xii

627 52 85
                                    

- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter twelve ❜┊˚ ̥۪͙۪◌𝙩𝙖𝙣𝙩𝙞 𝙧𝙖𝙘𝙘𝙤𝙣𝙩𝙞 𝙚 𝙪𝙣 𝙥𝙖𝙞𝙤 𝙙𝙞 𝙘𝙤𝙣𝙛𝙚𝙨𝙨𝙞𝙤𝙣𝙞

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter twelve ❜┊˚ ̥۪͙۪◌
𝙩𝙖𝙣𝙩𝙞 𝙧𝙖𝙘𝙘𝙤𝙣𝙩𝙞 𝙚 𝙪𝙣 𝙥𝙖𝙞𝙤 𝙙𝙞 𝙘𝙤𝙣𝙛𝙚𝙨𝙨𝙞𝙤𝙣𝙞

⸻ ✧ ⸻

𝐇𝐀𝐑𝐏𝐄𝐑

«Si, però...?» fece Percy, cercando di farmi continuare ciò che gli stavo dicendo.

«Nulla, lascia stare» sospirai, tornando a stringermi nella giacca.

Dall'inizio del vagone, Percy iniziò a farsi avanti, con passi lenti e abbastanza incerti. Lo vidi grattarsi la nuca, leggermente imbarazzato.

Fu in quel momento che mi ricordai della rabbia che provavo nei suoi confronti in quel preciso istante.

«Che vuoi?» chiesi.

«Parlare. Solo parlare» rispose.

Capii che stava dicendo la verità solo guardandolo negli occhi, limpidi come il mare dopo una tempesta furiosa.

Alzai gli occhi al cielo, anche se, effettivamente, in quel momento la sua compagnia mi faceva piacere.

Con tutta la sincerità del mondo, ero stufa di litigare con lui. Proprio non ne avevo le energie.

«Coraggio, siediti. Non ti mordo mica» dissi, toccando con la mano il sedile su cui prima era stato seduto il dio del sole.

«Avrei qualcosa da ridire a proposito» ridacchiò, mettendosi finalmente seduto.

«Del tipo?» lo incitai, alzando un sopracciglio.

«Quest'estate mi hai morso una spalla perché ti avevo battuta di un secondo nella parete d'arrampicata» annuì.

Serrai le labbra, socchiusi gli occhi e feci finta di pensarci su.

«Menti» dissi «Non ho ricordi di questo avvenimento».

Bugiarda.

Me lo ricordavo perfettamente. Percy mi aveva sfidata ad una scalata sulla parete, nella modalità più difficile, dicendomi che, chi perdeva, doveva fare i turni di pulizie dell'altro per il resto dell'estate. Ovviamente avevo accettato, solo che la cosa non era finita a mio favore. E io non l'avevo presa tanto bene.

«Certo, certo» rise il figlio di Poseidone, passandosi una mano fra i capelli corvini.

Rimasi a fissare quel gesto, quasi ipnotizzata.

Improvvisamente, avevo voglia di essere io quella a passargli una mano fra i capelli.

Ma che cazzo mi prendeva? BASTA.

«Allora? Di cosa volevi parlare?» iniziai, riprendendo l'argomento per il quale il ragazzo era venuto qui.

«Di quello che è successo, della litigata» ammise.

𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓𝐁𝐔𝐑𝐍,    percy jackson ¹ Where stories live. Discover now