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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter twenty-six ❜┊˚ ̥۪͙۪◌𝙝𝙤 𝙙𝙪𝙚 𝙖𝙢𝙞𝙘𝙞 𝙞𝙙𝙞𝙤𝙩𝙞

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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter twenty-six ❜┊˚ ̥۪͙۪◌
𝙝𝙤 𝙙𝙪𝙚 𝙖𝙢𝙞𝙘𝙞 𝙞𝙙𝙞𝙤𝙩𝙞

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𝐀𝐍𝐍𝐀𝐁𝐄𝐓𝐇

Odiavo avere dubbi e incertezze, non essere sicura sulle cose, o anche sbagliarmi sul conto delle persone. Ma ancora di più, odiavo i tradimenti da parte di persone che consideravo importanti, anche fondamentali nella mia vita.

E nonostante ciò, c'era qualcosa che mi bloccava nell'odiare del tutto Luke.

Mi aveva fatta soffrire, aveva distrutto promesse che avrebbe dovuto mantenere, aveva fatto del male ai miei amici... eppure non riuscivo a non immaginare a come era una volta, quando ero ancora bambina e tutto andava bene, e lui era la mia famiglia.

Sospirai lievemente, sollevando lo sguardo sul centro dell'Olimpo, dove numerose coppie stavano ballando, volteggiando a tempo di musica.

Qualche minuto prima mi ero ritrovata a ballare con Percy.

Era curioso come il nostro rapporto fosse cambiato nel giro di un'estate, grazie ad una singola impresa. Percy era diventato un buon amico e confidente, una persona sulla quale sapevo di potermi fidare anche ciecamente.

Ma, ancora più curioso, era come il rapporto fra Percy e Harper fosse cambiato.

Quei due erano pieni di alti e bassi: passavano dall'essere ottimi amici, al volersi mettere le mani addosso solo cinque minuti dopo. Ed era questa la loro specialità, perché nonostante tutto, nonostante la rabbia, loro si ritrovavano sempre.

Non crediate che non sia a conoscenza del fatto che si piacciono reciprocamente. E, anche se mi sarebbe piaciuto dare una spinterella e aiutarli, non potevo fare nulla.

Prima, mentre ballavo con Percy, lui me lo aveva confessato. Mi aveva detto di provare qualcosa per Harper, anche se era stato difficile capirlo. Aveva parlato di come si era sentito quando l'aveva creduta morta, della chiacchierata avuta con Afrodite... e io lo avevo convinto ad andare a dirglielo. Mi ero ritrovata a a sorridere come una bambina la mattina di Natale, dicendogli che doveva correre da lei.

E quindi io ero ancora lì, seduta in un angolo dell'Olimpo, ad aspettare di veder tornare i miei amici assieme, sorridenti e felici come meritavano di essere.

Però erano passati molti minuti. Troppi minuti.

Individuai Grover e Talia parlottare non molto lontano da me, così mi alzai e li raggiunsi. Mi diedi una sistemata ai riccioli biondi dietro alla schiena, camminando a passo svelto.

𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓𝐁𝐔𝐑𝐍,    percy jackson ¹ Where stories live. Discover now