7. Madlyn

2.1K 47 14
                                    

MADLYN

Questi giorni per me furono un totale devasto, è vero ero una apatica una stronza, un'egoista
ma il mio carattere arrivava fino ad un punto, tutta la mia pazienza aveva un limite e anche il mio cervello, sarei esplosa molto presto me lo sentivo.
Mentre mi stringo sempre di più al letto i miei pensieri continuano a mangiarmi viva.

-"Se mangi troppo diventerai grassa"
urla mia madre mentre mi aveva sorpreso mangiare un pancake alla nutella
-"Vorresti rotolare? Smettila di mangiare queste porcate"
-"Madlyn, vuoi smettere di mangiare?"
-"Madlyn le bambine belle e brave non fanno questi capricci e non mangiano così tanto!"

Tutte quelle sue parole del cazzo che mi distruggevano a poco a poco, ma stavo crescendo non ero ingrassata o chissà cosa, erano solo i miei ormoni mi ripetevo. Non sei ingrassata stai solo crescendo, mangia ciò che vuoi.
Eppure come lo spiego alla bambina che ancora vive dentro di me e che è stata sopraffatta da tutta la merda che le hanno inculcato.
Sospiro e mi ripeto di essere perfetta e che sono fiera di quello che sono oggi.
Ho ancora diciotto anni e vale a dire che ho ancora molto da imparare, ma sono fiera di come in due anni e mezzo io sia riuscita a fare tutto questo e ad essere ciò che sono.
Ormai la mattina si avvicinava e mi sentivo angosciata, ma odiavo sentirmi così eppure non avevo neanche il tempo di prendermi un po' cura di me. Aggiungo che ogni giorno ognuno di noi deve prendersi cura di se stesso.

Era sabato e avrei dovuto lavorare tutto il giorno dalla mattina fino alla sera, per guadagnare semplicemente trecento dollari.
Ma mi sentivo cedere ad ogni tavolo che servivo, io ero la mia unica forza e l'unica cosa capace di farmi ragionare ero io. Nessun'altro.
Forza Madlyn, hai le ultime due ore poi andremo a dormire. Fatti forza Madlyn, coraggio.

Ma niente oggi il mio cuore prevaleva, oggi il mio cuore mi stava dicendo basta fermati non ne posso più.
Mi chiudo in bagno ed inizio a vomitare, mi sentivo la fronte calda e la gola secca, continuo a vomitare e la testa comincia ad essere pesante.
Respiro e provo a calmarmi

-"Madlyn Tutto apposto?"
una voce mi sveglia dallo stato di trance in cui mi ero trovata
-"Si si, c'è il bagno sporco potresti portarmi le cose così lo lavo"
-"Certo"
rispose Cristina, mi lavo il viso e stringo ancora di più la mia treccia, apro la finestra in modo che la puzza vada via e apro la porta mostrando la faccia più vera in assoluto: quella falsa.
Pulii il bagno mentre la mia testa litigava con il mio cuore, ero molto dura con me stessa ma a mio parere era meglio così.

Il mio telefono trema e lo prendo per leggere il messaggio di Kenny:
"Oggi festa a casa di Katlyn, non possiamo perdercela!"
"Mi sa che non ce la perderemo!"

Mi serviva dell'alcol, serio alcol.
Avvisai anche mia sorella Sarah, ma quest'ultima era già organizzata con Mike. E che dio la mandi buona a questo ragazzo, tra me e lui non scorreva buon sangue in compenso la aveva portata in posti abbastanza costosi in questi ultimi giorni ed uscivano praticamente ogni sera, mia sorella sembrava felice e poi a pensarla tutta non dovevo cucinare anche per lei ma solo per me, il che significava meno fatica per me.
Ritorno a casa ed apro l'armadio, avevo due scelte:
Tubino rosso
Vestito lungo nero aperto dietro.

Li guardo entrambi prima di scegliere il primo, perché avevo una bellissima borsa rossa da poterci abbinare.
Entro in doccia e metto The Weekend ad alto volume, terapeutico, provateci a casa.

Pettino i miei lungi capelli neri e applico del balsamo al cocco, mentre lo lascio in posa approfitto per lavare il corpo e fare anche uno scrub. Risciacquo il tutto e pettino nuovamente i capelli, asciugo i capelli liscissimi adoravo come mi stavano.
Faccio una skincare molto semplice con ghiaccio e crema idratante e passo velocemente al makeup avrei ricreato un semplice cat-eye e per le labbra una matita neutra, non volevo appesantire dato il colore del vestito.

Light on the DarkWhere stories live. Discover now