PAUSE - Vinnie Hacker.

45.

Non sono per niente in vena di preparare cose o organizzare appuntamenti, ma Vinnie mi ha praticamente obbligata e non posso mandare a monte la sua relazione. Cole, prima, ha chiuso la chiamata senza aggiungere una parola. Si è reso conto da solo che ero con Vinnie e se d'un lato mi dispiace perché non voglio che pensi che ho smesso di credere in noi, dall'altro lato sono anche contenta che la situazione gli stia dando fastidio... Vuol dire che ci tiene a noi, a modo suo. 

«Beth ho bisogno di te, torna qui» è la voce di Albert.

Gli ho chiesto di darmi una mano mentre Vinnie sente Monique e si prepara. Non abbiamo organizzato chissà cosa: un picnic in Central park, con delle candeline sparse attorno alla tovaglia stesa a terra, un sacco di cose buone da mangiare e dei petali di rose sparsi di qua e di là. Cosa rende questa serata speciale? Il fatto che Vinnie dovrebbe chiederle di tornare insieme ufficialmente. 

«Quanto è agitato da uno a dieci?» chiedo ad Albert.

«Vinnie non è mai agitato, impreca e basta»

«Non è forse agitazione?»

«No, è semplicemente Vinnie»

«Non gliel'ha mai davvero chiesto, da quando stanno insieme?»

«No, si è trattenuto nella speranza che fosse lei a fare il primo passo ma...»

«Non è mai arrivato, immagino» continuo io.

«Già e non capisco nemmeno perché Vinnie lo stia facendo»

Vinnie da quando si è lasciato con Monique non ha più avuto il coraggio di chiederle di stare insieme. Questa volta, invece, sembra sentirsi sicuro... Spero per lui che non sia un'ennesima risposta negativa, non ho idea di come potrebbe prenderla. 

«É innamorato» rispondo io, prendendo l'accendino. Qualche candelina per colpa del vento continua a spegnersi. 

«É stupido e basta, non puoi essere innamorato di una persona che ti prende per il culo» e senza neanche farlo apposta penso a me, che nonostante l'atteggiamento di merda di Cole, sono ancora innamorata di lui. 

É questo che pensano le persone normali... Quindi sbaglio io perché sono accecata dall'amore? O sbagliano loro a pensarla in quel modo perché non sono nei miei panni?

«Speriamo che non si prenda l'ennesimo palo»

«Sei tu quella brava con le anticipazioni, come andrà secondo te?» mi domanda.

«Per Vinnie, spero bene»

«Per la realtà dei fatti?»

«Non ne ho idea» e sono sincera. La loro è stata una relazione vera e propria, tutto è imprevedibile.

Poi Albert prende in mano il cellulare e solleva lo sguardo al cielo:«Vinnie dice di levarci dai coglioni»

«Ah proprio così?» rido io.

Mi mostra lo schermo del cellulare e c'è proprio scritto: LEVATEVI DAI COGLIONI, STO ARRIVANDO. Immagino che Monique abbia accettato, quindi non ci resta altro che veramente andare via e lasciare che sia Vinnie a prendere in mano la situazione. Ma non facciamo in tempo ad accendere l'ultima candelina che eccolo il ricciolino con i capelli rossi arrivare da lontano, da solo. Cammina velocemente, quindi forse ha dato appuntamento a Monique proprio qui. 

«Monique?» chiede Albert quando Vinnie ci raggiunge.

«Dovrebbe arrivare tra cinque minuti» risponde. 

Poi guarda me, non ho idea del perché. Sembra abbastanza confuso, ha lo sguardo perso, ma immagino che sia dovuto dall'ansia di doverle dire ciò che prova.