❛ ti fidi di me? ❜
❛ come potrei non fidarmi? ❜
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percy jackson and the olympians - book series
the lightning thief / the titan's curse
❪ percy jackson x fem!oc ❫
book one out of three
𝑪orremmo giù per la collina, superando terrazze, inservienti urlanti e pirati che saccheggiavano il centro benessere. Gli uomini di Barbanera spezzarono le torce di bambù per il party hawaiano, gettarono i bendaggi alle erbe in piscina e rovesciarono a calci i tavoli dei teli da sauna.
Sinceramente, non riuscii a prestare più di tanta attenzione. La mia testa era carica, non riuscivo a fare altro se non sentire le parole di Circe, che si confondevano con quelle di mia madre, facendomi venire voglia di vomitare.
Era stato orribile. Mi ero sentita messa a nudo. Mi chiesi più che altro come facesse Circe a sapere quali tasti premere, quali parole dire... quasi sembrava che avesse pianificato questa cosa da tempo.
La cosa che però mi dava più fastidio era il fatto che Annabeth si sentisse in colpa.
Come potevo essere arrabbiata con lei? La maga aveva solo detto la verità, una verità che nessuno aveva mai avuto il coraggio di svelare. Perché era così: Annie era più bella, più intelligente, più confidente. Se a Percy piaceva, come dargli torto? Era magnifica. Fossi dell'altra sponda, forse mi farei incantare anche io.
Senza accorgermene, sempre trascinata dalla mano di Percy nella mia, arrivammo al molo, straripante di mezzi di ogni genere.
«Quale nave prendiamo?» chiese Annabeth mentre raggiungevamo il porto.
Percy si guardò attorno, disperato.
«Quella» disse infine.
Annabeth sbatté le palpebre.
«Ma...»
«Posso farla funzionare»
«Come?».
Lui non diede spiegazioni, anche se in realtà non era troppo difficile da intuire: immagino che il fatto di essere figlio di Poseidone gli desse qualche vantaggio. Era pur sempre casa sua, il mare.
Afferrò il polso di Annabeth, e ci trascinò verso la trealberi. Dipinto sulla prua c'era il nome che avrei decifrato solo più tardi: Vendetta della Regina Anna.
«Argggh!» ringhiò Barbanera da qualche parte alle nostre spalle «Quei marrani stanno abbordando il mio vascello! Prendeteli, uomini!»
