Diciotto.

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"Pronto?"
"Ehi angioletto, ho notizie da Bill Lawrence." Sentenziò Ric, euforico.
"Dimmi tutto, dai!"
"Il volo per New York è già prenotato. Staremo lì per due settimane dal 15 giugno. Quindi inizia a fare la valigia perché tra sei giorni si parte!"
"Ottimo! Ci aggiorniamo!"
"Contaci! A presto."

Riagganciai.
Automaticamente chiamai Shawn, noncurante del fuso orario.

"Ang?"
"Shawnieeeeee! Tutto okay?"
"Sorvolando il fatto che sono le quattro di mattina e che stai urlando un po' troppo, sì, tutto bene."
"Ma non eri in America?"
"Sì, ma a Los Angeles. E ci sono 13 ore di fuso orario. Ho controllato ieri sera per capire quando chiamarti."

La mia stupidità in quel momento raggiunse livelli mai visti prima.
Era la prima volta che ero così felice da parlare senza pensare, da lasciare che il mio fiato desse vita a parole che, forse, la mia mente non voleva uscissero.

"Ah. Se vuoi ti chiamo più tardi."
"No, ormai sono sveglio. Dimmi."
"Ci vediamo il 15 giugno!"
"Sei seria?"
"Sì, il 15 giugno arrivo a New York."
"Fantastico!"
"Già!"

Lo sentii sorridere, e quello non fece altro che alimentare la mia impazienza e la mia felicità, che ormai avevano intasato tutte le vene e le arterie del mio corpo, fino ai più piccoli capillari.

"Beh allora torno a dormire, mi addormenterò con un sorriso sulle labbra, adesso."
"L'ho sentito, quel sorriso. E ha fatto sorridere anche me, come se fossimo connessi..."

E lì mi accorsi che avevo detto troppa roba che non avrei dovuto pronunciare, non in quel momento, non in quelle circostanze e, soprattutto, non con Shawn.

Non gli sarei mai piaciuta e ne ero consapevole.
Ed esprimere i miei sentimenti così, in modo quasi diretto, era rischiosissimo.

"Ehm... Riposati, Shawn."
Interruppi il silenzio che si era creato tra noi.
Non sapeva cosa rispondermi, e come biasimarlo? Sembravo ubriaca.
Di felicità e di lui.

"Ci sentiamo."
"Buonanotte, Mendes."
"Buon... ehm... quattro e tredici sono le cinque di pomeriggio. Sì. Buon pomeriggio, Ang."

Riattaccò.
Sorrisi da sola.
L'avrei rivisto. Riabbracciato.
E non potevo esserne più felice.

No promises. [S. M.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora