30 - Dichiarazioni di "IDGAF* sei mio".

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Capitolo 30 - Dichiarazioni di "IDGAF* sei mio".






[*Essenzialmente l'acronimo nel titolo è di I don't give a fuck, cioè tipo 'M'importa una sega']

I loro occhi restarono incatenati per attimi interminabili, mentre la schiena di Lay premeva contro il materasso. Fu solo quando entrambi sentirono i movimenti della mamma di Lay che lui prese in mano la situazione, unì le gambe e spinse via l'altro con entrambi i calcagni.

Suho si allontanò prima che questi potessero raggiungerlo, così da non essere sbalzato indietro come avrebbe voluto Lay. Sorrise alla creatura arrabbiata che gli stava davanti, prima di chinarsi a raccattare la lettera che gli era caduta precedentemente. "Beh, è stata una bella mattinata." Disse, poi le sue mani andarono a chiudere la cerniera dei pantaloni e rimetterli a posto.

"Una bella mattina un cazzo, fottuto cazzone." Ringhiò Lay, alzandosi dal letto e rimanendo in piedi accanto a Suho. "Va fuori da casa mia. Se ti vedo ancora sulla soglia di casa mia, ti faccio a pezzi. E esci anche dalla mia vita."

"Un po' rude, non trovi?" Rise Suho, poi si avviò verso la porta. "Prenditi le responsabilità delle tue azioni, Lay. Mi hai trascinato nella tua vita nel momento in cui hai deciso di andare dietro a Baekhyun. L'unico modo che avresti di liberarti di me sarebbe lasciarlo in pace." Suho prese la maniglia ed aprì la porta. "Ma andrò adesso, visto che non mi vuoi tra i piedi. Non preoccuparti. Saremo comunque 'amici'."

Lay si fece beffa del sarcasmo nella voce dell'altro, poi lo seguì fuori dalla stanza, mentre si sistemava i pantaloni. "Esci e basta."

Suho, che camminava di fronte a lui, scrollò le spalle e fischiettò una nota. "L'ho capito. E' questo probabilmente il motivo per cui non hai amici, Lay." Disse Suho con voce melodiosa. "Probabilmente è perché sei questo genere di str- -abiliante persona!" Suho cambiò improvvisamente parola, dopo aver visto la madre di Lay nell'ingresso.

"Suho! Vai già via?" Chiese lei.

"Ah, sì! Mi sono appena ricordato che avevo preso un impegno per fare ripetizioni a delle persone." Mentì Suho. "Sono disponibili solo adesso, perché hanno altre cose da fare nel pomeriggio e la sera, quindi devo andare ora! Grazie per la colazione però! Anche se sono quasi venuto a casa vostra solo per mangiare, ma-"

"No, tranquillo!" La mamma di Lay alzò una mano. "Come ho detto, Lay non ha molti amici che si facciano vedere, molti meno che passino la mattina per una visita a sorpresa. Lay, accompagnalo alla porta."

"Ok."

La mamma di Lay sorrise, annuì e si voltò per tornare nella sua camera. "Devo andare adesso, ma fermati pure qualche volta, okay?"

"Sicuramente." Dichiarò Suho.

I due camminarono in silenzio fino alla porta d'ingresso. Lay quasi sbatté contro Suho, quando questo si fermò proprio di fronte all'uscita. "Non mi apri la porta?"

The LetterWhere stories live. Discover now