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Tre paia di occhi continuavano a fissarli dallo schermo del computer. Tra sfumature di marroni diversi, dal più chiaro di Olivia a quello più scuro, quasi nero di Patrizia. E Valerio nel centro. Studiavano l'unica immagine che ritraeva Timothée ed Emma insieme, lei sulle gambe di lui.

"Quindi state insieme adesso?" disse atona Patrizia, incrociando le braccia al petto.

"Sì, ovviamente." Trillò Emma, avvinghiando le braccia intorno al collo di Tim, stringendolo ancora di più a sè.

"Fantastico." Rispose priva di entusiasmo Pat.

"Che bella coppia." Le fece eco la voce sognante di Olivia, con un sospiro, posando il mento sulla mano.

"E...che cosa era quel piccolo spettacolino di prima, durante la lezione?" chiese malizioso Valerio, avvicinandosi al computer, posando i gomiti sulla scrivania.

Tim, da dietro le spalle di Emma, fece il gesto all'amico di piantarla, mimando un coltello con la mano che tagliava la gola.

"Quale spettacolino?" chiese la ragazza, facendo finta di niente e guardandosi le unghie delle mani, come se improvvisamente fossero la cosa più interessante del mondo.

"Vale, ma ti sei messo il gel nei capelli?" intervenne Timothée, spostando la conversazione su un terreno più stabile.

"Certo." Il ragazzo si passò una mano sopra il ciuffo liscio tirato all'indietro, fiero della sua pettinatura. "Non potevo certo presentarmi agli occhi di Emma Lombardi spettinato." Ammiccò un sorriso, facendo l'occhiolino alla ragazza.

"Ti stanno molto bene." Approvò Emma, con un risolino smorfioso disegnato sulle labbra. Moina che fece arricciare quelle di Patrizia in una piega di disgusto.

"Quindi è ufficiale." Continuò quest'ultima, indagando la vita privata dell'amico come una detective in una serie crime.

"Ma certo." Seguitò Emma, interrompendo Tim e il suo tentativo di parlare. Era una battaglia tra donne quella.

"Ufficiale del tipo da mettere una foto insieme su Instagram e quelle cose lì." Riprese Patrizia stringendo gli occhi e facendo un lieve gesto con la mano svolazzante accanto al viso, come a voler sottolineare la banalità della frase appena pronunciata.

"Sì." Annuì Emma con il "No" all'unisono di Tim, sotto la sua voce.

Si voltò verso il ragazzo guardandolo negli occhi, con un'espressione interrogativa sul viso.

"Lo sai che non mi piacciono queste cose delle foto, Lombardi. Dai." Si giustificò Timothée inclinando la testa e alzando gli occhi al cielo.

"Che male c'è a mettere una foto di noi su Instagram? Così tutti sapranno che stiamo insieme." Miagolò Emma, facendo il labbrino.

"Che importanza ha che lo sappiano tutti, quando lo sanno i diretti interessati?"

Emma sgranò gli occhi, per l'ovvietà della sua risposta. "Per il like, che domande!"

La risata di Patrizia risuonò nello schermo del computer, priva di allegria ma con una punta di pietà nella gola.

"Povero Tim, che fine." Sentenziò sprezzante.

"Io il mio like ve lo do volentieri." Intervenne Olivia, masticando il tappino della bic che aveva tra le mani.

"Alla fine, che male può fare una foto su Instagram, Tim. Ormai sei social pure tu! È l'ora che tu ci faccia l'abitudine." Disse Valerio, strusciandosi il mento, come a voler esaminare i pro e i contro della faccenda. "Al massimo è Emma che lede la sua immagine pubblica a mostrarti agli altri." Sghignazzò.

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