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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter thirteen ❜┊˚ ̥۪͙۪◌𝙡𝙖 𝙋𝙧𝙞𝙣𝙘𝙞𝙥𝙚𝙨𝙨𝙖 𝘼𝙣𝙙𝙧𝙤𝙢𝙚𝙙𝙖

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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter thirteen ❜┊˚ ̥۪͙۪◌
𝙡𝙖 𝙋𝙧𝙞𝙣𝙘𝙞𝙥𝙚𝙨𝙨𝙖 𝘼𝙣𝙙𝙧𝙤𝙢𝙚𝙙𝙖

 

𝐏𝐄𝐑𝐂𝐘

𝑴i svegliai al fischio di una nave e al suono di una voce dall'altoparlante: un tizio con un accento australiano che sembrava fin troppo felice.

«Buongiorno, passeggeri! Oggi staremo in mare per tutto il giorno. Il tempo è perfetto per il mambo party in piscina! E non dimenticate il bingo da un milione di dollari nella Kraken Lounge all'una. E per i nostri ospiti speciali, pratica di sbudellamento sulla Promenade!».

Mi drizzai a sedere sul letto.

«Che ha detto?».

Tyson emise un gemito, ancora mezzo addormentato. Era disteso a faccia in giù sul divano, i piedi così lontani dal bordo che arrivavano nel bagno.

«Il signore felice ha detto... pratica di sbudinamento?».

Per un attimo sperai che si trattasse davvero di budini o roba del genere, ma poi sentii bussare forte alla porta interna della suite e Annabeth infilò la testa dentro, i capelli biondi tutti scompigliati.

«Pratica di sbudellamento?» esclamò.

Una volta vestiti, ci avventurammo all'interno della nave e fummo sorpresi di vedere altra gente. Una dozzina di anziani stava andando a fare colazione. Un papà stava portando i figli in piscina per una nuotata mattutina. Membri dell'equipaggio in uniforme immacolata passeggiavano sul ponte, inclinando il capello per salutare i passeggeri.

Nessuno ci chiese chi fossimo. Nessuno badò molto a noi. Ma c'era qualcosa che non tornava.

Quando la famigliola di nuotatori ci superò, il papà disse ai suoi ragazzi:
«Siamo in crociera. Ci stiamo divertendo»

«Si» risposero i tre ragazzi all'unisono, un'espressione vuota sul volto «Ce la spassiamo. Adesso andiamo a nuotare in piscina».

E si allontanarono.

«Buongiorno» ci salutò un membro dell'equipaggio, con gli occhi vitrei «Ci divertiamo un mondo a bordo della Principessa Andromeda. Vi auguro una buona giornata» e si allontanò anche lui.

Poi passammo davanti a un bar e vedemmo il primo mostro. Era un segugio infernale: un mastino nero con le zampe anteriori sul bancone del buffet e il muso sepolto nelle uova strapazzate. Doveva essere quasi un cucciolo, perché era piccolo in confronto alla maggior parte dei suoi simili... più o meno quanto un grizzly. Eppure mi si gelò il sangue lo stesso. Mi ero quasi fatto ammazzare da un cagnone del genere, una volta.

𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓𝐁𝐔𝐑𝐍,    percy jackson ¹ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora