Cinquantuno.

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"Shawn, vieni! Qui c'è una corrente calda!"

Il mare di Miami era fantastico: l'acqua azzurra rifletteva i raggi del sole e dei piccoli pesci venivano a nuotare attorno ai miei piedi.
La sabbia chiara era calda e soffice al tatto.

Non ho mai amato il mare, ma quello mi faceva venire voglia di rimanerci in eterno.

"Ma tocchi?" Mi domandò, avvicinandosi un po', fino a far arrivare l'acqua alle cosce.

"Sì che tocco, fifone!" Urlai alzandomi in piedi e facendo vedere che mi arrivava appena sopra il diaframma.

Shawn allora si mosse e, con tutta la calma del mondo, nuotò verso di me.

"Ahhh." Sussurrò quando intercettò la corrente d'acqua.

Io intanto mi immergevo per vedere i pesci e scattare delle foto con la fotocamera subacquea che mi avevano regalato i miei nonni per il mio compleanno.

Ad un certo punto sentii afferrarmi le caviglie e trascinarmi via.
Cercai di dimenarmi, ma la presa era saldissima.

Poi venni spinta di forza in lontananza e, mentre emergevo, una risata inconfondibile divenne la colonna sonora delle mie imprecazioni.

"Ma sei un cretino!" Urlai verso il canadese che rideva senza interruzioni da non so quanti minuti.

"Mi hai fatto prendere un colpo, porca miseria! Guarda le caviglie! Ma ti rendi conto?" Continuai schizzandogli dell'acqua addosso.

A quel gesto, lui si riprese e si toccò i capelli, rendendosi conto che glieli avevo bagnati tutti.

"Mi hai bagnato i capelli." Piagnucolò.
"Ohh, piccolino. Adesso non saranno più morbidi." Lo presi a caricatura.

"Vuoi la guerra?" Urlò allora, dando inizio ad una guerra di schizzi e solletico, che naturalmente persi perché in acqua mi muovo come un ippopotamo sui tacchi 15.

Quindi male.

"Sei scarsa nanetta." Sorrise baciandomi.
Io scattai un selfie che impostai poi come sfondo, schermata di blocco, foto profilo di WhatsApp.

Mettevo dappertutto ogni foto nuova che mi piacesse, prima che, per un motivo o l'altro, perdesse la sua importanza.

"Mandamela!"
"Certo Raul."
"Mi chiamo Shawn."
"No, ti chiami Peter."
"Non ero Raul?"
"Ma sei scemo?"
"Tu mi fai diventare scemo."

No promises. [S. M.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora