11 - La chiamata della preda.

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Capitolo 11 - La chiamata della preda.












Sehun non tornò a scuola fino alla settimana seguente. Evitò di guardare negli occhi Baekhyun per la maggior parte della giornata, rendendo il tempo che dovevano passare insieme per il progetto di classe dolorosamente difficile, visto che l'altro faceva del suo meglio per mantenere una faccia ottimista. Dopo aver dolorosamente affrontato Baekhyun, il suo umore fu ributtato giù non appena Chanyeol lo catturò al suo armadietto, afferrandolo e sollevando di qualche centimetro il suo corpo da terra, contro gli armadietti, facendo quella che Sehun reputò una grande ed inutile confusione. A Sehun non importava. Suppose di esserselo probabilmente meritato, anche se non capiva perché diavolo Chanyeol desse così fottutamente importanza al fatto che lui avesse piantato in asso Baekhyun.

Gli avvenimenti degli ultimi giorni erano ancora chiari nella mente si Sehun, e lo trascinavano seduttivamente dentro e fuori dalla realtà, durante le ore scolastiche. Stava vivendo nella casa vuota di Luhan, mantenendola occupata. Pensò che fosse bizzarro che Luhan fosse tornato a casa nella settimana in cui i suoi genitori erano sempre fuori, ma non gli aveva mai chiesto spiegazioni. Forse Luhan non avrebbe neanche dovuto essere lì, forse aveva bisogno di allontanarsi dalla sua vita per un po'. Sehun non aveva voglia di torturarsi il cervello provando a fare supposizioni. L'aveva fatto per quasi due anni e la sua testa non voleva più saperne di pensare.

Luhan non se ne andò fino a Domenica. Condivisero dell'amore veloce quella mattina, prima che Sehun lo aiutasse a prendere le sue cose. Lo aveva portato alla stazione dei treni, ma durante il viaggio erano rimasti in silenzio, visto che Sehun guidava e Luhan fissava il paesaggio fuori dal finestrino.

Quando era arrivato il momento di separarsi, Sehun aveva provato a baciare l'altro sulle labbra, ma Luhan si era voltato all'ultimo secondo, lasciando che Sehun baciasse la sua mandibola. Sehun non ne era stato soddisfatto e non avrebbe lasciato partire l'altro con quel senso d'incompletezza addosso, così l'aveva tirato verso di lui, aspettandosi però che Luhan opponesse resistenza. Ma non lo fece, mettendo su solo una finta battaglia. Sehun l'aveva odiata. Come aveva odiato lasciar andare via Luhan, ma non aveva scelta. Ogni volta che aveva provato a riportare Luhan indietro nel letto, o l'aveva spinto contro il muro, chiedendogli di restare, il più grande era rimasto irremovibile al riguardo, anche se aveva promesso che sarebbe tornato presto. Sehun avrebbe potuto quasi mettersi a ridere. Per quanto odiasse ammettere che Luhan occupava un posto speciale nel suo cuore, non riusciva a credere alle sue promesse.Decise che avrebbe dato a Luhan un mese -no, tre settimane, pensò Sehun. Avrebbe dato a Luhan tre settimane e un migliaio di messaggi ogni weekend in cui gli chiedeva di tornare. Se comunque non l'avesse fatto, Sehun avrebbe smesso di aspettare e sarebbe andato a prenderlo di persona.




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