Spiegazioni

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Lo sguardo di Carlo si alterna sui nostri volti impauriti

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Lo sguardo di Carlo si alterna sui nostri volti impauriti.
È Susy ad interrompere questo silenzio.

«Giulia mi ha chiamato la mamma di Chiara, mi ha detto che tu e Chiara avete litigato pesantemente e che sei uscita da casa sua piangendo e non sapeva se fossi arrivata a casa, poiché non rispondevi al telefono, ci siamo precipitati qui di corsa da Barcellona lasciando la nonna in ospedale, perché
non rispondevi ?» chiede mia madre preoccupata.

Abbasso lo sguardo colpevole per averli resi preoccupati.

«Scusami tanto mamá, sarà rintanato nel borsone, ero così sconvolta per ciò che mi aveva detto Chiara, che non ho proprio toccato il telefono, ho percorso la strada di casa piangendo e sotto al portico ho trovato Sangio, che aspettava da ore che qualcuno gli aprisse. Siamo usciti poche ore fa infatti per una pizza fuori, non l'avevamo mai fatto e questa normalità ci mancava. Mi dispiace avervi preoccupato, ma avevo bisogno di staccare la spina.» dico con tono afflitto.

Sangio mi stringe fra le braccia, accarezzandomi i capelli.

«Shhh, ehy non piangere, era questo che non volevi dirmi prima? » sussurra dolcemente.

Annuisco e mi rifugio nel suo collo nascondendo le mie lacrime, ma non i miei singhiozzi che scuotono violentemente il mio corpo. Sento i miei genitori avvicinarsi, mi volto e stringo anche loro fortemente in questo abbraccio che finalmente mi fa sentire a casa.

«Ti va un buon gelato piccola mia, così se te la senti ne parliamo.» chiede amorevole mio padre.

Annuisco e corro in cucina a prenderlo, seguita da mamma.

Seguo Giulia con lo sguardo, vorrei seguirla, ma l'occhiata di Carlo mi fa tremare.
Cerco di mantenere la calma e provo a seguire Giulia.

«Fermo lì Giovanni, devo parlare con te prima che tornino. » mi dice con tono serio Carlo.

Mi volto e l'osservo preoccupato. Resto in attesa di una sua mossa.

«Fino a che punto ti saresti spinto con la mia bambina sotto al mio tetto? Pretendo una risposta onesta.» dice Carlo.

Deglutisco a vuoto, tante immagini scorrono davanti ai miei occhi, la passione che ci ha consumato qualche ora fa su questo stesso pavimento,
la settimana a Vicenza, vorrei poter negare l'evidenza per evitare il giudizio di Carlo, ma so che non è giusto, devo essere onesto, non posso evitare di dire la verità, mi sono sempre battuto per l'onestà, non mi piacciono le bugie, anche se questo vuol dire avere problemi.

«Carlo, ascoltami vedi... io non mi sarei mai... mai spinto oltre se lei non l'avesse voluto. Voglio che tu sappia questo, se credi che ti abbia mancato di rispetto, se credi  che io sia un farabutto che si approfitta di tua figlia, io beh ti porgo le mie scuse, ma ciò che voglio che tu sappia chiaramente è che...» sospiro e continuo.

E Sarai Per Sempre la mia LadyWhere stories live. Discover now