38. Time to time(2)

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KENDALL

Ero in casa che giravo come una pazza, ogni rumore sembrava il mio telefono che squillava e subito mi precipitavo a cercarlo e puntualmente non era nessuno.
Sarah era ancora in ospedale e non potevamo e non volevamo darle una notizia così spiacevole.
Madlyn era stata rapita.
La mia migliore amica rapita.
Ma come poteva essere.
Nervosamente lavo il cucchiaino con il quale avevo mangiato dal nervosismo un delizioso gelato al cioccolato.

-"Kendall?"
urla mia madre dal piano di sotto
-"Che c'è?"
urlo a mia volta
-"Scendi c'è Vincent"
Lascio l'acqua aperta e corro subito di sotto, con ancora sporca di cioccolato e i capelli tutti spettinati.
Mia madre mi guarda come se fossi una pazza appena uscita da un film dell'orrore.

Mi avvicino al biondo maestoso che non faceva altro che mordicchiarsi il labbro inferiore molto probabilmente più in panico di me.

-"Allora?"
-"Dobbiamo andare a New York tieni"
mi passa il casco
-"Sei fuori di testa?"
-"Si muoviti non abbiamo neanche un secondo da perdere"
-"E Cole?"
-"Ci raggiungerà dopo ma intanto ho bisogno della migliore amica"
-"Non vado da nessuna parte con te"
mi interrompe immediatamente
-"Mike è andato insieme a Cole a prendere Sarah allora che cazzo vuoi fare? Ti lascio qui. A me non me ne sbatte un cazzo"
-"Okay salgo okay"
infilo il casco e mi posiziono sopra la moto tenendomi stretta a me stessa.

-"Mamma chiudi l'acqua per favore"
urlo prima di sfrecciare via da lì

Eravamo arrivati all'aeroporto in meno di un quarto di secondi.
Mike, Sarah e Cole erano già lì mi avvinghio subito a quest'ultimo

-"Non farmi venire a prendere più dal tuo amico"
-"A Mike serviva qualcuno che lo tranquillizzasse voleva far prendere a fuoco un intero ospedale"
-"Normale cazzo non la facevano uscire"
si intromette nella discussione
-"Si,è la solita testa calda. Adesso muoviamoci però sono preoccupata per Madlyn"
stringo la mano alla sorella della mia migliore amica finche non ci giriamo intorno per renderci conto che uno di noi mancava all'appello

-"E Vincent?"
-"Infatti dove cazzo è?"
-"Sicuramente sarà andato avanti sbrighiamoci"
corriamo verso l'ingresso delle partenze e fu molto veloce per noi effettuare il check-in dato che non avevamo niente.
Praticamente eravamo come naufraghi.

-"È li"
dice Mike.
Era in fila per l'imbarco e sembrava troppo e fin troppo preoccupato
-"C'è qualcosa che lui sa e che noi non sappiamo?"
-"Probabilmente"
risponde Cole
-"Ci tiene molto a Madlyn, potrebbe farsi uccidere pur di vederla in pace e in serenità.
Il fatto è che non ci è mai riuscito perché infondo sa che la pace di Madlyn la si ottiene solo se lui muore. E non può accontentarla di questo"
-"Chi te lo ha detto?"
-"Beh si vede, non lo sopporta"
-"Madlyn è così, è solo Madlyn ma anche lei potrebbe morire per vederlo felice.
Sai vero di quella volta in cui stavano per ucciderlo"
-"Quella notte? È stata lei a sparare? E tu hai capito che ci stavamo per incontrare con i mafiosi newyorkesi e ci avete seguito?"
dice sbalordito
-"Si esatto"

-"Venite muovetevi"
urla Sarah mentre le porte dell'imbarco si aprono e il primo a salirci su è proprio Vincent.

VINCENT

Mando un messaggio a Isabella informandola che siamo appena arrivati a New York.
Fortunatamente erano solo 3 ore di volo ciò significava nulla di troppo pesante o lungo.

Fu difficile stare al passo di questi balordi che sembravano essere in vacanza. Non avevano capito un cazzo.

A New York sapevo muovermi bene fortunatamente e fu un attimo per me arrivare a casa dai Lennor , gli unici alleati che mi erano rimasti.

Light on the DarkWhere stories live. Discover now