Il compleanno di Mary!

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Un rumore ovattato giunge alle mie orecchie destandomi dal mio torpore, sono incredibilmente beato in questo momento,sono in uno stato di beatitudine perpetua dal quale non voglio assolutamente svegliarmi, ma il ripetersi del rumore che mi sta molestando, costringe a far aprire i miei occhi malamente e svogliatamente.
Con delicatezza faccio appoggiare Giulia al cuscino, era addormentata placidamente sul mio petto.
La vedo muoversi infastidita da questo cambio repentino, non avverte più il mio calore, la vedo cercarmi con la mano sul letto mentre dorme e trova solo il mio cuscino che è ancora caldo del mio calore e del torpore che ci ha avvolti per tutta la notte, lo afferra e lo porta vicino al suo viso, inspira delicatamente e  sprofonda con delicatezza la sua testolina sul guanciale.
Il cuscino profuma di me, di lei e di noi soprattutto insieme, le spunta un piccolo sorriso e ritorna a dormire profondamente, il suo respiro si è regolarizzato di nuovo.
Copro il suo corpicino con il lenzuolo per evitare tentazioni e le do un bacio delicato sulla fronte, infilo il mio boxer e vado a vedere chi è che ha disturbato.
Mi affaccio alla porta e vedo Abe.

«Ma che vuoi si può sapere e poi che ore sono ?» chiedo scocciato ma soprattutto irritato a bassa voce per evitare di svegliare Giulia.

Abe mi guarda con un sorrisino malizioso e butta l'occhio all'interno della mia camera, socchiudo di più la porta per evitare il suo sguardo indagatore, non ho intenzione di fargli vedere le "grazie" della mia fidanzata se dovesse accidentalmente scoprirsi nel sonno e lui continua  a non palesare il motivo della sua visita e questo incomincia ad irritarmi ancora di più.

«Guarda che mi stai irritando come non mai, nemmeno te lo immagini quanto io sia irritato, ed io nervoso la mattina non è una cosa buona da sopportare sei avvisato e dovresti saperlo.
Inoltre hai interrotto il mio sonno e si dia il caso che sono terribilmente esausto!» esclamo indispettito incrociando le braccia al petto.
«Posso entrare?» chiede Abe sfacciatamente e con nonchalance decidendosi a parlare.

Lo guardo sconvolto e nervoso ancora di più e gli rispondo a tono.

«Le vuoi prendere per caso Abe? No dimmelo, se le vuoi ti accontento. Basta chiedere.» dico spazientito.
Abe si decide a parlare.
«Beh posso solo immaginare quanto tu ti senta stanco dopo stanotte.» insinua Abe guardandomi con malizia.
Inizio a cambiare colore, le mie guance si tingono di rosso senza volerlo e questo lo autorizza a continuare. «Mentre tu stanotte ti sei crogiolato in una notte passionale e piena d'amore che ahimè ho ascoltato in parte,non potendo dormire purtroppo (perché per tua sfortuna,vorrei ricordarti che  la differenza della distanza della camera da letto di mamma e papà e la mia è che la loro sia più  lontana rispetto alla tua, la mia invece è praticamente solo ad una porta di differenza e posso garantirti che sembrava di stare dentro la tua stanza da letto fratellino stanotte.- dice Abe.

"Divento bordeaux, questa non me l'aspettavo proprio. Vorrei sprofondare.
Ha sentito me e Giulia accidenti, non ci posso credere, metto le mani sul mio viso sconvolto e in imbarazzo.
Ci ha sentiti urlare di piacere soprattutto urlare lei non ci riesco a credere, porca troia che situazione."

E Sarai Per Sempre la mia LadyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora