35.) Lacrime che si mescolano alla pioggia

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Il processo per condannare Nathan si sarebbe tenuto a distanza di quattro giorni, e Beth era stata ricoverata d'urgenza in ospedale a causa di un'intossicazione.

-Tesoro c'è una persona che voleva vederti, aspetta qui fuori da ore. Nonostante il temporale.- mi disse mia madre sedendosi al mio fianco sorridendomi, e mi indicò Blake fuori la finestra che attendeva sotto la pioggia.

Senza pensarci corsi fuori dalla stazione di polizia e mi rifugiai tra le sue braccia.

Mi strinse con una tale forza da farmi quasi male. Mi si smorzò il respiro, e sentii la sua pelle calda aderire alla mia. Tremava. Tutto il suo corpo era scossò da un brusco tremore.

-Giurami che stai bene. Giurami che non ti ha toccata.- mormorava con voce rotta.
-Non mi ha fatto del male. Sto bene.- assicurai.
-Cazzo Josephine non riusciresti ad immaginare cosa ho provato quando ho sentito tua madre gridare il tuo nome. Ho sentito qualcosa nel petto come fosse una voragine che risucchiava ogni cosa. Volevo distruggere tutto, spaccare qualcosa, perché sentivo che stavano per distruggere ciò che mi tiene in vita.- aveva un'espressione folle in volto, gli occhi erano privi di vita, sconvolti, e inondati dalle lacrime.
-Blake non capisco.- lo supplicai.

-Josephine tu mi hai insegnato ad amarmi. Tu mi hai salvato la vita. Sono innamorato di te Josephine. Sono fottutamente, perdutamente, distruttivamente innamorato di te. Il tuo sguardo mi spoglia ogni maledetto istante. Quel modo in cui guardi le persone negli occhi è fatale e tu neanche te ne accorgi. Hai il potere di piegare il modo guardandolo negli occhi e non te ne accorgi. Mi hai completato Josephine, mi hai dato qualcosa in cui credere. E sapere che qualcuno potesse farti del male, potesse portarti via da me, è stato orribile.- e a quel punto, le lacrime iniziarono a sgorgare, quel mare in burrasca, venne travolto dal suo stesso tsunami.

-Blake sono qui ora.- sussurrai mentre lo stringevo a me.
-Josephine promettimi che mi lascerai lottare al tuo fianco contro quella paura che ti opprime. Promettimi che lascerai che ti protegga da quel mostro che ti perseguita. Perché lo so che sei fragile Josephine, ma in tutta la fragilità che ti ottenebra, io mi sono innamorato di quel barlume di forza che mi ha devastato. Mi hai tenuto testa a costo di morire, mi hai insegnato che non sempre si vince, ma che la peggiore delle sconfitte può tramutarsi nella migliore vittoria, perché ogni volta che mi contrastavi, che mi aprivi gli occhi sul tuo modo di vedere il mondo, mi sentivo devastato, battuto, eppure l'adrenalina di quell'eterna lotta mi teneva vivo.-

-Promettimi che non mi lascerai mai vincere Josephine, promettimi che mi verrai sempre contro, che mi incasinerai sempre la mente con quel tuo essere così dannatamente testarda e sicura di te allo stesso tempo, ma promettimi che poi mi infonderai calore con quella dolcezza che regali a tutte le persone che fanno parte della tua vita.-
-Mi stai chiedendo di...- mi interruppe dolcemente.

-Non ho ancora la presunzione di poterti definire mia, perché lo sarai soltanto quando ti sentirai di volerlo essere, quando e se, sentirai che una parte di me è impressa dentro di te, come lo sento io.-

Lo avvicinai a me, come se i nostri corpi potessero fondersi insieme, e poggiai le labbra sulle sue, finché non si intrecciarono. Percepii il bisogno ardente di completarci, percepii la vita che scorreva nelle vene di entrambi. Sentii un'esplosione devastare ogni cellula febbricitante nel mio corpo.
Le sue mani carezzavano delicatamente la mia schiena, e quasi sentivo il suo corpo tremare sotto la mia stretta.

-Devo confessarti una cosa Josephine.-
-Ti prego non farlo stasera. Non ora.-
-È importante. Prima che tu prenda una qualsiasi decisione ho bisogno che tu lo sappia. Non voglio ferirti.-
-Per favore Blake, non stasera.-
-Josephine dico davvero. Ho bisogno di parlarti prima che tu decida con il cuore.-
-Lascia che per una volta prenda una decisione irrazionale. Lasciami sbagliare. Hai detto di voler lottare al mio fianco, non al versante opposto, proteggimi da me stessa, non da te, da te non devo proteggermi.-
-Promettimi soltanto che cercherai di capirmi.-

-Te lo prometto. Ma voglio fare una cosa prima che tu dica qualsiasi altra cosa.- gli sussurrai.
-Voglio raccontarti cosa è successo quella notte.-

Cuore di TenebreWhere stories live. Discover now