Siete scrittori che ambiscono a farsi conoscere?
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* Berlino si trova nel suo studio quando vede entrare, accompagnata dal Professore, una ragazza.*
Berlino: Benvenuta cara, si sieda.
Justtoomanyvibes: Grazie mille Berlino, è un piacere vederla.
Berlino: Mi parli di lei.
Justtoomanyvibes: Sin da piccola sono sempre stata sulle mie, non avevo molti amici e non uscivo spesso. preferivo passare i pomeriggi a leggere, scrivere o disegnare. Mi sono sempre considerata diversa dagli altri, anche solo per il mondo di pensare. Prevedevo reazioni a cui gli altri non pensavano, e questo per quanto negativo mi è sempre stato utile per ottenere quello che volevo, dato che potevo "manipolare" il susseguirsi degli eventi. Sono sempre stata molto decisa, non permettevo mai a nessuno di mettermi i piedi in testa, e facevo in modo che le persone mi rispettassero e la cosa con il tempo non è cambiata.
Berlino: Wow, una straordinaria intelligenza, proprio come me. Hai un grande desiderio?
Justtoomanyvibes: Mi piacerebbe molto diventare una scrittrice o una giornalista e girare il mondo, anche se il mio sogno nel cassetto è sempre stato quello di diventare stilista.
Berlino: Se questa rapina finirà bene mi piacerebbe anche a me girare il mondo. Te credi nell'amore?
Justtoomanyvibes: Sono abbastanza combattuta riguardo questo, perché per quanto desideri riuscire ad amare ed essere amata, alla fine credo che il vero amore, quello che ti da la forza di andare avanti e ti consuma, esista solo nelle storie. forse è anche per questo che la maggior parte delle storie che ho iniziato a scrivere hanno sempre un che di romantico, perché in fondo penso che riuscirò solo a leggere dell'amore, e quindi tanto vale esprimere ciò che desidero scrivendo.
* Il telefono inizia a squillare ed è il Professore. Berlino comprende che è meglio finire qui l'intervista e lascia andare la ragazza regalandole una maschera di Dalì come souvenir.*
Angolo Autrice
Ecco qua l'ultima intervista fatta e la ragazza intervistata è justtomanyvibes. Ha scritto molte storie carine che meritano davvero.
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Un giorno i rampicanti avrebbero coperto quella porta di ferro e ruggine. Il muro sarebbe sembrato un po' più alto, avrebbe smesso di scavalcarlo. Quelle piante avrebbero iniziato a essere un po' più silenziose, quel giardino si sarebbe svuotato di sogni infranti e disperazione, i segreti conservati sarebbero sbiaditi insieme al ricordo di quel posto. Un giorno quel regno incantato che chiamava casa sarebbe svanito con lui. Un giorno molto lontano dal suo presente.
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"Jungkook... Jeon Jungkook" Guardai la segretaria cercare il mio nome nel lungo elenco di fogli che aveva."Jeon, Jeon, Jeon... Ah eccolo! Stanza 258, sei in camera con un certo Kim Taehyung!"Presi le chiavi che mi offriva e le rivolsi uno dei miei sorrisi che ero sicuro l'avrebbe sciolta. Probabilmente quella segretaria quarantenne era la donna più giovane di sto posto. Perchè i miei mi avevano costretto in un college maschile? Beh in realtà lo sapevo ma non era comunque giusto.
