33. ...Killer Queen

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VINCENT

giro nervosamente per tutta la casa
-"Ancora niente Vincent"
torturo i miei ricci e prendo la mia pistola
-"Faremo da noi, andiamo"
Cole mi segue e velocemente ci dirigiamo verso la macchina.

Quando la avevo vista li a terra avevo provato in tutti i modi a colpire chi la volesse portare via, ma fu una frazione di secondo il tempo di uccidere chi voleva fermarmi e lei già non c'era più.

Durante la notte la avevo cercata imperterrito e l'unica cosa che ero riuscito a scoprire era che si trovava  in un magazzino lontano fra la cinquantesima e la ventiduesima.
Ma non potevamo catapultarci li senza un piano, avevo provato a chiamare gli altri uomini ma nessuno di loro si era disposto ad aiutarci.
Allora dovrò farlo da solo.
E cazzo li ammazzo tutti, tutti quanti.

-"Tu resta in macchina Cole,e chiama Mike"
-"Vincent"
si sofferma
-"Ti prego sta attento"
chiudo lo sportello e lentamente mi avvicino alla porta in ferro.

Esco lentamente la pistola silenziata che tenevo nascosta, punto i due uomini e li faccio fuori.
Una volta entrato, cerco subito un riparo dato che non potevo sapere cosa mi aspettasse se un centinaio di uomini  o nessuno.

Mi sposto subito fra un muro e un altro, carico la glock quando un rumore assordante rimbomba per tutto il magazzino.
Gli uomini iniziano a venire allo scoperto e a sparare.
Cazzo Madlyn ma proprio ora dovevi aprire la cazzo di porta?



MADLYN
POCO PRIMA

Apro gli occhi. L'unica cosa che ricordavo erano quei ultimi secondi alla festa e il dolore che provavo per la mia coscia.

Mugolo silenziosamente dal dolore finché non vedo una chioma castana chiara, che riconosco subito essere mia sorella,strofinare per tutta l'area della stanza.
Finché non la mettono a peso morto su un misero lettino.

-"Abbiamo pure la sorella"
-"Si, d'accordo"
-"A lei, sarà fatto"

Sento dei passi pesanti avvicinarsi a noi, chiudo subito gli occhi.
-"E Amelia non ha sospettato nulla mai?"
-"Mi ha sposato solo per soldi, quindi si merita questo ed altro"
-"È un buon ragionamento, ma con lei cosa dobbiamo fare"
-"Loro potete ucciderle così come ha detto...lui.. per Amelia credo che per i prossimi due giorni sarà troppo drogata"
-"Ti ucciderà , non appena lo scoprirà"
-"Necessito di portare il mio progetto antimafia avanti"
-"L'accordo è sempre quello, il nome della signora Torricelli non deve uscire e nemmeno il nostro"
-"Lo so qual'è l'accordo. Ora posso andare?"
-"Si, se ne vada"

Qualche minuto dopo sento la porta chiudersi e i passi allontanarsi.
Giro la mia testa e apro gli occhi quando noto Kendall.
Era anche lei qua.

L'uomo era girato e poggiato sulla scrivania, intento a scrivere qualcosa.
Ero disarmata quindi avrei dovuto giocarmi qualche altra arma.

-"Mmh"
comincio a lamentarmi
-"Che ti serve?"
-"Ho sete"
lo guardo intensamente
-"Ti sembra di essere in vacanza?"
-"Vuoi uccidermi per bene oppure vuoi farmi morire così stupidamente di sete"
sbuffa e si dirige per prendere un bicchiere pieno d'acqua

-"Cosa ci faccio qui?"
-"Sta zitta"
-"Cazzo se mi fa male la gamba"
-"Ti hanno già cucita"
-"Si lo so, ma solitamente, per calmare i miei dolori mi masturbo"
incrocio il suo sguardo avido
-"Ah si?"
dice l'uomo
-"Si"
-"E ti da troppo fastidio questo dolore?"
-"Si, non sai quanto"
mi sorride maliziosamente e si avvicina a me pericolosamente.

Light on the DarkWhere stories live. Discover now