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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter five ❜┊˚ ̥۪͙۪◌𝙞𝙢𝙥𝙧𝙤𝙫𝙫𝙞𝙨𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚, 𝙢𝙞 𝙥𝙞𝙖𝙘𝙚 𝙞𝙡 𝙩𝙤𝙧𝙚𝙧𝙤

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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter five ❜┊˚ ̥۪͙۪◌
𝙞𝙢𝙥𝙧𝙤𝙫𝙫𝙞𝙨𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚, 𝙢𝙞 𝙥𝙞𝙖𝙘𝙚 𝙞𝙡 𝙩𝙤𝙧𝙚𝙧𝙤

 

𝐇𝐀𝐑𝐏𝐄𝐑

𝑳a situazione era degenerata in pochi attimi. Ci eravamo trovati circondati da quei dannati animali di bronzo. Alcuni rimanevano a combattere contro di noi, sputando fuoco e ferendoci, mentre altri andavano in giro a scorrazzare per il campo, distruggendo quello che potevano.

Maledetto Efesto e le sue invenzioni!

Tutti i ragazzi che, come me, erano ancora in piedi o almeno ancora tutti interi per combattere, si erano riuniti in cima alla collina. Stavamo tutti uniti e cercavamo di respingere i tori, ma con poco successo. Quegli affari sembravano indistruttibili. Alcuni eravamo riusciti a metterli fuori uso, ma era molto difficile.

Per il momento, ero riuscita a disattivarne solo uno, da sola. Non era stato per nulla facile: mi ero trovata con le punte dei capelli bruciacchiate, un'ustione sul braccio sinistro, e vari graffi e tagli su braccia e gambe.

«Pattuglia di confine, a me!» gridò mia sorella.

Solo in pochi le andammo incontro. Gli altri cominciavano a sparpagliarsi in giro, spaventati.

L'erba bruciava a chiazze attorno al pino avvelenato. Un ragazzo strillava e gesticolava correndo in tondo, con il pennacchio di crine in fiamme come una cresta infuocata.

«Basta che te lo togli!» urlai scocciata.

Anche l'armatura di mia sorella era bruciacchiata. Combatteva con una lancia spezzata - l'altra metà spuntava inutile dalla giuntura metallica della spalla di uno dei tori che aveva attaccato in precedenza.
Clarisse ci urlò di metterci in formazione a falange. In pochi ci allineammo spalla a spalla, Henry ancora accanto a me, unendo gli scudi per formare un muro di bronzo e cuoio, le lance che puntavano in cima come gli aculei di un porcospino. Purtroppo eravamo solo in sei. Gli altri ragazzi della nostra casa stavano correndo in giro come delle galline in panico, strillando.

Nel mentre che uscivo dalla formazione per attaccare un toro che si stava avvicinando un po' troppo, qualcuno mi precedette. Vidi una testa bionda correre spedita verso l'ammasso di metallo e attirare la sua attenzione. Si infilò il suo cappellino e divenne invisibile, confondendo totalmente il mostro.
Sorrisi, capendo di chi si trattava. Annabeth.

Nel frattempo, non mi accorsi in tempo di un altro toro che stava caricando verso la linea di mia sorella. Si stava muovendo, come gli altri, ad una velocità esagerata per essere così grosso. La groppa metallica scintillava al sole. Aveva dei rubini giganteschi come occhi e le corna erano di argento levigato. Quando aprì la bocca azionata da cardini, sputò una fiamma incandescente.

𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓𝐁𝐔𝐑𝐍,    percy jackson ¹ Where stories live. Discover now