Poggiai la testa sulla mano e sospirai, lui accese lo stereo facendo partire gli Imagine Dragons e cominciò a ticchettare le dita sulla gamba a ritmo di musica, mi aspettavo ascoltasse canzoni punk o roba del genere ma non che avesse tutti i loro album.

Sorrisi avendo scoperto una cosa in più su di lui e cominciai a canticchiare Believer che risuonava nell'auto.

Arrivammo a casa e dopo aver preso il borsone chiuse la macchina e salimmo i tre piani.

Aprendo la porta notai che in casa regnava il silenzio, di solito rimanevamo svegli soltanto noi sue così non ne fui sorpresa.

Appena buttò il borsone sul divano andò in cucina a prendersi una birra e mi chiesi come diavolo facesse a berla anche alle due del mattino.

"Siediti che devo curarti le ferite"

"Non ne ho voglia"

"Cameron, siediti"

"Oppure?" chiese avvicinandosi.

"Sono io qui l'uomo che per guadagnarsi del denaro rompe le ossa alle persone e non tu" continuò.

"Ed io sono quella che se non la smetti di fare l'uomo di mondo ti fa saltare in aria l'auto" corrugò le sopracciglia e arricciò il naso sedendosi, vittoria!

Cominciai a mettere in fila i vari prodotti, disinfettante, crema, cerotti e altra roba che sarebbe potuta servirmi.

Tolsi delicatamente i cerotti e cominciai a disinfettare i tagli con dell'acqua ossigenata, borbottò qualcosa a denti stretti per il dolore e lo rassicurai dicendogli che avrei fatto in fretta così si bloccò.

Dopo aver finito di disinfettare tutte le ferite misi dei cerotti, cominciai a spalmare un po' di crema sui lividi per alleviare il dolore e in modo da farli sparire più velocemente.

Quando finii sul volto chiusi il tubetto e mentre stavo per posare tutto si schiarì la voce.

"Guarda che ce l'ho anche sulle braccia e.." alzò la maglia in su per poi togliersela.

"E qui" concluse indicando il petto.

"Lì puoi metterla benissimo da solo" risi porgendogli la crema.

"Nah"

"Cameron"

"Su, che ti costa, tu lo fai più delicatamente" sbuffò prendendomi il polso e avvicinandomi.

Sospirai e iniziai a mettere la crema sulle braccia tatuate, scovai dei disegni che non avevo mai visto e li contornai con le dita.

Arrivai al petto dove c'erano diversi lividi scuri così feci lo stesso massaggiando delicatamente per far assorbire meglio la crema.

Alzai lo sguardo trovandolo a occhi chiusi, staccai la mano e mi allontanai prendendo i vari medicinali per riporli al proprio posto.

"H- ho finito" aprii il cassetto e posai tutto.

"Come ho detto, delicata" riaprì gli occhi alzandosi per finire la birra.

Presi il cellulare e trovai diverse chiamate di Nate così andai nella sua stanza per controllare se stesse dormendo ma trovai il letto intatto e così preoccupata lo chiamai.

"Nate?"

"Joi!" urlò.

"Mi hai chiamata?" vidi Cameron fissarmi cercando di capire il nostro discorso.

"Oh, si"

"Qualcosa non va?"

"Tutto bene, perché non vieni qui?" chiese ridendo.

Come To MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora