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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter six ❜┊˚ ̥۪͙۪◌𝘼𝙣𝙣𝙖𝙗𝙚𝙩𝙝 è 𝙪𝙣 𝙥𝙤' 𝙖𝙧𝙧𝙖𝙗𝙗𝙞𝙖𝙩𝙖

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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter six ❜┊˚ ̥۪͙۪◌
𝘼𝙣𝙣𝙖𝙗𝙚𝙩𝙝 è 𝙪𝙣 𝙥𝙤' 𝙖𝙧𝙧𝙖𝙗𝙗𝙞𝙖𝙩𝙖

 

𝐇𝐀𝐑𝐏𝐄𝐑

𝑨ll'apparenza le cose non sembravano affatto diverse. La Casa Grande era ancora lì, con i suoi quattro piani dipinti di celeste, gli abbaìni e il portico attorno. I campi di fragole si beavano ancora al sole. Gli stessi edifici greci con le colonne bianche erano sparpagliati nella valle: l'anfiteatro, l'arena del combattimento, il padiglione della mensa affacciato sullo stretto di Long Island. E annidate fra il bosco e il lago c'erano le stesse capanne: un folle assortimento di dodici edifici, ognuno dedicato a un dio dell'Olimpo diverso.

Ma si respirava un'atmosfera di pericolo, ormai da settimane. Si capiva che c'era qualcosa che non andava. Anziché giocare a pallavolo nel campetto, i capigruppo e i satiri ammucchiavano armi nel capanno degli attrezzi. Ninfe armate di archi e frecce parlottavano nervose ai margini del bosco. La foresta era in pessimo stato, l'erba del prato era ingiallita e le tracce lasciate dal fuoco sulla Collina Mezzosangue spiccavano come brutte cicatrici.

Il campo era così da ormai un po'. Nell'aria si sentivano ansia, paura, e non più la solita spensieratezza che c'era in estate. I ragazzi era spaventati. I tori erano stati la dimostrazioni che gli attacchi si stavano facendo più forti, come se ogni volta passassimo al livello successivo, e quello avesse un nemico sempre più forte.

Mentre andavamo alla Casa Grande, incontrammo un sacco di ragazzi. Nessuno si fermò a parlare con noi. Nessuno disse ad Annabeth e Percy "bentornati". Alcuni si voltarono due volte quando notarono Tyson, ma la maggior parte tirò dritto e continuò a fare quello che faceva - consegnare messaggi, affilare spade alla mola. Il campo somigliava a una scuola militare.

Tyson non ci badava neanche un po'. Era incantato da tutto quello che vedeva.

«Quellocosè?» diceva tutto d'un fiato.

«La stalla dei pegasi» rispose Percy «I cavalli alati»

«Quellocosè?»

«Ehm... i gabinetti»

«Quellocosè?»

«Le case dei ragazzi del campo. Se non sai chi è il tuo genitore sull'Olimpo, ti mettono nella casa di Ermes, quella marrone laggiù, finché non sei determinato. Poi, quando l'hai saputo, finisci nel gruppo di tuo padre o di tua madre».

Tyson guardò il figlio di Poseidone, sbigottito.

«Tu hai una casa?»

«La numero tre» e indicò un lungo edificio grigio fatto di rocce estratte dal fondo del mare.

«Ci abiti con degli amici?»

«No. Sono solo io».

Non volevo fare la guastafeste della situazione, ma tutte quelle domande mi stavano dando sui nervi, anche se non erano rivolte a me. Era per questo che non volevo mai far fare il tour ai semidei nuovi: odiavo la troppa curiosità e tutte le domande che facevano. Mi faceva girare la testa.

𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓𝐁𝐔𝐑𝐍,    percy jackson ¹ Место, где живут истории. Откройте их для себя