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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter one ❜┊˚ ̥۪͙۪◌𝙏𝙖𝙣𝙩𝙖𝙡𝙤 𝙢𝙞 𝙤𝙙𝙞𝙖

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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter one ❜┊˚ ̥۪͙۪◌
𝙏𝙖𝙣𝙩𝙖𝙡𝙤 𝙢𝙞 𝙤𝙙𝙞𝙖

𝐇𝐀𝐑𝐏𝐄𝐑

𝑫a dopo Natale, le cose avevano iniziato a prendere una piega diversa, ma nulla stava cambiando in positivo.

Tanto per cominciare, Chirone era stato licenziato. In breve, il pino di Talia è stato avvelenato con del veleno proveniente dagli Inferi - sicuramente opera di Luke - e quell'imbecille di Zeus ha pensato bene di infuriarsi perché il pino che aveva creato da sua figlia stava morendo. Penso di non aver mai insultato di più il re degli dei, se non per questa cosa: voglio dire, il problema non ci sarebbe stato se non avesse lasciato sua figlia morire.
In tutto ciò, qualcuno doveva essere punito, e il signor D aveva pensato bene di punire il centauro, licenziandolo. Al suo posto, era arrivato da poco Tantalo, un detenuto proveniente dagli Inferi, costretto a non poter bere e mangiare (era molto divertente vederlo cercare disperatamente di afferrare qualcosa da mettere sotto ai denti, senza successo). Per di più, quel tipo mi odiava. A morte. E io odiavo lui.

Quest'odio era partito sicuramente da me: mi ero comportata con astio nei suoi confronti, infastidita per il fatto che stesse sostituendo Chirone. Era ingiusto, quindi io avevo deciso di infastidire Tantalo.

Il signor D lo aveva già avvertito di me, di come mi comportavo e di come rispondevo, ma mi aveva sicuramente sottovalutata. Mi divertivo un mondo ad andare contro ad entrambi, anche se avevano preso a punirmi per quasi ogni risposta che davo. Quello non era molto divertente.

Mi avevano costretta a pulire i bagni per un mess, le stelle dei pegasi per due settimane, ma l'ultima punizione, che stavo ancora scontando, era quella di preparare tutti i tavoli per ogni pasto, eccetto la colazione. Scocciante, si, ma almeno potevo sputare ogni volta nel bicchiere di Dioniso.

Parlando d'altro, con la spada nuova, Psyche, mi trovavo benissimo. All'inizio non la sentivo mia, facevo fatica ad usarla nei combattimenti, ma nell'ultimo periodo avevo cominciato a padroneggiarla meglio. La sentivo addirittura più forte di Sangue.

Speravo solo che, come aveva detto mio padre, non si sarebbe rotta pure questa grazie alla sua benedizione - anche se mi dava molto fastidio che quella spada fosse benedetta da lui. Mia sorella non voleva nemmeno che la usassi, ma poi si era arresa, rendendosi conto che non c'erano altri modi.

Da quando il pino era stato avvelenato, noi subivamo attacchi abbastanza frequentemente. Più andavamo avanti con il tempo, più mostri ci facevano visita. Questo perché le difese magiche del campo si stavano indebolendo, lasciandoci più vulnerabili.

A causa di tutti questi attacchi, avevamo creato delle pattuglie per fare la guardia ai confini, tutte comandate da Clarisse. Quasi nessuno si era tirato indietro, forse a causa dello sguardo assassino di mia sorella, ma almeno eravamo ben organizzati.

𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓𝐁𝐔𝐑𝐍,    percy jackson ¹ Where stories live. Discover now