1972: Diagon Alley Sotto La Neve

101 11 10
                                    

1° gennaio 1972

Caro diario,

sono cinque giorni che non vedo Sirius; dopo il suo scherzo e la sua visita nella mia camera non ha più lasciato la sua stanza, da cui non si sente provenire nessun rumore. Per quanto ne so potrebbe anche essere scappato, ma in quel caso penso che mamma se ne sarebbe accorta.

Sorprendentemente però domani pomeriggio andrò comunque a Diagon Alley da Lais, non so come sia possibile. Bella non sembrava per nulla intenzionata ad accompagnare me e Sirius, e nemmeno mamma dava l'impressione di voler concederci questa opportunità ma a quanto pare i miracoli esistono.

Non vedo l'ora di domani pomeriggio.

 ***

La figura di Dorea Black rendeva luminoso il salotto di Grimmauld Place. In piedi nel mezzo della stanza stava parlando con Walburga, e agli occhi di Regulus sembrava impossibile facessero entrambe parte della stessa famiglia. Dove sua madre era tanto rigida e impostata, l'altra era sorridente e sempre pronta a regalare carezze e dolcetti. I boccoli lasciati sciolti e morbidi della donna cozzavano con l'austero chignon della madre, così come il loro abbigliamento: una vestita completamente di nero mentre l'altra di un delicato verde pastello. Da quanto ricordava, il profumo di zia Dorea era floreale e sembrava sempre appena uscita da un campo in piena fioritura.

<<Walburga non ti preoccupare, passeremo un pomeriggio incantevole. Perché non vieni anche tu? Non ti farebbe male uscire un po'>> zia Dorea aveva allungato dolcemente la mano verso la guancia della nipote, accarezzandola. Sua madre si era ritirata di scatto, come se si fosse scottata.

<<Zia devo restare qui. Orion non c'è e un Black deve sempre essere presente a Grimmauld Place>> era impossibile capire per Regulus se sua madre fosse triste, rassegnata o arrabbiata. Aveva sempre quel velo di superiorità che le venava la voce.

Dietro di lui intanto era arrivato anche suo fratello. Aveva la sciarpa con i colori di Grifondoro ben stretta intorno al collo e tra le mani stringeva un cappello con lo stemma della sua casa. Sicuro del fatto che sua madre o la zia non l'avessero visto, lo nascose dentro la tasca della giacca che indossava. Ma ovviamente Sirius aveva fatto male i propri calcoli; la madre e zia Dorea li stavano scrutando, la prima le sopracciglia aggrottate e le labbra tirate mentre la seconda con un sorriso di scherno.

<<Buon pomeriggio ragazzi. Forza copritevi bene che fuori fa freddo e c'è la neve. Regulus, caro, sistemati bene la sciarpa altrimenti ti prendersi un mal di gola da paura; mentre tu Sirius, il cappello va in testa e non in tasca. Forza sistematevi o non usciamo. Siete proprio come il mio Felix, non vi coprire e poi vi ammalate>> nel suo tono di voce c'era allegria, e questo aveva lasciato Regulus abbastanza colpito perché la donna stava ordinando loro di coprirsi di più. Le differenze tra lei e sua madre si facevano sempre più nette; in generale ogni somiglianza con la famiglia Black era introvabile nei comportamenti di zia Dorea. Sirius sembrava amare l'atteggiamento della zia, probabilmente avrebbe voluto avere lei come madre rispetto a Walburga.

Non appena i due bambini si furono coperti a sufficienza, zia Dorea li prese per mano e dopo un veloce accenno con la testa verso sua nipote si smaterializzò.

***

Fuori faceva davvero freddo, questo si insinuava sotto il cappotto e trapassava i pesanti maglioni in lana, arrivando fino alla carne e poi alle ossa. Regulus seppellì ulteriormente il naso dietro la sciarpa mentre Sirius si calò maggiormente sotto il cappello. Sotto i loro piedi lo strato di neve era minimo ma si stava ghiacciando in fretta rendendo scivolosa la pavimentazione in pietra della strada, ai cui lati montagne di neve si erano totalmente ghiacciate. Nonostante questo Diagon Alley era piena di maghi e streghe di tutte le età che entravano e uscivano dai numerosi negozi che si affacciavano alla loro destra e sinistra. Suoni, profumi e colori si mischiavano in una cacofonia che mai Regulus aveva sperimentato. Adesso capiva come mai Lais si fosse trovata subito bene in questo luogo, era impossibile non restare colpiti dalla vita di Diagon Alley.

Il Diario Dell'EredeWhere stories live. Discover now