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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter twenty-one ❜┊˚ ̥۪͙۪◌𝙢𝙞𝙖 𝙨𝙤𝙧𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙣𝙤𝙣 𝙢𝙞 𝙞𝙣𝙫𝙞𝙩𝙖 𝙖𝙡 𝙨𝙪𝙤 𝙢𝙖𝙩𝙧𝙞𝙢𝙤𝙣𝙞𝙤

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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter twenty-one ❜┊˚ ̥۪͙۪◌
𝙢𝙞𝙖 𝙨𝙤𝙧𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙣𝙤𝙣 𝙢𝙞 𝙞𝙣𝙫𝙞𝙩𝙖 𝙖𝙡 𝙨𝙪𝙤 𝙢𝙖𝙩𝙧𝙞𝙢𝙤𝙣𝙞𝙤

 

𝐇𝐀𝐑𝐏𝐄𝐑

𝑫ecidemmo che era impossibile oltrepassare le pecore cannibali.

Annabeth voleva sgattaiolare su per il sentiero e agguantare il Vello con il berretto invisibile, ma alla fine la convinsi che non avrebbe funzionato. Le pecore avrebbero sentito il suo odore. Sarebbe spuntato un altro guardiano. Insomma, qualcosa sarebbe andato storto. E noi saremmo stati troppo distanti per aiutarla. E poi, il nostro primo obiettivo era trovare Grover e chiunque fosse approdato sulla spiaggia con quella scialuppa, ammesso che fossero sopravvissuti alle pecore.

Non appena avevo visto la scialuppa, avevo iniziato a sudare freddo. Che mia sorella fosse ancora viva? Avrei tanto voluto esserne certa, ma allo stesso tempo non volevo illudermi. Fino a quel momento, non avevo nemmeno avuto un momento tranquillo per ragionare davvero sul fatto che potesse essere morta. Una parte del mio cervello era convinta che Clarisse fosse al Campo Mezzosangue, ad aspettare il mio ritorno dall'impresa.

Ormeggiammo la Vendetta della Regina Anna dietro l'isola, dove le scogliere si ergevano per almeno una sessantina di metri.

Le scogliere sembravano accessibili, anche se a fatica, un po' come il muro dell'arrampicata giù al campo.

Almeno non c'erano le pecore. Sperai che Polifemo non avesse anche delle capre di montagna carnivore.

Ci portammo con una scialuppa a remi fino al margine delle rocce e iniziammo a salire, molto lentamente. Io andai per prima, dato che ero sicuramente la scalatrice migliore tra noi tre. Subito dopo di me venne Annabeth, seguita poi da Percy che chiudeva la fila.

Rischiammo di morire solo sei o sette volte e pensai che non fosse un cattivo risultato.

Una volta rischiai di scivolare di sotto a causa delle rocce bagnate, ma fortunatamente rimasi aggrappata. Ad una certa, la figlia di Atena, non trovando un appiglio, si aggrappò al mio piede, usandolo per salire.

Alla fine, quando mi sentivo le mani come piombo fuso e i muscoli delle braccia mi tremavano dalla stanchezza, ci issammo sulla cima e crollammo a terra.

«Ahi» disse Percy.

«Ohi» gemette Annabeth.

«Al campo è più divertente, però. Almeno lì c'è la lava» asserii io, guadagnandomi un'occhiataccia dagli altri due.

«Garrrrr!» mugghiò un'altra voce.

Non riuscii a vedere chi aveva parlato.

Annabeth mi tappò la bocca con la mano e indicò. La sporgenza su cui eravamo noi era più piccola di quanto mi fossi resa conto. Scendeva a strapiombo sul lato opposto, ed era da lì che proveniva la voce... proprio sotto di noi.

𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓𝐁𝐔𝐑𝐍,    percy jackson ¹ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora