1972: I Talenti Nascosti Di Ryan

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Regulus completamente immobile seguiva ogni movimento di Ryan, sentiva la tensione iniziare ad attorcigliargli le viscere. La sua mente lavorava a massima velocità, su due binari ben distinti. Il primo in cui ricostruiva una scusa plausibile per giustificare la loro presenza a tarda notte in un punto del castello così lontano dai dormitori di Serpeverde. Il secondo ripassava in modo calmo e razionale tutti gli incantesimi che conosceva, selezionando quelli che avrebbero potuto essergli d'aiuto in una situazione come quella.

Cogliendo del tutto alla sprovvista Regulus, Ryan scoppio a ridere. Si era completamente rilassato e stava procedendo a passo sicuro verso quella che si era poi rivelata essere Mrs Norris.

‹‹Ma sei tu piccolina›› l'amico si avvicinò sorridente alla gatta, aveva la mano allungata verso l'animale in modo che questa potesse annusargliela e decidere se considerarlo un amico o un nemico. Sorprendentemente Mrs Norris iniziò a fare le fusa, strusciando la sua testa contro la mano aperta di Ryan.

‹‹Che brava gatta che sei›› sotto lo sguardo incredulo di Regulus, il suo amico e la gatta dell'inserviente si stavano facendo le coccole.

‹‹Non vorrei rovinare questo momento idilliaco, ma se quella best-ehm gatta è qui, Mr Filch sarà qui vicino. Forse dovremmo darcela a gambe levate››

‹‹Non ti preoccupare Reg, Filch non arriverà fino a che questa bellissima e bravissima gatta non andrà a chiamarlo. E lei non lo farà perché noi siamo amici, non è vero Mrs Norris?›› in tutta risposta la gatta si sdraiò sulla schiena, chiedendo a Ryan di grattarle la pancia. Il ragazzino ridacchiò eseguendo quanto richiesto dall'animale e quella fece le fusa contenta.

‹‹Dai vieni qui Reg, non ti mangia››

Sebbene non molto fiducioso, Regulus si avvicinò e allungò la mano verso la gatta come aveva visto fare a Ryan. 

Sebbene non molto fiducioso, Regulus si avvicinò e allungò la mano verso la gatta come aveva visto fare a Ryan.

‹‹Dove hai imparato a fare questo?›› chiese Regulus mentre Mrs. Norris gli leccava la mano. Era una sensazione strana, Mirta si era limitata a strusciarsi intorno alle sue gambe una volta o due ma niente di più. La lingua di Mrs. Norris era leggermente ruvida contro la sua pelle ma non umida come si era immaginato.

‹‹Mia nonna ha una vecchia Matagot di nome Margot. Quella è una vera bestia figlia di Belzebù, non questa gattina meravigliosa›› la sua voce aveva assunto un tono infantile e di qualche nota più alto rispetto al suo timbro normale. La gatta sembrava aver apprezzato quel cambiamento di registro. ‹‹I Matagot sembrano dei normali gatti neri, ma se li fai arrabbiare triplicano le loro dimensioni assomigliando a delle pantere nere, i loro occhi si ingrandiscono e diventano completamente bianchi ed i loro denti diventano vere e proprie lame affilate in grado di strapparti via una mano. Ma nel complesso sono creature simpatiche se le sai prendere›› spiegò Ryan, rispondendo alla domanda implicita di Regulus.

‹‹Comunque, Margot mi ha insegnato come comportarmi con i gatti e simili››

 ‹‹Hai per caso qualche altro talento nascosto che potrebbe tornarci utile?››

‹‹Riesco a mettermi i piedi dietro il collo, vale?››

I due amici ridacchiarono, e dietro di loro qualcuno starnutì di nuovo. Si bloccarono di nuovo, Regulus si alzò con estrema lentezza e fece un passo indietro, la bacchetta puntata davanti a sé.

Mrs. Norris si alzò di scatto e corse verso il corridoio dal quale era arrivata e un rumore di passi si fece sempre più chiaro.

‹‹Black, Potter so che siete qui. Non potete scapparmi ancora, Peeves mi ha detto di avervi sentito correre in questa direzione››

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