1973: Ultimi Esami e Libertà

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26 giugno 1973

Caro diario,

ormai gli esami sono quasi finiti, mancano solo storia della magia e pozioni. Entro un paio di giorni sarà tutto finito e potremo trascorrere qualche giorno tranquillo. 

Ormai non facciamo altro che parlare solo di esami, a colazione ripetiamo i procedimenti sul come realizzare le varie pozioni mentre in ogni altro momento libero della giornata ci dedichiamo a storia della magia. La situazione si è fatta pesante, e non lo dico per la quantità di informazioni che stiamo studiando, ma perché Barty mi ha fatto cadere il libro di storia sul piede. Lui sostiene di averlo fatto per sbaglio, ma io ho avuto il terrore che mi avesse rotto qualcosa e quindi, per pura reazione istintiva, gli ho lanciato contro una fattura gambemolli. Potrei essermene pentito, anche se vederlo traballare sulle sue stesse gambe mentre cercava in ogni modo di raggiungere il letto è stato molto divertente.

Ryan è rimasto estasiato da questa cosa, e ha deciso che dovrà imparare a padroneggiare alla perfezione questa fattura. Ho quasi paura di quello che potrebbe fare. Anche perché tutte queste ore di studio gli stanno facendo davvero male. Non so cosa faccia quando chiude le tende del suo letto, ma ogni giorno che passa ha gli occhi sempre più rossi e iniettati di sangue. Ho il dubbio che non stia dormendo abbastanza, e che studi anche di notte. Forse dovrei parlargli e dire di lasciare stare, che è inutile stare alzato fino al cuore della notte. Ma non sarei realmente credibile, anche io vado a letto ben oltre la mezzanotte perché studio insieme a Cissy. E poi mi metto a scrivere questo diario. Credo proprio che sia ora di andare a dormire. 

***

‹‹Ora che siamo finalmente liberi voglio mangiarmi un bel gelato al cioccolato››

Gli esami erano ufficialmente finiti, la classe di pozioni era alle loro spalle e nessuno aveva la forza di discutere su qualsiasi cosa che riguardasse la scuola.

Lais in qualche modo era riuscita ad arrivare alla sua sinistra, con il suo forte profumo di lavanda, Regulus l'aveva sentita arrivare ben prima di vederla con la coda dell'occhio. Ryan, alla sua destra, stava cercando tutti i suoi appunti da dentro la borsa per poterli andare a nascondere sul fondo del suo baule e dimenticarli fino al primo di settembre.

‹‹Secondo te qui a Hogwarts hanno il gelato?›› la ragazzina parlava di festeggiare la fine degli esami in questo modo da settimane; ma non aveva mai pensato di chiedere agli elfi domestici se fosse effettivamente possibile.

‹‹Non saprei. Però sei tu quella che abita a Diagon Alley e può andare a mangiarlo tutti i giorni›› Regulus si strinse nelle spalle mentre Ryan continuava la sua ricerca. Il ragazzino borbottava mezze frasi, più o meno riassumibili in imprecazioni pittoresche verso le pergamene scomparse.

Barty, poco più indietro con Pandora e altri corvonero, si stava lamentando del caldo che la divisa gli provocava.

‹‹E sai cosa vorrei dopo il gelato? Un bel bagno›› Lais continuava a fantasticare, le mani strette al petto e lo sguardo sognante.

‹‹Puoi provare a buttarti nel Lago Nero›› le suggerì ridacchiando l'amico, ma questo durò ben poco. ‹‹Ehy, sei manesca lo sai?››

Trionfante Lais si guardava la mano che una frazione di secondo prima aveva colpito il braccio dell'amico.

‹‹Come sei delicato. Ho proprio ragione a chiamarti principino›› l'espressione dell'amica era furba, ‹‹Sai, qualsiasi creatura si nasconda in quel lago è di sicuro più simpatica di te››

Per tutta risposta Regulus le fece la linguaccia.

‹‹Non vorrei intromettermi in questo scambio di battute, ma sento il bisogno di dire la mia›› Ryan aveva smesso di cercare all'interno della sua borsa. Pergamene varie, con sfumature dal bianco al giallino, strette in mano, ‹‹Lais, cara, conosci Regulus da prima di noi e solo ora ti sei resa conto che il suo senso dell'umorismo è pressoché inesistente? E tu, Regulus mio adorato coinquilino, solo ora ti accorgi di come gli italiani siano focosi?››

Il Diario Dell'EredeWhere stories live. Discover now