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«Mi dici a che cosa stai pensando da tutta la sera? Non mi stai nemmeno ascoltando, non abbiamo una conversazione normale da settimane e non la smetti di fissare il vuoto» mi riprende Cole.

Non riesco a smettere di pensare a Vinnie e a quello che è successo questo pomeriggio nell'appartamento dei ragazzi. Penso si sia arrabbiato con me per non avergli detto nulla di ciò che sapevo su Monique, spero solo che non cominci a odiarmi per questo. Non ora che abbiamo quasi stabilito un rapporto normale di amicizia.

«Scusami, sono distratta, questo pomeriggio sono passata in appartamento dei ragazzi e...»

«E non mi interessa» mi interrompe:«Ho preparato questa cena con te, ho detto ai miei amici che non sarei uscito perché volevo passare la serata con te, per rimettere a posto le cose, non per vederti pensare a quei quattro deficienti» lancia la forchetta sul tavolo arrabbiato.

Cole non scherzava quando diceva che mi avrebbe dedicato la serata: ha preparato un tavolo ben apparecchiato, con una tovaglia nuova che ha preso lui, ha cucinato per tutto il pomeriggio i miei piatti preferiti e seminato la casa di candele petali di rose. Con lui sono sempre stata abituata a queste sorprese, ma questa sera in particolare dovevo avere la testa solo su di noi e pensare al nostro futuro... Ma la mia testa si è fermata in un altro appartamento, quello in cui si trova Vinnie.

Allungo la mano per cercare la sua e lo guardo negli occhi:«Mi dispiace»

Lui non sposta la mano, resta fermo.

«Di che cosa mi stavi parlando?» gli chiedo.

Non so nemmeno se credere alle parole di Monique di questo pomeriggio, ho come la sensazione che le sue siano state solo parole buttate al vento, qualcosa si strategico per farmi stare male visto che ha scoperto di me e Vinnie.

«Del fatto che stavo pensando di cambiare arredamento alla nostra camera da letto» mi dice:«Non so perché, ma ogni inizio ha bisogno di un cambiamento, questo potrebbe essere un primo passo, tipo prendere un letto più grande»

«Cos'ha che non va il nostro letto?»

«É piccolo»

«Ma se ci stiamo entrambi bene»

«Stretti, ma non sai quante volte sono caduto io» mi dice.

Sono abbastanza confusa, visto che non ci sono mai stati questi problemi. Poi nella mia testa torna a prendere posto il pensiero di Vinnie e il suo sguardo arrabbiato con me. Ho qualcosa che non va, quello che mi sta succedendo non va bene. Non è amicizia, non penso così tanto ad Albert o ad altri miei amici. C'è qualcosa di strano che è scattato in me, ma non l'ho ancora capito a fondo.

Prendo in mano il bicchiere di vino e lo bevo in un solo sorso.

«Volevo proporti un brindisi, ma vedo che ti sei portata avanti» comincia a ridere Cole.

«Il brindisi lo propongo io» gli dico.

Mi alzo dalla mia sedia e mi avvicino alla sua. Lui indietreggia con la schiena, incollandola alla sedia e io ne approfitto per divaricare le gambe e sedermi su di lui, con il volto che guarda il suo. Mi guarda confuso e con gli occhi spalancati, come se non si aspettasse ciò che sto per fare. La mia bocca si scontra con la sua, alla ricerca di quella scintilla che si è accesa in me qualche sera fa. Insisto con il bacio, mentre Cole sposta le sue mani sulle mie cosce, stringendole con delicatezza e accarezzandole con le dita.

Comincio a sbottonare la sua camicia, bottone dopo bottone, mentre le sue labbra si spostano sul mio collo. I miei fianchi si muovono sul suo corpo, le sue mani mi guidano su di lui a un ritmo lento e quasi rilassante. Gli apro la camicia e traccio con le dita la pelle del suo petto, mentre le sue labbra umide continuano a sfiorare la pelle sensibile dietro al mio orecchio.

«Va tutto bene?» sospira.

«Sì, perché?»

«Non mi aspettavo questo»

«Ti dispiace?»

«No» rispondo allungando le mani sui miei fianchi e stringendoli con forza.

Focalizzo il mio pensiero sul suo tocco e sembra che Vinnie sia stato cancellato dalla mia testa. Non esiste più, sono tornate quelle sensazioni familiari, quei sospiri che emanano tranquillità... Quindi è così che dovrebbe funzionare. Come pensavo già, mi basterà passare del tempo con Cole per spegnere qualsiasi cosa abbia acceso Vinnie.

Entrambi ci alziamo dalla sedia e Cole mi sfila la maglietta, poi mi prende per mano e mi trascina nella nostra camera da letto. Non mi tocca più, aspetta di arrivare a letto, come ha sempre fatto. Mettendo piede in camera mi accorgo che il letto è sfatto, sposto i miei occhi su Cole in un nano secondo.

«Ho dormito questo pomeriggio, ho un esame tra due giorni e sto studiando fino a tardi» ha capito al colpo. Ma ora come ora poco mi importa, voglio solo sentire di nuovo il suo corpo sul mio.

Così mi avvicino di nuovo per baciarlo, ma lui mi frena:«Non vuoi parlare?»

«Di cosa?» chiedo confusa.

«Di quello che è successo a cena»

«Il meglio sta solo per arrivare»

«Sì, ma sono stanco» mi dice.

Menomale che questo pomeriggio era il contrario.

Deve aver capito dal mio sguardo che non sono molto contenta della sua risposta, perché senza aggiungere una parola, mi bacia e mi stringe forte a sé. Dopo un po' di tempo siamo entrambi stesi a letto, stretti come nostro solito, con i corpi nudi che si sfiorano. Mi è mancato Cole, ma è come se questo ritorno abbia preso una piega diversa da quando ho messo piede di nuovo in appartamento.

«Mi è mancato il tuo profumo» sussurra.

«Mi sei mancato anche tu»

Mi è mancato. Ma le ultime settimane e la sua richiesta hanno cambiato qualcosa in me, si è forse spento il sentimento così forte che avevo per Cole? Aveva ragione a temere e a metterci alla prova? Perché io dalla lontananza non sono tornata sicura di me, ma molto confusa su di noi e il nostro futuro.

Il suo respiro si fa pesante e quando controllo, i suoi occhi sono chiusi. Si è addormentato.

Così ne approfitto per scendere dal letto e andare a farmi una doccia calda, ne ho bisogno. Passando accanto alla mia borsa, verso lo schermo del cellulare illuminato e quindi controllo. É solo Claire che mi manda video su Instagram, lei e le ragazze questa sera hanno deciso di uscire e di andare divertirsi. Nel video si vede che lei che mi saluta, non sento la sua voce perché la musica della discoteca è troppo alta, ma è felice e lo sono per lei.

Poi mi arriva un messaggio da Albert: vuoi scappare dalla prigionia di Cole per venire a divertirti con noi?

Albert, quello simpatico: è più un disperato tentativo di averti qui per compagnia visto che la ragazza con cui dovevo stare questa sera ha deciso che aveva di meglio da fare.

Non ho intenzione di uscire dall'appartamento. Domani mattina farò finta di essermi addormentata prima del previsto e di non aver visto i messaggi.

Poi mi arriva un altro messaggio da Claire, un video. Quando lo apro vedo inquadrata Rachel che balla insieme a Vinnie, lui sembra così felice e sollevato, come se questo pomeriggio non fosse mai esistito. Rachel sarà felice, questa sera le andrà alla grande.

A Rachel: divertitevi anche per me!

Spengo il cellulare e vado in doccia. Non voglio avere altre tentazioni, come non voglio nemmeno avere altri video di Vinnie e Rachel. Non mi interessa. Non mi deve interessare. Mi interessa? No. Enne o.

PAUSE - Vinnie Hacker.Where stories live. Discover now