So di non essere il suo tipo, come lui non è il mio, ma fino a questo punto... Non lo avrei mai immaginato.

Mi alzo come per dire qualcosa, ma dalla mia bocca non esce niente.

Jason si gira verso di me.

«Io vado.»

«Ciao anche a te Jason!» sbotta Kriss.

Quanto è maleducato.

«Lascialo stare, Sam. È fatto così, ma è per questo che siamo amici.»

Mi mordo il labbro.

Beata lei, è così difficile stare a contatto con una persona come lui.

Per stemperare la situazione le chiedo della festa. Lei mi dice che si è divertita molto, come credevo, e che i suoi amici non vedono l'ora di rivedermi. Poi aggiunge che ha anche bevuto troppo per stare in piedi. Così si siede sul bordo del letto.

Dopo un po' di conversazione decido di lavarmi i denti e andare a dormire. Kriss dice che starà sveglia ancora un po, a scrivere con Logan.

Metto la sveglia per le sei e mezzo. Alle otto meno un quarto devo uscire da qui per arrivare puntuale a lezione.

Mi addormento quasi subito, ma la mia testa è piena di pensieri e domande senza risposta.

-

La sveglia suona, ma decido di rimanere ancora a letto. Sono troppo pigra e stanca per alzarmi.

Dopo dieci minuti mi alzo; Kriss sta ancora dormendo profondamente e mentre prendo le cose necessarie per farmi la doccia mi chiedo se riuscirà a prepararsi in tempo per la prima lezione. Magari aveva deciso la sera prima che non ci sarebbe andata. Non la biasimo, la festa deve averla distrutta.

Corro verso il bagno constatando che sono già le sette e che probabilmente sarei uscita di casa più in ritardo rispetto all'orario stabilito.

L'acqua calda scorre su tutto il mio corpo distraendomi dai pensieri che mi tormentano. La mente si libera e si prepara a una dura e faticosa giornata.

In pochi minuti mi asciugo i capelli.

Sono indecisa se mettere un vestito blu, oppure uno nero; tutte e due arrivano al ginocchio.

Alla fine decido per quello blu e lo abbino a un paio di All Stars bianche. Sono le mie preferite, soprattutto perché sono comode.

Sono le sette e trenta, e sono in anticipo. Ripensandoci sarei potuta rimanere a letto altri dieci minuti, ma è meglio così.

Vado davanti allo specchio per decidere se truccarmi o meno. Non è una cosa che faccio spesso, ma alla fine decido di mettere un po' di mascara e la matita nera.

Ha ragione Kriss, truccata sto molto meglio.

Mi vergogno per quello che ho appena detto, ma non ha tutti i torti.

Prendo la borsa con tutti i libri e noto che sta ancora dormendo, ma decido di non svegliarla.

Esco e mi avvio verso la lezione di biologia.

Credo che arriverò prima dato che sono ancora le sette e quaranta.

Arrivata in classe mi siedo in prima fila come sempre, e subito vicino a me si mette Travis.

«Che piacere rivederti, ti ricordi di me? Sono uno degli amici di Kriss.» dice sorridendo.

Annuisco ricambiando il sorriso.

«Il piacere è tutto mio.»

La lezione inizia e l'insegnante non fa altro che parlare per tutta l'ora delle stelle.

Un argomento che non mi entusiasma molto, ma comunque prendo appunti.

Appena suona la campanella Travis mi saluta e mi fa promettere di rivederci anche oltre le lezioni di biologia.

Non è male come ragazzo, è divertente e molto carino.

Tutte le lezioni passano in fretta, finché non arriva l'ora di andare a letteratura.

Cavolo. C'è anche Jason. Non ho proprio voglia di vederlo. Lui, e il suo ghigno.

Perfettamente sbagliatoWhere stories live. Discover now