Il risveglio

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Mi sveglio sul suo petto cullata dai battiti del suo cuore, sembra proprio un bimbo, con la bocca corrucciata in un broncio dolcissimo che vorrei solo baciare, ma così rischierei di svegliarlo

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Mi sveglio sul suo petto cullata dai battiti del suo cuore, sembra proprio un bimbo, con la bocca corrucciata in un broncio dolcissimo che vorrei solo baciare, ma così rischierei di svegliarlo. I ricci gli ricadono sui suoi bellissimi occhi e le sue braccia formano un cuscino ad incastro perfetto sul mio corpo e le nostre gambe sono intrecciate in un groviglio che ci permette di stare uniti.
Mi alzo lentamente, sciolgo il nostro intreccio a malincuore e mi vesto, lui dorme ancora per fortuna, indosso il minimo indispensabile, tanga e la sua maglietta.
Esco dalla stanza e mi dirigo in cucina, sono le 9 del mattino e voglio preparargli la colazione.
Mentre sono intenta a riscaldare del latte sul fuoco due mani mi stringono i fianchi facendomi sussultare dallo spavento.
Le bacio la testa e strofino la mia bocca sulla sua guancia.
«Gio, vuoi farmi morire per caso? Arrivarmi alle spalle così , mi avrai sulla coscienza sappilo il giorno che mi lasci secca con i tuoi scherzi.- dico fintamente arrabbiata.
«Non fare l'offesa che qui l'unico offeso sono io.- dico brontolando.
Mi giro tra le sue braccia e lo guardo negli occhi agganciando le mie mani al suo collo.
«Sei offeso tu? E per cosa sentiamo ?- chiede lei.
«Mi hai lasciato da solo nel letto, mi sono svegliato e non c'eri e non voglio ricapiti ancora finché sei qui.Non voglio svegliarmi senza di te! - le dico con il broncio.
Ho gli occhi lucidi e gli accarezzo la guancia con i nei dolcemente. Amo quei nei sul suo viso. Appena riesco a parlare gli sussurro: «Amore... la mia idea era quella di farti la colazione e venirti a svegliare con tanti baci.- sussurro sulla sua bocca baciandolo dolcemente.
«Preferisco fare colazione mangiando te appena sveglio, tu mi sazi più di qualsiasi altra cosa.- dice con voce roca.
La bacio all'improvviso e si lascia sfuggire un gemito incontrollato, esplora la mia bocca con la sua lingua e le mie mani vagano sul suo corpo,le sfioro i fianchi morbidi.
Faccio scorrere le mie mani sul suo corpo e sollevo la maglietta per scoprire il suo seno che ho appena sfiorato ed è libero dal reggiseno che lo trattiene.
La sento sussultare e trattenere i gemiti, le strizzo con forza i capezzoli e urla ancora di più, apre i suoi occhi e mi guarda.
«Guardami...- le dico.
Si abbassa sul mio petto e guardandomi negli occhi mi sugge i capezzoli, inarco la schiena e chiudo gli occhi ma lui mi stringe i fianchi per farmi capire che devo guardarlo.
Riapro gli occhi e lo guardo intensamente.
Lui lecca i miei capezzoli stringe il mio seno fra le mani e io gemo incontrollata.
Una mia gamba va a circondare il suo bacino, ho bisogno di averlo più vicino, ma improvvisamente la porta d'ingresso si apre e ci fa bloccare facendoci sbiancare.
Sangio si stacca da me alla velocità della luce e mi riabbassa la maglia e io ancora cerco di fare rallentare i battiti del mio cuore impazzito.
Per fortuna siamo mezzi vestiti.
Dalla porta della cucina fa capolino Alberto soprannominato "Abe" che ci guarda con faccia sospettosa.
«Ma buongiorno piccioncini, tu sei la famosa Giulia sono lieto di conoscerti, mi chiamo Alberto e sono il fratello perfetto di sto scemo qua dagli occhi blu.- dice con un sorriso.
Abe si becca un tovagliolo in faccia da Sangio e io scoppio a ridere come una matta.
«Mi dispiace fratellino averti interrotto.- dice sornione facendomi venire le guance rosse dalla vergogna.
«Non imparerai mai a farti i cazzi tuoi vé? Che ci fai qua piuttosto?- gli dico scocciato non solo mi ha interrotto ma pure ha coraggio di prendermi in giro.
«Fino a prova contraria ci vivo, sono stato da Francy qualche giorno e sono tornato, poi mica potevo perdere l'occasione di conoscere quella gnocca della tua fidanzata da così vicino.- dico pungolandolo sapendo quanto è geloso.
Giulia scoppia a ridere e si copre il viso.
«Piacere Giulia.- dice alzando il braccio per dargli la mano.
Abe la guarda e la tira in un abbraccio forte che lei contraccambia.
Nonostante io sia geloso, sapere che la mia famiglia ama la mia piccolina quanto me mi riempie d'orgoglio.
«Hai già fatto colazione, la stavo preparando a Sangio. - chiede lei premurosa.
«Grazie mille ancora no, la faccio volentieri insieme a voi così tormento mio fratello ancora un po'.- dice guardandomi con lo sguardo divertito.
Alzo gli occhi al cielo,la giornata peggio di così non poteva iniziare.
«Giu ci penso io qua, tu corri a cambiarti.- le dico.
Mi fa segno con la testa e sparisce sulle scale.
«Allora fratellino ti sei comportato bene con lei stanotte o no?- dice canzonadomi.
Non raccolgo nemmeno la provocazione, non gli sbandiereró in faccia la mia vita intima specie se si tratta di Giulia, voglio preservarla.
Continuo a preparare la colazione e dispongo i piatti sul tavolo con le posate e i tovaglioli.
«Ho capito non vuoi darmi soddisfazione,magari chiedo direttamente a lei e vediamo se ci sai fare oppure no.- continua.
Lo fulmino con lo sguardo e non posso fare a meno di ripensare alla notte che abbiamo trascorso.
Solo ripensarci mi eccito ancora e questo lui lo nota.
«Potresti anche smettere di fingere che vada tutto bene con quello che ti ritrovi fra le mutande lo capirebbe anche un cieco che te la sei spassata stanotte,cercavo solo di fare conversazione per percularti al solito, non direi mai nulla a lei per rispetto. Voglio solo sapere se ti sei comportato bene Giovanni, quella ragazza lo merita e lo sai anche tu.- dice mio fratello serio.
Lo guardo con occhi diversi e sospiro.
«Ho fatto l'amore stanotte Abe, prima non l'avevo mai fatto, avevo avuto dei momenti intimi con due ragazze ma non è stato niente di paragonabile a quello vissuto stanotte è stato pazzesco e bello da stare male. Non una parola di questo a lei, la imbarazzeresti ti prego.- dico seriamente puntando il mio sguardo nel suo.
Annuisce silenziosamente e Giulia fa capolino in cucina, ha indossato uno shorts e una maglia.
Ha coperto fortunatamente tutti i miei succhiotti sul suo corpo noto, altrimenti Abe non avrebbe resistito alla tentazione di fare battute.
Dopo la colazione tra risate e battute Abe va in camera sua per darsi una rinfrescata e riposarsi.
Io ne approfitto per stringere la mia ballerina fra le braccia senza occhi indiscreti.
«Allora dov'eravamo rimasti? Ah giusto sì proprio qui...- sussurra scendendo sul mio collo e sul mio petto con la sua bocca.
Mi fa ansimare e io trattengo i miei gemiti mordendomi il labbro.
«Gio.mmhh c'è tuo fratello...non possiamo... ahhh... Giò...- urlo quasi.
«Non possiamo oppure non ti va...- chiede infilando le dita dentro il tanga e sfiorandomi le labbra della vagina.
Chiudo gli occhi e mi lascio andare alle sue carezze, le sue dita continuano il loro percorso fino a penetrarmi ed io non posso fare altro che supplicarlo di non smettere.
«Non smettere...ahhh Giò, lo sai che mi va...solo che...ahhhhh...- urlo.
Mi aggrappo alle sue spalle e lo bacio con forza, finché non allinea la sua erezione alla mia vagina e mi fa sua con un unico movimento.
Un gemito sfugge ad entrambi a questo contatto.
Mi aggrappo ai suoi fianchi con le gambe circondandogli il bacino, le sue spinte sono sempre più veloci ed intense e mi lasciano senza fiato.
Ho le mani fra i suoi ricci che accarezzo mentre lo guardo negli occhi. Facciamo l'amore così guardandoci negli occhi tutto il tempo, quando entrambi raggiungiamo il culmine veniamo nella bocca dell'altro con un lungo sospiro. Lo stringo forte a me, regalandogli tanti bacini sul viso,mi lascia scendere dal suo corpo e il suo liquido bagna le mie cosce e le mie gambe.
La posizione era davvero eccitante ma forse stavolta non gli ha permesso di riversarsi completamente dentro di me.
Mi guarda dispiaciuto e io mi affretto a rassicurarlo.
«Non è successo niente amore, ora facciamo una doccia veloce.- dico trascinandolo su per le scale.
Entriamo in bagno e ci spogliamo di corsa, i vestiti addosso sono un ostacolo fastidioso, facciamo l'amore ancora e ancora sotto il getto d'acqua calda, nessuno dei due sembra non aver mai abbastanza dell'altro.
Dopo la doccia bollente, deciso di aiutare a pulire casa e sistemare, ieri abbiamo fatto un gran casino.
Solo a ripensarci ho le guance rosse,ci sono vari bagni da pulire,le camere da riordinare, le lenzuola macchiate da lavare.
Mi sono accorta aprendo le persiane che una macchia di sangue spiccava fra le sue lenzuola, le cambio e rifaccio il letto. Con la scopa elettrica pulisco il pavimento e con un panno pulisco i mobili e le sedie soprattutto,testimoni di una notte intensa.
Pulisco le lenzuola e le metto in lavatrice insieme ad altri panni. Sangio ha già pensato ai bagni ed è arrivata l'ora di pranzo.
Abe ci tiene compagnia ancora mentre gustiamo un delizioso Filetto di manzo al tartufo con formaggio Vezzena dolce.
Durante il pranzo ho modo di conoscere meglio Abe e dopo pranzo si reca dalla sua fidanzata.
Noi trascorriamo il pomeriggio a guardare la TV e mangiare schifezze e baciarci tanto per sentire la presenza l'uno dell'altra.
Aver mangiato tante schifezze  ci fa perdere  l'appetito per la cena così dopo la nostra seratina film ci prepariamo una buona tisana e ci prepariamo per dormire.
Mentre siamo sotto le coperte stretti nel nostro abbraccio Sangio mi chiede cosa volessi fare domani.
«Hai qualche progetto per domani Lady? - chiede.
«Nulla in particolare perché? - chiede lei.
«Domani ti vorrei portare al lago a prendere il sole, ti faccio vedere qualche posto nuovo. Altrimenti conosceresti solo la mia stanza quando sei qui. Non che ti dispiaccia da quanto ho potuto notare ma sarebbe buono che tuo padre sapesse che non ti ho rinchiusa, ma ti ho mostrato qualche bellezza di Vicenza.- dice con sguardo malizioso.
«Scemo...- dico baciandolo.
«Non mi hai risposto, vuoi andare o no?- insisto.
«Con te andrei ad occhi chiusi anche in capo al mondo. Certo che andiamo domani al lago, voglio vederlo e stare con te.- dico chiudendo gli occhi.

E Sarai Per Sempre la mia LadyWhere stories live. Discover now