❛ ti fidi di me? ❜
❛ come potrei non fidarmi? ❜
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percy jackson and the olympians - book series
❪ percy jackson x fem!oc ❫
book one out of three
Il pomeriggio seguente, subito dopo pranzo, Percy si venne a sedere accanto a me sul molo e mi raccontò del sogno che aveva fatto.
A quanto pareva, Annabeth era in pericolo. Di chi era la colpa, se non di quel bastardo traditore di Luke Castellan?
«Io lo uccido» sibilai.
«Non dirlo a me» sbuffò Percy.
L'unica cosa che mi metteva su di morale era la Caccia alla Bandiera, prevista per quella sera.
Subito dopo la chiacchierata con Percy, andai nelle stalle dei pegasi per stare un po' con Silena. Anche quell'inverno era rimasta al campo e io avevo voglia di passare un po' di tempo con lei. Sentivo anche il bisogno di aggiornarla su alcune... cose.
Ma, quando arrivai, la trovai che litigava con una cacciatrice.
Deciso di aiutarla e scacciai la ragazza fuori dalle stalle, a calci in culo. Letteralmente parlando, non in senso figurato.
Subito dopo, mi sedetti su un mucchio di fieno e parlai, parlai e parlai ancora. Le raccontai qualunque cose non le avessi già detto, quindi tutto il mio passato: mia madre, la mia infanzia, il rapporto con Clarisse...
Inutile dire che alla fine del racconto la mia migliore amica era in lacrime, che cercava di non far colare ancora di più il mascara, nonostante le avesse già rigato di nero le guance.
Si avvicinò a me e mi stritolò in un abbraccio spacca ossa. Per una volta, non la spinsi mia, ma la strinsi anche io.
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Quella sera, dopo cena, ero seriamente intenzionato a battere le fanciulle di Artemide a Caccia alla Bandiera. Sarebbe stato un piccolo incontro: c'erano solo tredici Cacciatrici, inclusa Bianca Di Angelo, e più o meno lo stesso numero di ragazzi del campo.
Zoe Nightshade sembrava parecchio turbata. Continuava a lanciare occhiate risentite a Chirone, come se non riuscisse a credere che le stesse chiedendo di fare questo.
Neanche le altre Cacciatrici sembravano molto contente. A differenza della sera prima, non ridevano né scherzavano. Se ne stavano raccolte in un capannello sotto il padiglione della mensa, a bisbigliare e a indossare le armature. Alcune sembravano perfino aver pianto.
