31.

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Dalla stanza di Sebastian non si è sentito più niente, Albert ha aiutato Nick con il taglio alla mano e Vinnie è rimasto chiuso dentro la sua stanza probabilmente a bere. Io, invece, ho spazzato per bene tutta la cucina stando attenta a non lasciare cocci di vetro in giro per cucina... Basta che qualcuno li pesti e finirebbe molto male. 

Mi guardo bene attorno con la scopa in mano e quando finisco tiro un sospiro di sollievo. I primi a rientrare in salotto sono Vinnie e Albert, che si guardano attorno confusi ma rilassati. 

«Wow, brilla» commenta Vinnie entrando in cucina con nonchalance. 

«Mi sono impegnata» rispondo. 

Lui continua ad andare dritto verso il frigorifero, senza ritengo, e prende altre birre e uno spumante. Non sta per niente bene, lo si vede da come parla e cammina. 

Cammino a velocità per raggiungerlo e lo fermo appena in tempo mentre cerca di afferrare l'ultima birra rimasta.

«E queso che cosa vorrebbe dire?» chiede ridendo.

«Che per questa sera basta» 

Lui continua a guardarmi sorridendo e si china con la testa verso di me, mantenendo poca distanza dal mio viso. Sento il suo respiro sulla mia pelle... É così vicino che basta un movimento sbagliato e...

«Sei carina quando cerchi di salvare le persone» sussurra:«Ma con me non funzione, così come non funziona con nessuno»

Si sposta e chiude il frigo con il braccio. 

«Ha avuto un pomeriggio molto intenso» mi avverte Albert, mentre Vinnie gli passa accanto per tornare a chiudersi nella sua tana.

Non ho intenzione di starmene nel mio questa volta. Non voglio salvare nessuno, voglio solo provare a fare una conversazione normale con qualcuno... Anche se con Vinnie sicuramente non sarà mai normale. Ma ho bisogno di staccare da tutto questo, di tenermi alla larga dal salotto per cancellare dalla mia memoria ciò che ho visto un'ora fa. 

«Nick sta bene?» chiedo ad Albert.

«Sì, gli ho bendato la mano e forse dovrà prendere degli antidolorifici»

«Non capisco Sebastian, per niente» 

«É normale» ride lui:«Non lo capisce mai nessuno, solo noi»

Cammino affianco a lui per andare avanti nella stanza di Vinnie, ma Albert mi tocca la spalla per attirare la mia attenzione:«Grazie per aver ripulito il suo casino. So che non è facile stare in questo appartamento con noi e, anche se Sebastian non te lo dirà mai, un po' gli fa piacere che tu sia qui con noi»

«Mi dispiace per tutto»

«Lo so, anche a noi» forza un sorriso e mi lascia andare. 

Cammino dritta verso la porta della stanza di Vinnie. Quando afferro la maniglia, questa scende senza problemi quindi non ha nemmeno avuto l'idea brillante di chiudersi in camera a chiave.

«A casa mia dicono che si debba bussare prima di entrare in camera di qualcuno» borbotta dal letto. 

É completamente disteso sul letto che guarda il soffitto, sorseggia ogni tanto dalla lattina di birra.

«Quanto hai bevuto?» gli chiedo chiudendomi la porta alle spalle.

«Quanto basta per farti i cazzi tuoi» ride lui. 

Questa sera mi trova divertente in qualsiasi cosa io dica o faccia, sembra di buon umore. Ma sono certa che sia dovuto solo dall'alcol che ha ingerito. 

PAUSE - Vinnie Hacker.Where stories live. Discover now