17 - Le confessioni di un uomo ubriaco.

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Capitolo 17 - Le confessioni di un uomo ubriaco.



Lay fece una smorfia, quando non riuscì a vedere Baekhyun e Chanyeol a cena. Vide quel playboy amante dei porno e l'amico di Baekhyun - quello con gli occhi grandi. E più tardi vide anche Kris, seguito qualche minuto dopo da Tao, ma, come gli ultimi due, Lay non aveva interesse in nessuno di loro.

Rinunciò ad aspettare Baekhyun. Gli avrebbe preso troppa energia aspettare, quindi smise semplicemente di farci caso. L'unica sollevazione per il resto della nottata di Lay sarebbe stato il tempo libero da passare al computer una volta tornato nella sua stanza. Ma anche quello gli fu sottratto.

Alle dieci e mezza esatte, Lay notò con la coda dell'occhio una figura in piedi accanto al suo letto. Sospirò, sapendo che non era altro che lo sconosciuto con cui era stato costretto a dividere la stanza. "Che vuoi, Suho?"

"E' tempo di andare a letto."

"Chi l'ha detto?" chiese Lay, prestando a Suho solo una frazione della sua attenzione. Continuò a scorrere la sua pagina.

"Il regolamento scolastico." Da un momento all'altro, Suho gli mise davanti alla faccia un foglio di carta. "Gli studenti devono dormire entro le 10:30 pm."

Lay lo derise e scacciò via quella carta. "Solo perché lì dice che dovremmo non significa che dobbiamo."

Suho non lo ascoltò. "Metti via il portatile, Lay. Ti caverai gli occhi con quello schermo LCD quindi devi spegnere quella macchina surriscalda-Terra e metterla via."

"Stammi alla larga, Suho!" lo avvertì Lay lanciandogli un'occhiataccia. "Che ne dici se invece tu andassi a letto e ti girassi dall'altra parte, se odi così tanto la dannata luce degli LCD?"

"Non posso farlo, perché se io spengo le luci, la luce dello schermo del tuo portatile aumenterebbe e friggerebbe i tuoi occhi." argomentò Suho. Non sembrava voler cedere.

"A chi diavolo importa?" Lay smise di guardare Suho. "Fatti gli affari tuoi."

Suho sospirò, prima di brontolare: "Bene. Se vuoi essere così..." Andò verso il muro e staccò il caricatore del computer di Lay dalla spina.

Lay sbottò immediatamente verso l'altro. "Che cazzo fai?! Riattaccalo!"

Suho non disse niente, ritornò da Lay e strappò il portatile dalle sue gambe. Quando Lay provò ad attaccarlo per riaverlo, Suho lo ricacciò indietro spingendolo col palmo della mano sulla fronte. "Andiamo a letto."

"Yah! Quello è mio."

"Non più."

Suho si mise il computer sotto braccio ed andò verso il suo letto, mettendolo sul materasso. Poi lo coprì col cuscino e si sedette sul letto, mettendo a posto le sue cose per dormire.

"Sei serio adesso?"

"Pensavo avessimo stabilito che non avrei scherzato." Rispose Suho, tirandosi addosso le coperte ed allungandosi per spegnere le lampade in mezzo ai loro letti. "Buonanotte."

"Fottiti."

"Ti piacerebbe?" Click. Suho spense le luci e si sdraiò di nuovo.

Lay si ritrovò nell'oscurità, ancora seduto sul letto. Era furente.

Chi diavolo pensa di essere?

Lay fissò il punto in cui sapeva essere il corpo di Suho. Chissenefrega. Mi metterò nel fottuto letto come mi hai fottutamente chiesto, mostro controllatore! Lay si lasciò cadere malvolentieri nel suo letto, ma era ancora completamente sveglio quindici minuti dopo essersi agitato e rigirato.

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