9 - Ladri.

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Capitolo 9 - Ladri.








Gli occhi di Sehun si aprirono lentamente non appena i raggi di sole che attraversavano la persiana della camera da letto di Luhan li colpirono. Voltò la testa per evitarli, assicurandosi di non muoversi troppo per non svegliare il corpo dormiente accanto a lui. Il suo corpo teneva ancora tra le braccia Luhan come il giorno prima. Era un momento di pace, e Sehun alzò una mano per mettersi a giocare con i ciuffi in disordine dei capelli si Luhan.

Cosa diavolo ci faccio qui... 

Sehun si accigliò, sebbene non fosse né arrabbiato né triste. Non sapeva cosa gli era preso il giorno prima, per piantare Baekhyun in quel modo come se non valesse niente. 

Vale sicuramente qualcosa..., ammise. Ma se lui vale qualcosa, allora che diavolo sto facendo qui con qualcuno che non vale niente... 

 La fronte di Sehun sfregò leggermente contro capelli di Luhan. Sapendo che quest'ultimo si era sentito come se qualcuno lo avesse riportato indietro dalla morte, come se qualcosa l'avesse resuscitato. Sehun era stato sul punto di annegare per così tanto tempo. Il bisogno di vedere Luhan era tanto quanto quello di respirare aria. Aveva bussato alla sua porta con nessun piano. Che avrebbe detto? Cosa avrebbe fatto? Sehun non lo sapeva. Tutto quello che sapeva era che voleva che l'altro provasse lo stesso dolore che aveva provato lui nel corso di tutto quel tempo in cui lo aveva lasciato solo nella sua sua stessa merda... 

Ma poi siamo arrivati a questo... 

Gli occhi di Sehun seguirono la linea delle spalle di Luhan. Notò che aveva perso un po' di peso dall'ultima volta che lo aveva visto, ma comunque non mancò di spezzare il fiato a Sehun. 

Come cazzo fai ad essere così dannatamente perfetto come un dio... Dovrei odiarti...

"Sehun..." mormorò appena Luhan, sempre mezzo addormentato. "Perché sei ancora qui...?" Sehun sbatté le palpebre, non appena sentì la voce di Luhan parlare, ma non si mosse. Si assicurò solo di stringerlo di più. "Non hai scuola oggi-"

"Non ci vado..." sussurrò di rimando Sehun, tirando ancora più vicino a sé il corpo nudo di Luhan. Quest'ultimo non protestò. "Luhan... i succhiotti..."disse Sehun, ricordando i segni quasi svaniti.

"Non parliamone ora."

"Ma voglio sapere."

Luhan sospirò e si mosse un po'. "I professori del college sono semplicemente pervertiti e malati come tutti gli altri, Sehun-ah." Sentì che Sehun era teso dietro di lui, quindi si girò per guardarlo in faccia. "Ma, una volta che tu sarai al college, andrai bene. Non sei certo il tipo di ragazzo con cui normalmente qualcuno vorrebbe avere un casino , al contrario di me." 

"Forse se tu avessi smesso di prostituirti-"

Luhan rise leggermente e si sdraiò sulla schiena, guardando il soffitto bianco. "Ho smesso di farlo un po' di tempo dopo averti incontrato..."

Sehun alzò un sopracciglio, dubbioso. "Cosa?"

L'altro fece spallucce, tirandosi su con i gomiti e mettendosi a sedere. "Niente." Abbassò lo sguardo su Sehun, che lo stava ancora fissando. "Dovresti andare. Dimenticati di me, Sehun, e vai a scuola. Trova quel ragazzo carino di cui parlavi ieri e smetti di perdere il tuo tempo con me, dannazione."

The LetterWhere stories live. Discover now