1972: Foto Di Gruppo

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L'intera sala comune era in fermento. Tutti gli studenti andavano alla ricerca dei propri oggetti personali dimenticati sotto i cuscini dei divani, dietro ai vari angoli della stanza e su ogni superfice d'appoggio. Il treno per Londra sarebbe partito il giorno dopo e c'erano bagagli da preparare.

Amycus entrò nella sua stanza, sperando di essere solo. Sentiva il bisogno di un po' di tranquillità, l'idea di tornare a casa ed essere costantemente controllato e valutato nei suoi comportamenti gli faceva mancare l'aria. Per fortuna la stanza era vuota, nessuno dei suoi compagni era presente. I letti perfettamente rifatti, i bauli ordinatamente chiusi e pronti per essere portati sul treno. Sul comodino di Regulus, un quaderno nero era l'unico oggetto fuori posto. Quel ragazzino nascondeva qualcosa, di questo Amycus ne era sicuro. Troppo silenzioso, troppe ore in biblioteca con quella corvonero, l'amicizia con quella sovversiva tassorosso, e come dimenticare il fatto che suo fratello era uno dei ragazzi più famosi della scuola essenzialmente perché si divertiva ad infrangere ogni regola del codice scolastico. Certo, a differenza di Sirius, Regulus si era circondato solo di altri maghi purosangue ma questo non implicava che le sue amicizie fossero un bene.

La copertina di pelle nera era morbida al tatto, al centro impresso il monogramma. Amycus alzò gli occhi al cielo notando quel dettaglio così pretenzioso che solo un Black poteva volere.

Iniziò a sfogliarne le pagine, e per poco la sua mascella non sfiorò il pavimento quando si accorse di quello che teneva tra le mani. Il diario segreto di Regulus Black lasciato incustodito dal suo stesso proprietario. La scrittura era diversa rispetto a quella che gli aveva visto usare nei compiti, più piccola e spigolosa ma comunque leggibile.

Voltò lo sguardo alla porta, era ancora chiusa. Prese un respiro profondo ed iniziò a leggere.

Le prime pagine erano abbastanza noiose: suo fratello partito per Hogwarts, lui da solo a casa, il primo incontro con Lais Ollivander (questa parte in particolare gli fece storcere il naso).

‹‹Povero Regulus, tutto solo a Grimmauld Place.›› commentò sarcasticamente il ragazzino, ‹‹Poi ti chiedi come mai tuo fratello non ti scrivesse, mi stai facendo venire voglia di gettare questo stupido diario nel camino››

Ma improvvisamente le pagine si fecero molto più interessanti. Era ormai arrivato a marzo, precisamente 15 marzo 1972 e Regulus accennava alla visita di sua zia Dorea, e qualcosa doveva essere sicuramente successo perché il ragazzino scriveva di non uscire più dalla sua stanza e di non riuscire più a dormire. Che i problemi a dormire del suo compagno fossero iniziati in quel periodo?

‹‹Cosa nascondi Regulus Black? Cosa ti è successo? Perché hai paura di parlarne con qualcuno?›› la curiosità di scoprire che cosa lo tormentasse, spinse Amycus a leggere avidamente le pagine che venivano. Si sentiva quasi un privilegiato poiché aveva tra le mani la reale prova che la patina di perfezione con cui si ammantava la famiglia Black non era altro che una finzione.

L'ansia per non aver ancora ricevuto la sua lettera per Hogwarts, il silenzio da parte di suo fratello, le lettere di Lais, Regulus sembrava voler nascondere perfino a sé stesso quello che era successo. 

Il primo maggio 1972 Regulus faceva cenno ad un incidente nella stanza dell'albero genealogico ma non approfondiva maggiormente. Nel resto delle pagine non si faceva altro che accennare al mancato arrivo della lettera di ammissione.

‹‹Che tu sia maledetto Black. Non mi hai dato nemmeno uno straccio di informazione utile›› con uno sbuffo chiuse il diario e lo riappoggiò sul comodino. 

Amycus si voltò e controllò che nessuno fosse vicino alla porta della stanza; dopo essersi assicurato che nessuno dei suoi tre compagni fosse vicino, riprese ad ispezionare il comodino di Regulus Black.

Il Diario Dell'EredeWhere stories live. Discover now