Il compleanno di Sangiovanni

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Sangiovanni non riesce a rassegnarsi alla sospensione della maglia,niente riesce a rilassarlo, si sente impotente e vittima un pó di un'ingiustizia, non è proprio corretto il termine, ma si sente molto vicino a questa sensazione già sperimentata,q...

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Sangiovanni non riesce a rassegnarsi alla sospensione della maglia,niente riesce a rilassarlo, si sente impotente e vittima un pó di un'ingiustizia, non è proprio corretto il termine, ma si sente molto vicino a questa sensazione già sperimentata,quando durante gli anni di scuola, gli insegnanti invece di aiutarlo, lo demolivano, non comprendendolo,ritenendolo strano, isolato,taciturno e poco socievole.
La verità era che semplicemente, non tutti gli allievi sono uguali, per essere un buon educatore, prima di essere un'insegnante è opportuno non aver pregiudizi, ognuno brilla a suo modo, non tutti sono uguali,fare distinzioni tra gli allievi non è bello, esaltandone alcuni a discapito di altri non è educare. Per tante ragioni, ci sono state varie turbolenze nel suo percorso scolastico, cambiando scuole, ma i risultati erano sempre gli stessi, tutto ciò ha fatto sfociare la rabbia,sfogata dai pugni al muro, i silenzi,le mani sempre lacerate,la frustrazione di non essere compresi, fin quando per caso,tutto ciò che gli accadeva veniva scritto su un foglio, da cui scopre aver un talento, che lo fa star bene,ma soprattutto riesce a trasmetterlo anche agli altri.
Dopo giorni di riflessioni, in casetta arriva una scatola con una lettera indirizzata a Sangiovanni, da parte del suo coach.

 “Penso che aver sospeso la tua maglia ti abbia fatto male, l’ho capito dalla tua reazione. Non era mia intenzione, dopo aver visto il tuo confronto con Mamo, ho compreso che hai capito ciò che cercavo di dirti in puntata.
Mi auguro che da oggi in poi, determinate cose non si ripetano e ne approfitto per farti tanti auguri in vista del tuo compleanno.
Auguri Sangio!"

Apro la scatola e trovo la mia maglia, l'urlo di gioia mi esce spontaneo e non riesco e non voglio controllarlo.
-Ce l'ho ancora sulla schiena cazzo,siiii!-esclamo entusiasta.

Tutti i miei compagni si congratulano con me, ma io sento il bisogno dell'abbraccio di Giulia e quando lei finalmente mi vede da solo,viene ad abbracciarmi e finalmente mi sento bene.

Sono passati dei giorni rispetto alla famosa conversazione sul "criterio", sono proprio un deficiente, ho parlato benissimo, ma sto razzolando veramente male, non riesco a staccarmi mai da Giulia, stamattina a colazione le stavo praticamente mangi...

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Sono passati dei giorni rispetto alla famosa conversazione sul "criterio", sono proprio un deficiente, ho parlato benissimo, ma sto razzolando veramente male, non riesco a staccarmi mai da Giulia, stamattina a colazione le stavo praticamente mangiando la faccia è così cucciola,mi verrebbe voglia di mangiarla di baci a volte.
Durante la cena invece,per farla arrabbiare la prendo in braccio e la faccio volare, odia stare sospesa,a meno che non è costretta a farlo per ballare, adoro vederla imbarazzarsi,oltretutto non riesco a smettere di baciarla, ogni scusa è buona per baciarla, sempre e ovunque.

E Sarai Per Sempre la mia LadyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora