E Sarai Per Sempre la mia Lady

Quinta puntata serale

La settimana che ha preceduto la messa in onda della quinta puntata è stata impegnativa per tutti purtroppo.
Martina ha avuto un altro crollo emotivo,dovuto al guanto di sfida lanciato dalla maestra Celentano che l'ha sconvolta in modo particolare, voleva farlo esattamente per come era stato lanciato, senza modifiche, ma come ha suggerito Giulia, anche per lei che studia classico da anni, si troverebbe in difficoltà. Alla fine la maestra Cuccarini interviene e ne discuteranno insieme.
Maria si collega in casetta per discutere della puntata, chiede a Giulia come si aspetta che lei capisca a quale foto si riferisce quando indicava le foto sul led.
Giulia scoppia a ridere, quando balla trattiene il fiato e quando finisce l'esibizione ha la bocca impastata e non riesce ad articolare una sola parola. Maria glielo fa notare e lei scoppia a ridere di nuovo..
È il suono della sua risata a portarmi vicino a lei, ero fuori a chiacchierare con Deddy, sento la sua voce ovunque, anche quando sono da solo è da ieri sera che non la vedo e voglio starle vicino, la trovo seduta sul tavolo,con i capelli bagnati e la maglia sollevata, si vede il suo pancino, quello che ho mangiato di baci l'altro giorno.
Mi avvicino delicato e mi siedo accanto a lei, mi guarda e mi sorride, quando Maria finisce di parlare, le faccio notare che ha la pancia scoperta e provvede a coprirsi.
Ho notato Ale indugiare un po' troppo con lo sguardo su di lei e la cosa mi ha dato parecchio fastidio.
Potessi togliere la vista a tutti quelli che la guardano lo farei, non fanno altro che sbavare dietro alla mia ragazza, noto che Ale continua a guardarla, mentre mi distraggo un attimo a parlare con Aka, lui si avvicina a lei e la prende in braccio, le sento emettere un grido di spavento, lui la tiene dal fondoschiena e si avvicina dicendole che se non ci fossi io, mi avrebbe conquistato.
Giulia si fa mettere giù e gli dice chiaro e tondo che la sua battuta non gli è piaciuta, lo considera un amico e non le piace questo atteggiamento,inoltre se non ci fosse stato Sangio, lei non avrebbe ceduto a nessun altro, semplicemente perché lei aspettava una persona speciale che ha incontrato e non vuole perdere.
Lo lascia inebetito senza risposta e corre in camera sua.
Mi congedo da Aka e vado da lei, entro senza bussare e me la ritrovo mezza nuda.
«Oddio,scusami dovevo bussare,scusami..- dico nonostante tutto non mi sento imbarazzato,mi piace vederla così.
Lei mi sorride, pensavo si imbarazzasse,invece non mostra alcun segno di imbarazzo, la vedo prendere la maglia del pigiama da sotto al cuscino e indossarla.
Solo con questo movimento,già mi sento su di giri.
«Lo sai che questa stanza oggi non ha telecamere... - dice avvicinandosi e accarezzandomi la guancia.
La mia mente va in tilt totalmente,le afferro i fianchi e la bacio d'impeto, lei risponde e infila le mani tra i miei ricci.
«Posso asciugarti i capelli,rischi di ammalarti altrimenti...- le chiedo premuroso.
Lei annuisce e corre a prendere il phon, purtroppo le telecamere funzionano eccome, Giulia ha preso gusto davvero a farmi impazzire. Le asciugo i capelli con lentezza, non voglio che il momento finisca subito e quando ogni ciocca è asciutta, ci stendiamo nel lettino a coccolarci.
«Lo guardiamo un film bimbo?- chiede con la sua vocina.
«Certo,cosa vorresti vedere?- le rispondo.
« L'incantesimo del lago, mi piace tantissimo questo cartone,tu lo hai mai visto?- chiede con voce allegra.
«No Lady,ma non vedo l'ora di guardarlo.- rispondo.
Per due ore restiamo incantati davanti al PC a guardare il cartone animato, lei si commuove quando Odette muore tra le braccia del suo principe,ma il valoroso guerriero riesce a sconfiggere il cattivo mago Rothbarth e la maledizione è annullata, Odette non è più un cigno ma è tornata ad essere una splendida principessa e finalmente può sposare il suo grande amore.
Mi sono commosso tanto nel vedere questo cartone, lei lo nota e accarezza le mie guance, raccogliendo le lacrime che poi bacia una ad una. Io la tengo stretta a me e ci addormentiamo vicini vicini.