51. We are ready

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SARAH

E solo qui ho capito che per quanto tu possa provarci a cambiare le cose, quest'ultime andranno sempre per come devono andare.
Alla fine del giro però puoi chiederti: "Cosa mi ha insegnato tutto questo?"
Io ancora non so rispondermi, ma so che ad un certo punto della mia vita anche se troppo tardi riuscirò a darmi una risposta.

Ho deciso da qualche giorno di fare gli esami e rimettermi in carreggiata e speravo di farlo insieme alla persona che più mi sembrasse giusta.
Ma mi sbagliavo.
Mike non era la persona giusta per me.
Anche se sono grata per tutto ciò che mi ha mostrato fino ad ora, ma credo che questa lontananza servisse più a me che a lui.
Non so esattamente quale sia il motivo ma posso solo immaginarlo.
Da quando sono piccola ho a che fare con gente di questo tipo: minacce, teste in cambio di soldi.
E nessuno ha mai pensato che dietro a tutto questo vi sono famiglie, amici e cari che soffrono per colpa dei nostri capricci.

La macchina del caffè fa un rumore terribile e mi sveglia dal mio coma mattutino.
-"Ei"
Kendall mi sorride mentre cerca di asciugarsi le lacrime.
Questa notte avevamo dormito poco io e lei, erano tornati tardi e avendo la camera vicino a quella di Kendall ho sentito che per tutta la sera non ha fatto altro che piangere.

-"Non ti chiederò di raccontarmi cosa sia successo, ma stai bene?"
-"Non molto, non mi piace mentirti ma credimi che lo sarò presto"

Madlyn esce dalla porta della sua camera con indosso una maglietta e un paio di jeans cargo, ci guarda con affare sospetto e silenziosamente prende il caffè che avevo preparato.

-"Possiamo parlare?"
chiediamo all'unisono io e Kendall.
Si gira lievemente prima di guardare entrambe.
-"Si, mettiamoci fuori. Con entrambe!"

-"Prima che iniziate a parlare, è necessario che tu Sarah sia a conoscenza del fatto che Jacob è morto"
-"Cosa? Come?"
-"È colpa mia"
dice Kendall
-"Cosa è successo?"
-"Mi teneva stretta al collo, io ero già andata da lui con l'intento di ucciderlo ma"
si blocca cercando di trattenere le lacrime
-"Quando tua sorella è entrata in quella stanza, lui l'ha minacciata, le ha chiesto di mettere la pistola a terra e improvvisamente il suo bersaglio era cambiato: voleva uccidere lei.
E allora ho preso la pistola indisturbata e l'ho puntata su di lui"
-"C'è di più, Sarah, non c'è speranza che mamma e papà siano ancora vivi"
-"Che vuoi dire?"
chiedo
-"Ieri abbiamo trovato i resti di papà a casa di Jacob"

Porto le mani sulla testa e inizio a piangere.
Io più di mia sorella ci credevo, ci credevo come nessun'altro al mondo.
Kendall e Madlyn si avvicinano a me stringendomi in un caloroso abbraccio, rimaniamo così per un po' .

-"Mi sento terribilmente in colpa per averlo ucciso"
sussurra Kendall
-"Lui non era nessuno per noi, devi stare tranquilla e poi mi hai salvata"

-"Ragazze?"
La voce roca e assordante di Cole interrompe il nostro abbraccio
-"Dovete venire, c'è un problema"
-"Un altro?"
esordisce mia sorella

COLE

Quando Vincent irrompe nella mia stanza ho quasi avuto la sensazione che Kendall fosse caduta dal letto o qualcosa del genere.

-"Leggi cazzo"
-"Svegliati"
la sua voce mi fa venire il mal di testa
-"La prossima volta bussa"
-"Si ok, leggi"
mi porge subito il telefono.

Ieri notte mi aveva raccontato di Kendall e di come avesse ucciso Jacob; Dopo avermi anche lasciato qualche dettaglio del bacio tra lui e Madlyn.

"E fuori uno, brava la banda dei mediocri, adesso forse il prossimo sono io?"

-"Chi pensi che sia?"
chiedo
-"Non ne ho idea, vedi se riesci a rintracciarlo"
-"Chiamo le ragazze"
apro il computer e lo collego al telefono mentre mi catapulto verso il terrazzo interrompendo una conversazione tra donne.

-"Che succede?"
mi chiede più volte Kendall
-"È meglio che lo leggiate"
Vincent mostra il messaggio dal suo telefono
-"Bene, spero che mia madre non abbia fatto un altro figlio che vuole ucciderci"
-"Pensi che vengano tutti da tua nonna? insomma questi avvisi?"
chiede Vincent a Madlyn
-"Quasi sicuramente, uno dei suoi, lei stessa o"
si interrompe un po' prima di guardarsi con Vincent
-"Tommaso"
-"Credevo che le mie minacce fossero servite abbastanza da tenerlo lontano"
-"Evidentemente no"

-"Ragazzi, qui c'è qualcosa che non va"
il mio computer cominciava a dare strani segnali
-"Cosa?"
-"Non riesco a controllarlo"
dico mentre cerco di spegnerlo.
-"È uscito dalla pagina. Cazzo"
esordisco sbattendo i pugni sul tavolo.

-"Quindi non abbiamo certezza di dove possa essere, e di chi sopratutto"
dice Kendall
-"Non abbiamo bisogno di un computer, so che è quel bastardo"
-"Lo so Madlyn, ma è sempre bene avere una certezza, riprova Cole"
-"Okay"

MADLYN

Mentre gli altri cercavano di sistemare il computer, Vincent mi aveva preso per il braccio e portato in bagno.

-"Che vuoi fare?"
chiedo con un sorrisetto malvagio
-"Sei troppo antipatica per i miei gusti"
mi spinge contro il muro e inizia a baciarmi stringendo tra le sue mani i miei glutei.
-"Sai non è una buona idea dato che probabilmente qualcuno ci vuole morto"
-"Come scusa?"
-"Si senza il probabilmente, ci vogliono morti"
-"Vorrà dire che gli sparerò mentre mi godrò ogni centimetro delle tue labbra"
riesco a rubargli un bacio veloce
-"Sarebbe pericoloso, perché ti potresti distrarre"
-"Riesco a mantenere la concentrazione"

Mi sposto improvvisamente e apro la porta del bagno

-"Non sei molto concentrato"
-"Che stronza"
mi sorride prima di uscire a passo svelto dopo di me

-"Io e Vincent stavamo pensando che forse sia meglio andare in Italia, che ne pensate?"
mi mostro sorridente ai miei amici che ci guardano sospetti
-"Okay sapete che vi dico, questo computer mi ha rotto il cazzo. Okay andiamo in Italia"
-"E Cole?"
chiede Sarah a bassa voce.Io e Vincent ci guardiamo per pochi secondi prima che lui inventi una delle più grandi scuse mai sentite

-"Beh lui, sta cercando di occuparsi di sua sorella e per ora Sarah ti consiglierei di pensare a te e lasciar perdere"
-"Si, tanto avevo già capito che non eravamo fatti l'uno per l'altra"
si siede proprio sul divano fissando il pavimento mentre noi tutti rimaniamo ad osservarla.

-"Lo supererà"
sussurro a coloro che mi erano vicini

-"Allora? Italia?"
-"Che Italia sia"
dice Kendall prima di sorridermi amaramente.

Se il nostro piano non fallisse, questo sarebbe il nostro ultimo.
Kendall si trasferirà a New York e prenderà a fare tirocinio per un importante rivista, Sarah finirà i suoi studi e non so cosa abbia intenzione di fare.
E Io ho studiato medicina ma non so proprio cosa voglia dalla vita.

È strano pensare al proprio futuro, insomma per  dei ragazzi come noi era forse troppo.



SPAZIO AUTRICE

Fra dilemmi del futuro e nostalgia delle prime "missioni" dei nostri ragazzi. Si parte in Italy 🇮🇹

Light on the DarkWhere stories live. Discover now