Come To Me

13

"Perché è così strano che ora io stia ballando qui con te"

"Perché?"

"Un mese fa non credevo nemmeno sarebbe mai entrata una persona come te nella mia vita eppure ora stiamo ballando un lento"

"La vita è imprevedibile, Nate"

"Già" mentre giravamo trovai degli occhi verdi spiccare nella folla, erano puntati su me e Nate.

Una ragazza era al suo fianco mentre cercava di stuzzicarlo, lui impassibile continuava a tenere gli occhi fissi su di noi ancora a braccia conserte facendomi ridacchiare.

Poggiai la testa sulla spalla di Nate ma con gli occhi che spuntavano al di sopra per continuare a osservarlo, il nostro era una sorta di gioco e nessuno dei due aveva intenzione di perdere.

Nate poggiò la testa sulla mia e vidi Cameron serrare le labbra e tendere la mascella, se voleva, poteva continuare giocare con la ragazzina al suo fianco.

Chiusi gli occhi e quando li riaprii trovai la ragazza sola mentre imbronciata batteva i tacchi per terra, pochi secondi dopo vidi una mano picchiettare la spalla di Nate.

"Ti dispiace se te la rubo?" mi voltai verso la singolare voce di Cameron che ora si trovava accanto a noi.

"A dir la verità si"

"Era tanto per scena, non me ne frega" disse prendendomi per un braccio e staccandomi dal povero Nate.

"Cameron ma che..?"

"Sh, zitta e balla" circondò i miei fianchi con le braccia e mi strinse a sé, rimasi stupita a quel gesto ma poco dopo mi rilassai e gli circondai il collo.

"E poi avevi detto che non eri sempre attaccata a quello" spostai il mio viso dalla sua spalla per averlo faccia e faccia e ,quando mi ci trovai, notai che eravamo fin troppo vicini, i nostri nasi riuscivano perfino a toccarsi.

"Perché ti da fastidio Stone?"

"Per niente" si bagnò le labbra con la lingua e cominciai a ridere sarcasticamente.

"Mi chiedo cosa provi davvero sotto quella facciata da duro"

"Nulla, totalmente nulla" poggiai la testa nell'incavo del suo collo chiudendo gli occhi e perdendomi nel suo profumo, lo sentii inspirare pesantemente per poi sospirare.

"Vorrei tanto che ti lasciassi andare Cameron, vorrei davvero aiutarti" lui poggiò in risposta la testa sulla mia cominciando ad accarezzarmi i capelli, rimanendo nel completo silenzio.

Rimanemmo così fino alla fine della canzone e quando tentai di allontanarmi me lo proibì stringendo la presa, spalancai gli occhi sorpresa mentre lui poggiò la testa sulla mia spalla incurvandosi un po' per la sua sovrastante altezza.

Infilai una mano tra i capelli e gli accarezzai i ricci morbidi sentendo i caldi e profondi respiri sulla mia spalla scoperta.

Senza volerlo sorrisi e feci lo stesso poggiando la testa sulla sua di spalla, cominciò ad accarezzarmi la schiena con la sua enorme mano e le dita gelide mi provocarono diversi brividi.

Agli occhi della gente potevamo anche sembrare due fidanzati ma nessuno avrebbe mai capito il nostro rapporto contorto.

Alzò lo sguardo ma rimasi nella stessa posizione, era bello stare così e sapendo che non sarebbe più ricapitato decisi di approfittare della situazione.

"Joi"

"Mh?"

"Siamo rimasti solo noi" alzai un po' lo sguardo notando che in pista eravamo, davvero, rimasti solo noi e che ormai tutti erano seduti ai propri tavoli.

Mi staccai da lui e mi avviai verso il tavolo degli altri ancora imbarazzata mentre lui non mi seguì.

Tornò poco dopo odorante di fumo e così tutti comprendemmo il motivo del suo ritardo.

Ci servirono diverse portate ma la fame era l'ultima cosa che provavo, parlai con Nate del libro d'amore che stavamo leggendo e quasi non gli infilai una forchetta alla gola quando mi raccontò la tragica fine, odiavo gli spoiler.

Trovai un ragazzo guardarmi e quando mi salutò con la mano ricambiai il gesto facendo lo stesso ma il suo voltò, ben presto, sbiancò e si voltò verso gli amici.

Mi girai trovando Cameron guardarlo con espressione rude e dura, quel poveretto doveva essersi terrorizzato dal modo in cui lo guardava.

Cominciai a ridere facendo preoccupare Nate che mi chiese se stessi bene e risposi di "si"tra una risata e l'altra.

Cameron alzò lo sguardo nella mia direzione e sorrise scuotendo un po' il viso per poi calarlo, la mia risata man mano cessò facendo spazio all'imbarazzo e al solito rossore sulle guance.

Il mio cuore sembrò velocizzarsi di mille battiti al secondo, sperai ciò stesse accadendo per lo champagne e non per ciò che temevo.

La festa finì dopo aver brindato di nuovo e dopo che tutti ci congratulammo con Robert, Victoria ci informò che sarebbe tornata tardi per restare accanto al suo capo e Aaron decise di restare con lei dicendo di non volerla farla annoiare e che così l'avrebbe riaccompagnata, anche se tutti ormai sapevamo che quello non era il vero motivo.

Nate mi si affiancò e mi sorrise come al suo solito.

"Andiamo?"

"No" disse Cameron afferrandomi il braccio.

"Cameron?"

"Lei viene con me" rispose strattonandomi.

"Cameron non giocare con lei, non è come le altre" rispose Nate con fare minaccioso, era la prima volta che lo vedevo in quel modo.

"Lo so" rispose secco tirandomi poi via verso la macchina.

Aprii lo sportello e salii in auto mentre lui si sistemava sul sedile del guidatore, inserì le chiavi e mise in moto.

"Perché mi hai trascinata con te?"

"Volevi andare con lui?"

"Forse" risposi scherzosamente sorridendo, lui mi fulminò con lo sguardo alzando un sopracciglio per poi guardare la strada.

"Rispondi alla mia domanda"

"No"

"Cameron.."

"Ti ho detto no" il discorso si chiuse lì, rimanemmo in silenzio e quasi non mi addormentai.

"Non puoi dormire nella mia auto" disse scuotendomi la spalla.

Scattai sul posto e scesi lentamente, mentre apriva la porta io ero ancora a metà strada.

Salimmo i tre piani e maledii la padrona del palazzo per non aver inserito un semplice ascensore, quando finalmente arrivammo buttai la borsetta e il cappotto sul divano seguendo con gli occhi Cameron mentre apriva il frigo e cercava una birra.

"Io vado a dormire Cameron"

"Ok"

"Buonanotte" dissi allontanandomi verso il corridoio.

"Notte" sentii dire alle mie spalle, spalancai incredula gli occhi avendo ricevuto una risposta.

Mi avviai verso la camera con un sorriso stampato sul volto per aver ricevuto per la prima volta la buonanotte da parte di Cameron.