Sehun si accigliò e lo raggiunse solo per trascinarlo di nuovo giù, seppellendo la faccia nella schiena di Luhan. "Smettila di allontanarmi, Luhan. Ho sopportato questo stesso fottuto comportamento un anno e mezzo fa, perché pensavo che stessi solo attraversando alcune insicurezze e che alla fine sarebbe di nuovo andato tutto bene, ma è stato solo uno stupido e fottuto azzardo, vedendo come non sei più tornato da me..." Luhan rimase in silenzio per un momento, prima di lasciarsi andare ad una risata amara. 

"Non sono mai tornato da te? Suoni come uno stupido malato d'amore."

"Lo ero allora."

"Non uscivamo nemmeno. Ufficialmente."

"Ho fottutamente provato a farti uscire esclusivamente con me!"

"Lo so." Luhan annuì.

"Ma tu mi hai detto di no, dicendo che potevamo avere solo una relazione di tipo fisico insieme."

"Non volevo che tu ne rimanessi ferito, Sehun." disse Luhan in tono severo. "Eri un fottuto ragazzo del secondo anno! Le voci volavano quando tu stavi con me allora. Stavo provando a salvarti dall'Inferno."

"Beh, ma sei finito col farmici cadere dentro comunque!" ribatté Sehun.

"Ti ho detto di non affezionarti a me dal nostro primo incontro, tu stupido ragazzaccio delle superiori..."

"Smetti di comportarti come se anche tu non provassi niente per me, cazzo."

"Lo facevo."

"Allora perché cazzo hai deciso di ignorarmi all'improvviso?! Dimmelo, perché sono stanco di fare cieche supposizioni per conto mio!"

Luhan si morse un labbro, voltandosi verso Sehun e passandogli le braccia intorno al collo. "Perché ti meritavi qualcuno di migliore di me. Ed è ancora così."












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"Tao!"

Tao si guardò intorno per vedere Chen che agitava una mano nella sua direzione. Prendendo ancora qualche respiro d'aria per la corsa appena finita, Tao iniziò a camminare verso di lui.

Quando fu vicino, Chen disse: "L'insegnante mi ha detto di dire a te di portare questa attrezzatura sportiva nel capannone."

Tao lo guardò. "Stai provando a passare il tuo lavoro a me?"

Chen si guardò intorno. "Mh, sì, ma non sono forte come te e devo-"

"Okay, okay. Non importa." accettò Tao.

"Grazie, Tao. Sei così gentile." si complimentò Chen.

"Tranquillo, Chen."

"Okay! Beh, io vado! Ti devo un favore!" gli disse, prima d'incamminarsi, salutandolo con una mano.

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