49.Before you go

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VINCENT

Non avevo idea di dove fosse quel coglione, e non scherzo dicendovi che stavo cercando Mike da ormai due giorni.
Non capisco perché ci abbia lasciato così senza dire nulla, era stato rapito? Aveva ricevuto una brutta notizia e voleva isolarsi?

Mi trovo difronte la porta d'ingresso di casa di sua sorella.
La sto fissando e probabilmente mi sto anche pentendo di essere qui, ricordo ancora quando venivamo a giocare proprio qui in questo parchetto, eravamo spensierati ma soprattutto ci volevamo bene.

Peccato che il destino sia stato così meschino con noi.

-"Chi è?"
-"Sono Vincent"
la porta si apre e il volto di Allison compare sorridente
-"Che succede?"
mi chiede invitandomi ad entrare
-"Si tratta di Mike, sai dirmi dov'è?"

Si guarda un po' intorno titubante prima di fare un cenno con il capo e invitarmi ad entrare in camera da letto.
Lo vedo lì ancora vestito per come lo avevo lasciato, buttato sul letto a dormire.

Non sembrava lui.

-"Ti ha detto qualcosa?"
-"Solo di non far entrare nessuno, insomma se qualcuno lo cercasse"
-"E non ti ha parlato per niente?"
-"No. Provaci tu, sono preoccupata per lui"
dice prima di chiudere la porta e lasciarci soli.

-"Mike"
provo a scuoterlo e chiamarlo
-"Mike"
-"Mh?"
i suoi occhi si aprono e si richiudono di nuovo
-"Avevo detto che non doveva entrare nessuno"
-"Si ma ti sto cercando da due giorni, si può sapere che cazzo è successo?"
-"No, non posso dirtelo ma io non posso più stare con voi"
-"Che significa"
-"Che non posso punto e basta cazzo"
dice urlando
-"Fammi vedere il tuo telefono"
-"No"
-"Ho detto fammelo vedere razza di coglione"
-"Ti ho detto di no, e poi vattene prima che ti sbatto fuori a calci nel culo"
-"Okay, non vuoi farlo per me, fallo per lei"
-"No"
-"Sta soffrendo, si chiede perché tu l'abbia lasciata"
-"Tu dille che mi sono stancato di lei"
-"Ed è la verità?"
tarda un po' a rispondermi
-"Si"
-"Bene, allora me ne vado. Odio questi atteggiamenti del cazzo, se è successo qualcosa parla, io sono la tua famiglia"
-"Non posso parlare, e a lei dille veramente che mi sono stancato. Merita di meglio"
-"Come vuoi"

Esco fuori dalla stanza e Allison mi viene subito addosso

-"Scoprirò cosa sia successo tranquilla"
-"Tu sei tutto per lui"
-"Non c'è cosa più importante per me di loro tre"
Allison mi sorride probabilmente capendo chi fosse questo terzo
-"Grazie Vincent"

Esco da quella casa e ancora con un nodo alla gola per la visione del giardino mi infilo subito in macchina nella speranza che questa cattiva sensazione passi.

-"Cole?"
-"Cosa?"
dice dall'altra parte del telefono
-"Ma che cazzo avete tutti?"
-"Ho litigato con Kendall e non è tornata ancora"

Che cazzo, un'altra persona scomparsa.
Perché non si può più stare tranquilli?

-"Da quanto manca?"
-"Circa due ore, sto cominciando a preoccuparmi"
-"Ma ti ha almeno detto dove andava?"
-"Si, insomma l'ho lasciata proprio io lì"
-"E dove?"
-"A casa di Jacob"
-"Cosa?"
-"Si hai capito bene"
-"Sei un ingrato. Lei dov'è?"
-"Dorme"

Chiudo il telefono e mi dirigo subito verso la zona di Skid Row, incredibile come da quando c'è ne eravamo andati tutto era cambiato.
Adesso non era neanche più un quartiere di merda anzi era rimesso tutto a nuovo.
Guardo intorno all'abitazione per assicurarmi di non avere alcun problema e posteggio la macchina tra una via e l'altra.
Prendo la pistola di Madlyn che le avevo sequestrato da quando ero andata a prenderla fino in Francia.
Magari questa mi portava fortuna.
Esco fuori dalla macchina e mi dirigo verso l'entrata posteriore di questa orribile abitazione.

-"Vuoi prendere una pizza?"
non appena sento delle voci cerco di nascondermi il più che posso, non appena le ombre spariscono mi rimetto a camminare verso la porta che era a mia fortuna aperta.

Lentamente mi addentro in quella che era la cucina, il primo "schiavetto" di Jacob era girato intento a cucinare qualcosa, lo colpisco da dietro indisturbato con la pistola facendolo svenire totalmente.
Mi volto all'indietro camminando lentamente quando sbatto contro qualcosa, quella che sembrava fosse una schiena.
Mi volto immediatamente puntando la pistola dritto alla sua fronte finche non vedo di chi si tratta effettivamente.

Teneva la sua pistola bene impugnata e i suoi occhi mi scrutavano come se mi avessero visto per la prima volta in tutta l'esistenza.
I suoi capelli erano ben tirati in una coda e il suo mascara le rendeva lo sguardo ancora più intenso di quanto non lo fosse già.
Mi prende per la spalla appiccicandomi completamente al muro.

-"Che cazzo ci fai qua"
le dico sussurrando
-"Non dormivi?"
-"Esatto, dormivo"
-"Dov'è la tua amica del cazzo?"
mi guarda male
-"Sai, coglione, sto cercando di capirlo a quest'ora la avevo già presa avrei già sparato a tutti e adesso ero a casa tranquilla a dormire"
-"Forse dovremmo salire al piano superiore"
consiglio
-"Si"

Inizia a muoversi assicurandosi che non ci fosse nessuno finché non si presenta davanti alle scale salendo senza preoccupazione.
Io le guardo le spalle.
Mi fa cenno di andare verso sinistra e non appena entro in quella stanza ciò che vedo è impressionante, droga dappertutto e soldi dappertutto, agrotto le sopracciglia guardandomi ancora intorno senza trovare niente.

Finché un colpo di pistola mi fa correre verso l'altra stanza, Madlyn era a terra e Kendall era davanti a lei con la pistola in mano

-"Che cazzo hai fatto"
urlo, ancora con gli occhi spalancati e le mani tremolanti, ma Kendall era rimasta ferma, quando guardando dietro Madlyn mi accorgo di tutto:Jacob era a terra.
Jacob era morto.
Il sangue stava scorrendo velocemente, lentamente Madlyn si alza e guarda la scena con molta preoccupazione finchè non sussurra verso la sua amica un
-"Grazie"

-"Madlyn"
Kendall corre subito verso la sua amica abbracciandola, lei si lascia andare, totalmente.
E vedo finalmente formare nella sua faccia un sorriso dolce e genuino.

-"Dovremmo andare"
le dice dopo poco
-"Si"
poi si gira verso di me -"Grazie, tante"
mi limito a guardarla e abbassare il capo in segno di approvazione.
Scendiamo al piano inferiore fortunatamente indisturbati e corriamo verso la mia macchina.

-"Scusami adesso ho un dubbio"
chiedo provocando un silenzio assordante
-"Ma tu come sei arrivata fin qui?"
-"Con i piedi"
risponde lei accendendosi una sigaretta e fumandola nevroticamente

La stavo guardando da tutto il tragitto, e lei faceva finta di nulla, ma era la cosa più bella che io avessi mai visto.

Sembrava un angelo, era bella come un angelo nonostante dentro avesse il diavolo in persona ma del resto si sa, il diavolo doveva essere l'angelo preferito di Dio.


SPAZIO AUTRICE
Stiamo quasi arrivando ad un punto e adesso tutti i nodi verranno al pettine 🩷
Con questa morte però si apriranno nuovo dubbi e soprattutto nuove scoperte, a proposito di questo omicidio i dettagli li vedremo nei pov di chi era lì ,qui Vincent ha spiegato cosa ha visto quindi tranquilli arriverà la spiegazione più dettagliata.
Ci vediamo dopo 🩷

Light on the DarkTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang