era all'inizio, per mia grande fortuna.
Ciò che temo di più è vedere tristi le persone a cui tengo, soprattutto adesso.

A scuola ero una di quelli che studiano poco ma che se la cavano alla grande, e infatti i miei risultati erano sempre molto positivi, nonostante passassi un sacco di tempo dei miei pomeriggi a leggere, guardare serie tv, in palestra o a lavorare.

Ho scelto il liceo linguistico perché l'inglese era la mia grande passione. Potevo andare dapperutto, parlare con tutti, capire tutti, in un certo senso. Ed era bellissimo.
In più ho sempre amato viaggiare e parlare al contempo, e io parlo anche tanto, e studiando lì avrei potuto combinare le due cose.

Suonavo la chitarra, la suono tutt'ora.
La musica mi ha accompagnata sin da piccola, da quando mamma mi cantava la ninna nanna per farmi addormentare.
Cantavo anche, giusto un po'. Naturalmente se avevo bisogno della voce per provare una canzone da cantare sulla spiaggia, di certo non ricorrevo alle registrazioni, anche perché fanno veramente schifo quelle basi con solo la voce, per di più nemmeno del cantante originale.

Dopo aver elencato un po' di cose sulla mia persona per non sbattere in faccia la storia che verrà senza capire niente della mia vita e del mio carattere, verrete proiettati dentro una specie di fiaba senza magia, perché è ciò che ho vissuto e che non smetterò mai di raccontare.

Ci sono informazioni che ritorneranno, altre che rimarranno qui e starà a voi ricordarle quando ce ne sarà il bisogno.

Ma, voltata una pagina, il capitolo cambia. Nei libri come nella vita.

Primo ufficiale capitolo di questa storia.
Spero vi piaccia e alla prossima!

-revisionato il 24-11-18

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