Sono allergica alle rose

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Lui inspira il fumo dalla sigaretta, e dal modo in cui lo fa, consumandone praticamente mezza, capisco che la situazione è più delicata di quello che potrei pensare.

« Direi che per oggi la situazione ci è sfuggita già abbastanza di mano. Non aggiungerei altre occasioni. Perciò ti prenderò una Coca Cola.»

Il modo in cui mi parla con quella faccia da schiaffi mi farebbe venire soltanto voglia di alzarmi e andarmene via.

Se non fosse per quel suo dannatissimo sguardo, quelle labbra da baciare e tutto ciò che si nasconde sotto la sua camicia.

Sei da curare, Nesta Roberts.

Decido di non discutere, per il bene di tutti e soprattutto dei camerieri del locale, così accetto i suoi ordini.

« E Coca sia!»

Stavolta riesco a strappargli un minuscolo ghigno e, per un istante, mi sembra la cosa più bella di tutta la giornata.

Sono lì persa a contemplare la sua bellezza, che non mi accorgo di una figura che si avvicina al nostro tavolo esordendo con un «ciao amigo!».

Un tizio che dai lineamenti sembra essere indiano -o pakistano, non ne sono sicura- è davanti al nostro tavolo con un sorriso a trentadue denti, mentre sorregge un mazzo di rose rosse.

Trey si gira appena nella sua direzione, e dal suo sguardo penso che vorrebbe farlo fuori da un momento all'altro.

Mi dispiace, amigo. Sei capitato nella giornata sbagliata. Il mio accompagnatore è nel suo periodo del mese.

« Non compriamo niente.» Trey cerca subito di mettere le cose in chiaro, ma il vucumprà sembra essere più ostinato di lui.

« Ma dai, amigo! Compra rosa per tua donna! Guarda che bella ragazza che hai!»

Nonostante io mi senta lusingata dalle sue parole, decido di chiarire la situazione anch'io.

« Non siamo fidanzati.»

Alle mie parole, sento lo sguardo di Trey scivolare su di me, e non riesco ad interpretarlo.

Il tizio, però, non demorde.

« Sì, ma voi innamorati, eh? Io vede come guarda lei. Guarda che occhi billissimi... amigo, devi stare attento perché fuori tanti uomini volere una come lei!»

Ma che uomini, ma dove!

Ma questo qui dev'essersi fumato l'incenso prima!

La voce roca di Trey s'insinua sotto le mie ossa.

« Lo so che è bellissima.»

Oh, porco cazzo. Non guardarmi così, agente.

Perché qui a Newport fa sempre così caldo?

« Bravo, amigo!» l'indiano tira una pacca sulla spalla a Trey, e per un momento credo che il suo sguardo sarebbe in grado di corrodergli la mano.

« Allora tu prendi una rosa rossa! Per conquistare lei, dovresti prendere tante rose quanto sua bellezza!»

Vi prego, salvatemi.

Ma è quando credo che la situazione non possa peggiorare, che l'agente sferra il colpo finale.

« Se volessi conquistarla non avrei bisogno delle rose...»

I suoi occhi si agganciano ai miei, e brillano di una strana luce.

« ...le basterebbero dieci minuti in stanza con me.»

Questa volta non riesco a controllare le emozioni, e le mie guance diventano dello stesso colore delle rose.

MR. POLICEMANWhere stories live. Discover now