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Riusciamo entrambi ad allontanarci l'uno dall'altra e mi ci vuole qualche attimo per realizzare cos'è appena successo, ma so anche bene che farlo ho bisogno di essere completamente sola. Raccolgo i miei vestiti da terra e quando mi rialzo vedo il mio riflesso nello specchio, ho le guance arrosate e le labbra più rosee del solito. Se qualcuno mi vedesse in questo momento e mi chiedesse che cos'ho, non saprei come spiegarlo senza sembrare volgare. 

«Ora sarà un'impresa uscire da questo bagno senza farmi vedere» dice a bassa voce Vinnie. 

«Ma soprattutto a dare una spiegazione di dove fossi e come sei uscito e rientrato senza farti vedere» rido tra me e me. 

«Dirò che ero in bagno a farti da guardia» 

«Da chi?»

«Da me» 

«Non ce n'è bisogno, me la riesco anche a cavare da sola»

«Da me?» ride lui. 

«Sì» lo prendo in giro.

Mi metto addosso il pigiama e il mio sguardo finisce di nuovo sullo specchio, questa volta però fermo su Vinnie che dietro di me si sta rimettendo i pantaloni della tuta. La sua schiena e le sue spalle sono così larghe, traccerei con le dita i suoi tatuaggi per tutta lo notte. Ne ha così tanti, chissà se hanno qualche significato particolare... Poi i miei occhi si fermano su delle righette rosse sulle sue spalle. 

«Merda» mi esce. 

«Cos'hai?»

Indosso la maglietta e mi avvicino a lui per vedere meglio la sua schiena:«Penso che non dovrai farti vedere da nessuno senza maglietta per i prossimi giorni»

«Dirò che sono finito per sbaglio nel bagno di una ragazza» fa spallucce.

«Potrebbero crederti?» domando confusa.

«Sì»

«Beh forse quello di Rachel» lo prendo in giro. 

Lui si volta verso di me e mi guarda sorridendo:«Forse nel tuo»

«Non so se ti farei entrare» rispondo facendo la superiore.

Si morde il labbro inferiore e mi guarda dritta negli occhi, poi sposta lo sguardo da qualche altra parte ma inizialmente non capisco dove. Poco più in basso delle mie labbra, ma non sul mio seno. Si sporge leggermente verso di me e traccia una linea sul mio collo:«Mi sembra di aver capito che questo è un tuo punto debole, no?»

Mi sento mancare di nuovo l'aria al pensiero delle sue labbra sul mio collo, possibile che ne senta già la mancanza? 

«Fammi fare un tentativo, vediamo se la prossima volta mi chiudi la porta in faccia» sussurra.

Appoggio le mani sul suo petto e lo spingo via:«Devo farmi la doccia»

«Come immaginavo» dice vittorioso. 

Esce dal bagno e mi lascia da sola. Mi assicuro di chiudere a chiave e resto ferma sulla porta per qualche minuto in attesa che il mio cervello rielabori l'ultima ora. Ho un'adrenalina in corpo che non riesco a placare, un sorriso che non va via nemmeno sotto costrizione, qualsiasi cosa sia successa non è un bene. Non è un bene per il mio futuro con Cole. 

Mi metto sotto la doccia con la speranza che l'acqua bollente mi possa risvegliare. Quando Cole mi ha chiesto di andare a letto con un altro ragazzo speravo di inventarmi una scusa, ma ora che è successo... Non so che cosa gli dirò. Non posso permettere che il sentimento lieve che provo per Vinnie possa rovinare le cose tra me e Cole. 

Ho sempre avuto un'idea del mio futuro, con Cole. Non posso metterlo da parte per una piccola sensazione che ho nei confronti di Vinnie, non so nemmeno se per lui è stato lo stesso, non so nemmeno che cosa pensa di tutto questo. 

Finisco di lavarmi e indosso il pigiama. Più passano i minuti e più non mi sento a mio agio, a posto. É come se avessi sbagliato tutto, ma è davvero così?

Quando esco dal bagno vado dritta in camera mia, per fortuna i ragazzi non mi vedono, riesco a sentire le loro voci in salotto, staranno guardando di nuovo quell'anime. Vado a prendere il mio cellulare e mi stendo sul letto nella speranza di riuscire a pensare ad altro. Senza volerlo, le mie dita cercano sullo schermo il contatto di Cole... Lo devo chiamare? Cosa devo fare in questo caso? Come gli dico che ho fatto ciò che mi ha chiesto e che mi sento uno schifo... Non nei suoi confronti, ma nei miei per aver scoperto che posso provare sentimCienti per un ragazzo diverso da lui. 

A Cole: Domani torno in appartamento. 

Invio questo messaggio. Tanto ai ragazzi farà solo che piacere visto che tra nemmeno una settimana il nuovo coinquilino occuperà la mia stanza. 

Cole: chi sarebbe lui? 

Ha anche il coraggio di chiedere. 

Non gli rispondo. Non glielo farò sapere mai, o al massimo mi inventerò il nome di un ragazzo. 

Scendo dal letto e lascio il cellulare sul comodino. Anche se Cole dovesse chiamarmi, non ho intenzione di dargli spiegazioni. Su una cosa aveva ragione: tutto questo avrebbe messo in discussione la nostra relazione. 

Mi guardo allo specchio nel buio della stanza, perché voglio solo una cosa in questo momento? Continuo a pensare a Vinnie, al suo profumo, alle sue mani sul mio corpo. Il cellulare vibra, immagino sia Cole, ma anziché preoccuparmi di lui e di dargli spiegazioni, esco dalla stanza e busso alla porta di quella di Vinnie. 

Non sento la sua voce, ma apro lo stesso la porta e mi chiudo nella sua stanza. É buio e riesco a vedere solo il suo corpo steso sul letto, la sua schiena in evidenza, è girato dal lato opposto rispetto al mio. Che stia dormendo?

«Vinnie?» sussurro.

Ma da parte sua non ricevo alcuna risposta.

Così senza disturbarlo, cammino verso il suo letto e mi stendo affianco a lui. Avvolgo le braccia attorno al suo corpo e lo stringo forte da dietro. Il mio viso è appoggiato alla sua schiena nuda, ha la pelle così morbida... Lascio che per questa ultima notte la mia testa galleggi nella confusione. Da domani sarà tutto diverso, ne sono certa. 

Vinnie comincia a spostarsi lentamente, ma non si smuove dal mio abbraccio. Anzi, appoggia il suo braccio sopra al mio e cerca la mia mano. Le nostre dita si intrecciano. 


PAUSE - Vinnie Hacker.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora