1973: Due Chiacchiere

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18 agosto 1973

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18 agosto 1973

Caro diario,

ieri pomeriggio sono stato a Diagon Alley per comprare le cose necessarie ad iniziare il nuovo anno scolastico e mi sono incontrato con Ryan. Ma prima di arrivare a questo, ci sono altre cose che voglio raccontarti.

L'ultima sera che abbiamo trascorso in Francia, ho trovato il coraggio di raccontare tutto a Sirius. Gli ho detto di aver assistito a quello che è successo nello studio di papà. E prima ancora che potesse dirmi qualcosa, gli ho raccontato di quella sera con zia Dorea e mamma.

Sembra essere passato così tanto, ma parlarne con lui mi ha fatto rivivere tutto. Mi sono ritrovato a dover fare un paio passi indietro. Sirius cercava in ogni modo di prendermi per mano, abbracciarmi; ma io non ero in grado di tollerare il suo tocco.

È stato come riaprire un cassetto pieno di sensazioni indesiderate, e l'ultima cosa che volevo in quel momento era essere toccato. Non so spiegare come mai, ma sentire la sua pelle contro la mia, il suo respiro così vicino alla mia pelle rende ancora peggiore il dover raccontare di come la mia stessa madre ha usato una maledizione senza perdono su di me. E mi sono sentito ancora peggio nello scoprire come Sirius fosse ferito dal mio rifiuto del contatto fisico. Avrei voluto urlargli in faccia come lui si sia nascosto per giorni dopo la punizione ricevuta da mamma. Entrambi a quanto pare non riusciamo a sopportare il contatto fisico dopo episodi come quelli.

Ma, nonostante tutto, è stato un momento importante. Per la prima volta da secoli non eravamo solo due persone in una stanza fin troppo grande, ma eravamo complici ed in sintonia. Ho sentito qualcuno dire che è la felicità ad unire davvero le persone, ma penso che il dolore in comune riesca a legare maggiormente gli individui.

Poter dire "so cosa stai passando. So cos'hai provato in quel momento" senza risultare falsi è la cosa che più unisce. E la consapevolezza di dover nascondere a tutti questo dolore, non fa altro che cementare i rapporti umani. Se fino allo scorso anno ero convinto che potessimo avere un rapporto destinato a durare per sempre solo perché fratelli, ora penso che la cosa essenziale sia condividere. E questa nuova consapevolezza l'ho raggiunta sperimentando con i miei amici. Io, Barty e Ryan saremo destinati ad essere amici per sempre solo perché smistati nella stessa casa e perché compagni di stanza? Assolutamente no. Lo saremo, sempre se lo saremo davvero, solo perché abbiamo vissuto e vivremo tutta una serie di esperienze che ci aiuteranno a crescere. E con queste esperienze creeremo una serie di ricordi condivisi.

L'ho spiegato anche a Sirius. Lui mi ha guardato e mi ha detto che, come mio solito, parlo come qualcuno di molto più grande di me. Ho avuto molto tempo da solo per riflettere e leggere. È incredibile quanto possa essere vasta la biblioteca di una famiglia la nostra. Oltre ai volumi di magia teorica e pratica, sto scoprendo tutta una sezione legata alla sfera morale ed etica. Alcuni passaggi mi sfuggono, non riesco a capire appieno alcuni concetti; altri li interpreto forse in maniera errata, ma è un passatempo divertente.

Il Diario Dell'EredeWhere stories live. Discover now