Una cosa sola corpo, cuore e anima

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Finalmente sono arrivata a Vicenza, non ho fatto altro che scalpitare sul mio posticino, voglio vedere il mio bimbo ne ho proprio bisogno.
I miei suoceri mi aspettavano già in stazione e appena scesa con la mia valigia, mi accolgono fra le loro braccia.
«Bambina non sai come sono felice di averti qui, Sangio sarà felicissimo di vederti appena tornato dalla partita.- dice Lidia.
«Grazie per la vostra ospitalità e disponibilità.- dico educata.
«Giulia guarda che non devi mica sentirti estranea, per noi sei una figlia,non sentirti a disagio, stai serena.- dice Pier.
Raggiungiamo la macchina e nel breve tragitto mi informano di alcune cose.
«Tesoro io e Pier questo weekend saremo fuori, noi ti accompagnamo a casa e restiamo finché non arriva Giovanni, dopo partiremo, anche se si farà tardi per raggiungere il lago.- dice Lidia.
«State tranquilli non c'è alcun problema posso anche restare da sola, ne approfitto per fare una doccia se posso e riposare ho danzato tutto il giorno prima di prendere il treno e sono distrutta.- dico.
«Davvero non ti dispiace tesoro, a me sembra brutto lasciarti da sola.- dice Lidia amorevole.
«Tranquilla Lady Lidia davvero!- esclamo.
«Bimba preziosa grazie di cuore, torneremo domenica e non mi sfuggi puoi starne certa.- dice dolcemente.
«Vale anche per me.-afferma Pier.
Arriviamo a casa Damian e resto colpita dalla casa è una villetta a due piani con uno stupendo giardino.
Mi fanno perlustrare la casa e mi indicano il piano dove è la stanza di Giovanni.
Ha una sua stanza con un bagno interno dove posso fare la doccia comodamente.
Mi riempiono di baci e di saluti e anche di raccomandazioni e poi mi lasciano da sola e partono per il loro weekend.
Mi spoglio con velocità afferro un asciugamano abbastanza grande per coprimi e l'intimo e mi dirigo in bagno, mi lascio cullare dal getto d'acqua calda e mi insapono con il bagnoschiuma di Sangio è come se mi coccolasse lui, uso il suo shampoo e il suo balsamo.
Dopo una buona mezz'ora decido ad uscire e mi avvogo con l'asciugamano e asciugo i miei capelli, non li piastro e hanno delle bellissime onde naturali.
Indosso il mio intimo nero e decido di rubargli una maglia da sotto al cuscino.
L'ha usata sicuro stanotte per dormire è impregnata del suo odore è lo stesso che sento sul mio corpo quando mi bacia e quando mi tocca.
Inizio a sentire un calore avvolgermi e un profondo languore al ventre, mi sento dolorante tra le gambe e umida, sento una voglia incredibile di essere toccata dalle sue mani per fare smettere il piacere che mi sta inondando il corpo.
È bastato sentire l'odore della sua maglietta per farmi sentire così eccitata.
Non riesco a resistere, immagino le sue mani percorrere il mio corpo e voglio porre fine a questo pulsare che sento dentro di me.
Mi siedo sul letto continuando a tenere al petto la sua maglia.
Il suo odore riempie i miei sensi, chiudo gli occhi lasciandomi coccolare dal suo odore,il calore li sotto aumenta, non conosco bene questa sensazione,so bene da chi è provocata, la consapevolezza che sia lui mi eccita ulteriormente.
Con una mano stringo forte la maglia sul petto mentre con l'altra inizio ad accarezzare il mio corpo,il collo, il petto, le dolci rotondità coperte dal reggiseno, la pancia per poi fermarmi sulla striscia di pelle sopra lo slip.
Stringo ancora di più la maglia al petto,con la stessa mano attraverso lo slip da sopra la stoffa, scendo per poi rifare il percorso a ritroso.
Apro le gambe di riflesso, chiudo gli occhi continuando a farmi cullare dal suo odore,lentamente sposto la stoffa dello slip e penetro con un dito, sussultando.
Un gemito sfugge dalle mie labbra, immagino sia lui a toccarmi, le sensazioni che mi trasmette quando lo fa e continuo a spingere il dito dentro di me, anzi aumento la velocità e ne faccio entrare due.
Butto indietro la testa sospirando forte.
«Gió...- urlo mentre mi penetro ancora, il mio pollice va a strofinare il mio clitoride e questo movimento inizia a farmi ansimare forte, inizio a vedere sfocato, socchiudo gli occhi e mi mordo le labbra per impedirmi di urlare.
Continuo a toccarmi, le mie dita scivolano dentro la mia vagina diventata incandescente e scivolosa, sento la mia eccitazione tra le dita e continuo ad accarezzarmi e non riesco a trattenere i miei gemiti.
Urlo ancora mentre mi sfioro e l'odore della maglietta di Sangio continua a stordirmi come se fosse qui con me a toccarmi.
«Gió...amore..- urlo.
Improvvisamente la porta si apre e Giovanni fa capolino sulla soglia.
Sono seduta con le gambe aperte sul suo letto e ci guardiamo.
Lui è completamente immobile, mi osserva con occhi rapiti ed io non riesco a fare a meno di vergognarmi da morire, tolgo le dita dalla mia vagina calda e pulsante con un lamento, anelo sollievo, ma in questo momento la vergogna prevale su tutto e mi nascondo sotto la sua maglietta.
Non era così che immaginavo di incontrarlo, mi sarebbe piaciuto saltargli al collo appena l'avrei visto arrivare, non pensavo minimamente di farmi beccare in flagrante mentre mi procuravo un orgasmo pensandolo intensamente.
«Giu...- dice appena riesce a formulare una parola.
Non riesco a ricambiare e continuo a restare nascosta sotto la sua maglietta.
Lui appoggia il borsone a terra ed inizia a spogliarsi, si avvicina al letto e mi scopre il viso dalla sua maglia.
Mi guarda negli occhi e io sfuggo al suo sguardo, provo vergogna.
Lui mi osserva attentamente.
Mi prende il viso fra le mani e mi parla con voce roca.
«Perché hai smesso di toccarti? A me piaceva quello che stavi facendo. Non c'è nulla che ti debba fare vergognare amore.
Ai miei occhi risulti incredibilmente eccitante, sei erotica Giulia mentre ti tocchi pensando a me, ho sentito i tuoi gemiti che invocavano il mio nome dalle scale e credevo di essere impazzito.
Ho aperto la porta ed eri davvero qui davanti a me,quasi non credevo a cosa stessi vedendo, credevo fosse un'allucinazione, ti stavi toccando per me, era a me che pensavi mentre lo facevi e questo mi eccita da morire, non riuscirò mai più ad entrare su porn hub, dopo quello che ho visto oggi.
Continua ti prego...- le dico mettendomi dietro di lei e dandole un bacio sul collo.
Giulia sospira forte, avvicina le sue mani allo slip e lo tira via facendolo scorrere giù dalle gambe per avere più facilità nei movimenti, divarica le gambe ancora più di prima e riprende il movimento dentro di lei, lo specchio di fronte al letto mi permette di vederla chiaramente mentre è esposta al mio sguardo senza che se ne renda conto,usa due dita per penetrarsi e fare su e giù e il pollice a strofinare il clitoride,accompagno le sue mani strofinando le sue braccia per farle sentire la mia presenza dietro di lei, per stimolarla ancora di più.
La mia erezione mi duole particolarmente, vederla e sentirla masturbarsi mentre mi pensa mi sta mandando in visibilio.
Giulia continua ad urlare mentre si tocca a fondo, ha il viso sollevato verso il mio e i suoi gemiti sono dentro al mio orecchio, la sento è vicina al culmine lo noto da come respira. Ho imparato a conoscere ogni sfumatura del suo orgasmo.
Le bacio il lobo mordendolo, proseguo con il suo orecchio mentre continuo a spingere le sue braccia con più forza per sentirla gemere ancora più forte, infine arrivo al suo collo, lo succhio con forza lasciandole un succhiotto e Giulia urla in preda all'orgasmo che si è appena consumato fra le sue mani.
Dicendo solo una frase che mi eccita ancora di più.
«É più bello quando sei tu a procurarmi l'orgasmo, toccami tu amore.- conclude
tremante e con gli occhi ancora chiusi e si appoggia al mio petto.
Prendo la sua mano quella che ha usato per toccarsi e la porto alle mie labbra, sono pregne del suo liquido, della sua eccitazione un nettare dolcissimo di cui sono dipendente da quando l'ho assaggiato, infilo le sue dita dentro la mia bocca e le lecco una ad una, vedo i suoi occhi spalancarsi, non se lo aspettava.
Appena riesce a parlare mi accarezza il viso e io la guardo.
«Mi sono eccitata sentendo l'odore della tua maglietta è lo stesso profumo che ho addosso quando mi tocchi, non sono riuscita a frenarmi, sentivo il desiderio di essere toccata da te e ti immaginavo mentre venivo e mi toccavo.- continua a spiegarmi con le guance rosse.
Dopo aver finito di succhiare tutte le sue dita, la faccio distendere sul letto e la metto esposta dalla mia parte per osservarla. La vedo provare a stringere le gambe e glielo impedisco.
Io devo ammirarla e per quello che sto per fare, urge che lei sia nuda.
«Giulia dovrei fare la doccia, sono appena tornato dalla partita di padel ma averti trovata nel mio letto intenta nella tua attività mi ha fatto del tutto perdere la cognizione del tempo. Darò sollievo al tuo corpo che mi reclama con urgenza, perché anche io dopo quello che ti ho visto fare sento il bisogno di toccarti, appena finisco di occuparmi di te amore mi prometti che poi mi aspetti qui fino a quando finisco di fare la doccia?- le chiedo.
La vedo annuire e allora mi abbasso e le mordo un capezzolo.
«Ahiii, ma perché l'hai fatto?- chiede.
«Rispondimi.-le dico avvicinandomi all'altro per morderlo da sopra lo stoffa stavolta con più delicatezza.
«Saró qui ad aspettarti.- dice tremando accarezzandomi i capelli.
Le sfioro con le dita la sua vagina e cazzo quanto è bagnata, la sento sospirare forte con un ansito e allora uso le mie dita per strusciarle sul solco delle sue labbra, la penetro con dolcezza e poi avvicino la mia bocca al suo clitoride mordendo, pizzicando e leccando.
Giulia si inarca verso l'alto, spingendo il suo bacino verso il mio viso.
Sostituisco le mie dita con la lingua, Giulia si muove ancora più incontrollata per la penetrazione della mia lingua che le procura un forte gemito e vorrebbe chiudere le gambe, ma la mia presa ferrea sulle sue cosce non glielo permette, gliele tengo aperte e le accarezzo dolcemente per farla rilassare, voglio sentirla ancora più vicina e le porto sulle mie spalle, cosicché se lei volesse chiuderle per l'intensità delle emozioni che sentirà il mio collo lo impedirà,allungo una mano sul suo seno e lo sfioro pizzicandolo, lei emette delle urla soffocate a causa della mia lingua dentro di lei,glielo sgancio con un solo colpo e libero i suoi seni da quella costrizione, le torturo i capezzoli con le dita mentre la mia lingua continua a giocare al suo interno continuando a farla inarcare verso l'alto. Ci siamo quasi la sento agitarsi e gemere ancora più forte è vicina all'orgasmo.
Mi fermo un attimo per riprendere fiato, lascio la presa sul suo seno e metto le mani sui suoi glutei,li massaggio e li stringo e avvicino ancora di più la sua vagina al mio viso, riprendo il movimento dentro di lei, la mia lingua tocca il suo punto sensibile e lei con un ultimo urlo si lascia andare stavolta ad un orgasmo più intenso.
Le sue gambe sono ancora avvolte sul mio collo, sono tese per l'orgasmo che le sta lasciando fremiti incontrollati l'accarezzo e poso dei baci fra le sue gambe.
Le rimetto giù le gambe e gliele accarezzo con dolcezza.
Percorro tutto il suo corpo con le mie mani in una dolce e lenta carezza che la fa sussultare. Mi stendo accanto a lei continuando ad accarezzarla.
Appena riprende fiato si tira su, vedo i suoi occhi accendersi di una luce particolare, l'ho già vista questa luce nel suo sguardo vuole giocare anche lei.
Mi afferra il viso con le mani e mi bacia infilando la lingua nella mia bocca e si alza per strusciarsi addosso a me con impeto.
Gemo dentro la sua bocca, questo contatto mi sta uccidendo.
Sento calore fra le gambe e la mia erezione spingere per trovare sollievo.
Una vampata di calore si protrae nel mio membro e nel mio bacino.
Giulia mi spinge a sdraiarmi sul letto si mette a cavalcioni sul mio addome ed inizia a lasciare una scia di baci umidi e di morsi che mi fanno inarcare verso l'alto e spingere ancora di più la mia erezione nel solco delle sue labbra.
Ansimiamo nello stesso momento.
Vorrei tanto spingermi dentro di lei a fondo.
Lei mi sorride, che sorriso sexy maledizione.
Mi guarda, il suo sguardo trasuda una sensualità nuova, che non le era mai appartenuta, ha le pupille dilatate e liquide i suoi occhi marroni sono scuri dal desiderio e questo mi fa eccitare ancora di più.
Interrompe il nostro contatto visivo, mi ha fatto capire cosa desiderava ed adesso va a prendersi ciò che vuole.
La vedo abbassarsi e iniziare
a leccarmi il capezzolo torturandolo con le sue labbra e poi lo morde delicatamente, prosegue la sua tortura anche sull'altro e continua la sua scia di baci infuocati. Ed il suo corpo sfrega sul mio pene a mano a mano che lei discende.
Il suo seno avvolge la mia erezione e Giulia inizia a dondolarsi stringendo il suo seno attorno la mia erezione.
Mi guarda negli occhi ancora una volta con quel suo sguardo bramoso e si lecca le labbra prima di abbassare il viso e leccare tutto il pene su e giù. Lascia dei piccoli baci sulla cappella e morde delicatamente il glande.
«Ahhh... Giù amore...- dico eccitato.
Giulia usa la sua mano per accarezzarlo e la sua lingua per renderlo scivoloso, alza la testa e la vedo leccarsi le labbra ancora e ancora, mi sta facendo impazzire, scende ancora sul mio bacino per avvolgere il mio pene con la sua bocca. Lo fa entrare tutto dentro e inizia a spingere dentro e fuori aiutandosi con la mano, alternando baci sulla cappella e sul glande
Inarco le gambe ancora di più e lo spingo di nuovo fino in fondo dentro la sua bocca.
«Ahhh, Giù, non smettere ti prego, continua ancora amore.- urlo eccitato.
Giulia lo sugge, lo lecca e lo bacia finché io non emetto un lamento, ha rallentato il movimento.
Continua a guardarmi, vuole proprio torturarmi.
«Giu, ti prego...- dico tremando.
Giulia si abbassa ancora lecca la cappella e la bacia e poi ricomincia a leccarlo tutta l'asta e succhiare con avidità finché non esplodo in poco tempo dentro la sua bocca urlando.
Giulia mi bacia ancora e mi ripulisce.
Gattona su di me e mi sussurra:-Fila a lavarti, ti aspetto amore.
E mi bacia con trasporto, la sua lingua dentro la mia bocca gioca con la mia ed io le tocco i glutei.
È sopra di me e vorrei tanto ci restasse.
Mi alzo sciogliendo il nostro abbraccio.
«Non muoverti da qui Giulia.- le dico perentorio correndo verso il bagno.
Entro in bagno chiudendo la porta e appoggiandomici contro, ho il respiro affannato, la mia dolce fidanzata mi ha sedotto totalmente stasera, non riesco a fare a meno di sentirmi ancora duro, sono venuto molte volte solo guardandola toccarsi, dopo il blowjob credevo di potermi calmare, invece mi sento ancora eccitato, mi sfioro il pene con le mani e sospiro per cercare di calmarmi.
Mi butto sotto la doccia e apro l'acqua fredda, per fare sì che il suo getto possa ammansire la bestia dentro di me, mi sento un pervertito ma ho solo voglia di fare l'amore con lei stanotte .

E Sarai Per Sempre la mia LadyWhere stories live. Discover now